Come formattare hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come formattare hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno.
Scopriremo insieme come formattare un hard disk USB, impareremo a scegliere il file system giusto per le nostre esigenze e vedremo come bonificare un disco impedendo che qualche ficcanaso possa recuperare i file che erano presenti in esso.
Al contrario di quello che in molti credono, la formattazione di un disco non comporta la cancellazione definitiva di tutti i dati presenti su quest’ultimo.
Se formatti un hard disk e lo colleghi al computer lo vedrai vuoto, ma in realtà tutti i file resteranno recuperabili (almeno parzialmente) utilizzando dei software adatti allo scopo fino a quando i settori del disco non verranno sovrascritti con altri dati. 
La bonifica dello spazio libero (detta tecnicamente wiping) previene questo rischio sovrascrivendo l’hard disk una o più volte.
Al termine dell’operazione il disco continuerà ad apparire vuoto e anche utilizzando software per il recupero dati sarà praticamente impossibile ripristinare i file che erano presenti precedentemente su di esso.

Prima di cominciare: quale file system scegliere?

Prima di entrare nel vivo del tutorial, dobbiamo capire quale file system scegliere per i nostri hard disk. Il file system per dirla in parole semplici è quello che organizza i file presenti su un disco, e la sua scelta influenza sia il grado di compatibilità dell’hard disk con dispositivi e sistemi operativi sia il peso massimo che possono avere i file ospitati sull’unità.
Per approfondire l’argomento e saperne di più, eccoti una breve descrizione di tutti i file system disponibili in Windows e macOS con le loro caratteristiche principali.

  • FAT32 – è il file system con cui sono formattati di serie molti dischi e chiavette USB.
    Assicura una compatibilità altissima con computer, sistemi operativi e dispositivi di ogni genere, tuttavia ha diverse pecche innanzitutto non permette di archiviare file più grandi di 4GB, poi è molto soggetto alla frammentazione dei dati.
  • Sceglilo solo se hai bisogno della compatibilità con Smart TV, lettori DVD o altri dispositivi e se non hai intenzione di archiviare file più grandi di 4GB sul tuo disco.
  • NTFS – il file system predefinito di Windows. Elimina il limite dei 4GB presente nel FAT32 e diminuisce il livello di frammentazione dei dati, tuttavia non è compatibile quanto il FAT32 con altri dispositivi e sistemi.
    Su Mac, ad esempio, a meno che non si installino appositi driver di terze parti, l’utilizzo delle unità NTFS può avvenire in modalità di lettura. Utilizzalo se sei certo che i tuoi dispositivi siano compatibili con esso.
  • ExFAT – è un’evoluzione del FAT32 che cancella il limite dei 4GB e limita la frammentazione dei dati.
    È compatibile con macOS, con le versioni più recenti di Windows e con moltissimi device.
    Probabilmente è la soluzione più indicata per gli hard disk destinati all’utilizzo costante su più piattaforme.
    Su Windows XP, il file system ExFAT si può utilizzare solo dopo aver installato gli appositi driver.
  • HFS+ – è il file system predefinito di macOS.
    Non ha limiti stringenti per la grandezza dei file e ha un grado di frammentazione dei dati estremamente limitato.
    Purtroppo non è compatibile con Windows (a meno di installare appositi driver, spesso a pagamento) e con molti dispositivi.
    Utilizzalo se intendi usare il tuo disco esclusivamente con i Mac.

Come formattare un hard disk esterno su Windows

  • Cominciamo dalla procedura di formattazione standard (senza bonifica dello spazio libero) disponibile sui sistemi Windows.
    Per formattare un disco esterno usando il sistema operativo di casa Microsoft
  • apri l’Esplora File (la cartella gialla presente nella barra delle applicazioni)
  •  e seleziona la voce Computer/Questo PC dalla barra laterale di sinistra. Dopodiché 
  • premi con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk che intendi formattare
  • e seleziona la voce Formatta dal menu che compare.
    Nella finestra che si apre
  • seleziona quindi il File System che intendi utilizzare per formattare il disco dall’apposito menu a tendina (es. NTFS o exFAT)
  • digita il nome che intendi assegnare all’unità nel campo Etichetta di volume
  •  e premi sul pulsante Avvia per avviare l’operazione.
    Se mantieni il segno di spunta accanto alla voce Formattazione veloce, il processo verrà portato a termine in pochissimi secondi ma l’hard disk non verrà controllato alla sua fine questo significa che non verrà verificata l’integrità del disco e non verranno individuati eventuali settori danneggiati.
    Se vuoi attivare il controllo dell’unità
  • devi togliere la spunta dalla voce Formattazione veloce.
  • Se vuoi formattare un hard disk che contiene più partizioni e vuoi riunirlo in un’unica partizione più grande
  •  recati nel menu Start di Windows e cerca l’utility di Gestione disco. Ti ho spiegato tutto per sapere come usarla nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • Vuoi formattare hard disk esterno  devi compiere un passaggio aggiuntivo: devi bonificare il disco in modo che i dati cancellati vengano sovrascritti più volti e diventi impossibile recuperare i dati che erano presenti sull’unità.
    Per eseguire il wiping su Windows, puoi affidarti alla famosissima applicazione gratuita CCleaner che, oltre a liberare spazio su disco cancellando i file inutili, permette anche di bonificare lo spazio libero sugli hard disk.
    Per scaricare CCleaner sul tuo PC
  • collegati al sito Internet del programma
  • e premi sulla voce CCleaner.com che si trova in fondo alla prima colonna della tabella. A download completato
  • apri il pacchetto d’installazione di CCleaner (ccsetupxx.exe) e nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante .
    Seleziona quindi l’italiano dal menu a tendina per la scelta della lingua
  • rimuovi la spunta dalla voce relativa all’installazione di Google Chrome o qualsiasi altro software aggiuntivo
  • e concludi il setup premendo prima su Installa e poi su Run CCleaner.
    Dopo averla installato CCleaner
  • avvia l’applicazione 
  • e seleziona le voci Strumenti > Bonifica drive dalla barra laterale di sinistra.
  •  Apponi il segno di spunta accanto all’icona del drive da bonificare
  • seleziona la voce Intero drive dal menu a tendina Bonifica
  •  imposta il numero di scritture da imprimere sul disco tramite il menu a tendina Sicurezza (1 dovrebbe andar già bene, più di 3 sarebbe solo uno spreco di tempo)
  • e premi sul pulsante Bonifica.
  •  CCleaner include una funzione di monitoraggio del sistema, che personalmente ritengo superflua. 
    Per disattivarla recati nel menu Opzioni Monitoraggio del programma
  • e togli la spunta dalle opzioni Attiva monitoraggio sistema
  •  e Attiva monitoraggio. Rispondi in maniera affermativa all’avviso che compare sullo schermo.

Come formattare un hard disk esterno su Mac

  • Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
  • e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra
  • premi sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.
  • I file system disponibili sono OS X esteso (solo per Mac), ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi) ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi). 
    Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows.
  • Per finire, digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • premi sul bottone Inizializza
  •  e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine.
    Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni
  • seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • premi sul bottone Partiziona 
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare
  • (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).
    Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Formattazione sicura (wiping)

  • L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.
    Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi premere sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • premi sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco (io ti consiglio di usare la seconda o la terza opzione)
  • e premi su OK per andare avanti.
  • A questo punto
  • scegli un nome da assegnare all’hard disk
  • seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato 
  • e premi sul pulsante Inizializza per avviarne la formattazione con conseguente bonifica.
  • Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare parecchio.
    La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.

come inizializzare iphone

come inizializzare iphone

Di recente hai aggiornato il tuo iPhone alla più recente versione di iOS disponibile per il tuo modello ma il dispositivo sembra essere diventato insolitamente lento e stai cercando un modo per far fronte alla cosa?
Escludendo eventuali problemi a livello hardware, potresti provare ad effettuare il reset del tuo iDevice e vedere se così riesci a risolvere.
Come dici?
Ti piacerebbe ma non hai la benché minima idea di come inizializzare iPhone?
Beh, non vedo il problema… posso aiutarti io!

Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti indicarti l’esatta procedura che bisogna eseguire per riuscire formattare qualsiasi modello di iPhone in maniera semplice e, soprattutto, senza andare incontro ad eventuali perdite di dati.
Per riuscirci, non occorre essere degli esperi conoscitori del mondo Apple e della tecnologia in generale, basa solo avere un minimo di pazienza e di attenzione ed il gioco è fatto, fidati.

Allora?
Che cosa ci fai ancora li impalato?
Corri ad afferrare il tuo iPhone, mettiti bello comodo ed inizia subito a concentrati sulla lettura di questa guida tutta dedicato a come inizializzare iPhone.
Vedrai, alla fine potrai dirti più che soddisfatto oltre che ben felice delle nozioni apprese.
Scommettiamo?

Cosa fare prima di inizializzare iPhone?

Se non hai nessuna intenzione di perdere tutti i dati presenti sul tuo “iPhone”, prima di avviare la procedura per inizializzare iPhone faresti bene ad effettuare un backup dei dati presenti sul dispositivo.
Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, app e dati anche in seguito alla procedura di reset oltre che nel caso in cui decidessi di comprare un nuovo iPhone e di trasferire tutti i tuoi dati su quest’ultimo.

Per eseguire il backup dell’iPhone puoi agire su più livelli:
uno in locale e uno in remoto, sul cloud.
Per salvare i tuoi dati in locale puoi usare iTunes, mentre per il backup dei dati online ti puoi affidare all’apposita funziona di iCloud.
Adesso ti spiego come procedere in entrambi i casi, non temere. 

Oltre al backup, prima di inizializzare iPhone devi provvedere a disattivare Trova il mio iPhone, la funzione anti-furto del tuo iDevice, che quando attiva impedisce il ripristino di iOS.
Trovi indicato tutto in maniera molto dettagliata qui di seguito.

Backup tramite iTunes

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Se preferisci effettuare un backup locale del tuo iPhone, devi rivolgerti ad iTunes, il noto software multimediale di Apple. iTunes è incluso “di serie” su tutti i Mac mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

Se utilizzi un computer equipaggiato con Windows e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes, clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su Avanti, su Installa e su Si per due volte consecutive.
Per concludere premi su Fine.

Adesso, a prescindere dal sistema operativo in uso sul tuo computer, collega il tuo iPhone a quest’ultimo tramite l’apposito cavo Dock/Lightning ed attendi qualche istante affinché venga riconosciuto da iTunes.
Se è la prima volta che colleghi l’iPhone al computer, devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

Successivamente seleziona l’icona dell’iPhone che è comparsa in alto a sinistra nella finestra di iTunes e fai clic sulla voce File, su quella Dispositivi e poi su Trasferisci acquisti da “iPhone di [nome]” dal menu del programma per trasferire tutti i contenuti acquistati su iPhone sul computer.

Ad operazione completata, seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup (in modo da includere nel backup anche i dati relativi a salute e domotica) e digita una password per proteggere il backup.
Effettuati anche questi passaggi, clicca sul pulsante Effettua backup adesso ed attendi pazientemente che venga salvato un backup del tuo iPhone sul PC.

Backup tramite iCloud

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Come ti dicevo, oltre che in locale, tramite iTunes, è possibile effettuare il backup dell’iPhone anche attraverso iCloud.
Per fare ciò, accedi alla home screen del tuo iDevice, recati nelle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona il tuo nome, poi la voce iCloud e vai su Backup iCloud.
A questo punto, se non è ancora verde, attiva la levetta collocata accanto alla voce Backup iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso per avviare il backup dei dati su iCloud.

L’operazione potrebbe richiedere un bel po’ di minuti.
Per portarla a termine, accertati che il tuo iPhone sia connesso a una rete Wi-Fi e collegato a una fonte di alimentazione.
Se hai un dispositivo equipaggiato con una versione di iOS precedente alla 10.3, per regolare le preferenze relative al backup devi andare in Impostazioni > iCloud > Backup.

Disattivare trova il mio iPhone

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Adesso, come ti ho già accennato, devi disabilitare la funzione Trova il mio iPhone attiva sul tuo iPhone.
Per fare ciò, premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente sul tuo dispositivo, seleziona il tuo nome, poi la voce iCloud e fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password relativa al tuo ID Apple.
Fatto!

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3, puoi regolare le medesime preferenze andando in Impostazioni > iCloud > Trova il mio iPhone.

Cosa fare per inizializzare iPhone?

Dopo aver effettuato il backup dei dati presenti sul tuo dispositivo, puoi finalmente dedicarti alla procedura vera e propria mediante cui inizializzare iPhone.
Anche in tal caso, puoi scegliere tra due differenti opzioni:
agire tramite computer utilizzando iTunes oppure agire direttamente da iOS.

Il risultato finale delle due procedure è praticamente lo stesso, l’unica cosa che cambia è che andando ad inizializzare Phone tramite computer dovrai per forza di cose installare la versione più recente di iOS sul dispositivo, mentre agendo direttamente dal iPhone potrai mantenere quella attuale.
La scelta spetta a te.

Inizializzare iPhone da computer

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Se desideri formattare iPhone dal tuo computer devi utilizzare, così come ti ho già accennato, iTunes. Se precedentemente non hai effettuato il backup tramite iTunes o se dopo averlo fatto hai scollegato il dispositivo dal computer ed hai chiuso la finestra del programma, provvedi innanzitutto a collegare il iPhone al PC o al Mac mediante l’apposito cavo ed attendi che il player multimediale di casa Apple si avvii automaticamente.
Ovviamente, se il tuo iPhone è già collegato con il cavetto al computer non devi effettuare questi passaggi!

Adesso, premi sull’icona dell’iPhone presente nella parte in alto a sinistra della finestra, clicca sul pulsante Ripristina iPhone che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina/Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

Dopo qualche minuto (la durata del processo varia in base alla velocità della tua connessione ADSL/fibra visto che viene scaricata automaticamente da Internet la versione più recente di iOS) comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone è stato formattato e che è stato quindi riportato allo stato di fabbrica.

Fatta anche questa, iTunes ti chiederà se desideri configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se intendi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
Se devi cedere il tuo iPhone terzi non compiere ulteriori operazioni e lascia che sia il suo nuovo proprietario a configurarlo di man propria.

Se invece vuoi configurare tu l’iPhone così come se fosse un nuovo terminale, metti il segno di spunta accanto alla voce Configura come nuovo iPhone e segui tutti i passaggi della procedura proposta a schermo.
La procedura è abbastanza semplice da effettuare ma se preferisci ottenere istruzioni dettagliate a riguardo puoi consultare la mia guida su come configurare iPhone.

Inizializzare iPhone da iOS

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Preferisci inizializzare iPhone evitando di ricorrere all’impiego del computer?
Allora ti basta accedere ad un’apposita sezione annessa alle impostazioni del dispositivo e selezionare l’opzione che più preferisci. Adesso ti spiego tutto nel dettaglio.

Innanzitutto, afferra il tuo cellulare a marchio Apple, accedi alla home screen dello stesso e premi sull’icona di Impostazioni.
In seguito, seleziona la voce Generali dalla schermata visualizzata, scorri fino in fondo e poi fai tap su Ripristina.

Adesso, seleziona la voce Inizializza contenuto e impostazioni per inizializzare iPhone e per riportare il dispositivo allo stato di fabbrica andando ad eliminare impostazioni e dati archiviati sullo stesso.
Successivamente immetti il codice di sblocco dell’iPhone e conferma la tua volontà di voler eseguire l’operazione premendo sul puslante che comprare nella parte bassa dello schermo.

Attendi quindi che il reset venga avviato e poi portato a termine dopodiché attieniti alla semplice procedura di configurazione iniziale del dispositivo avendo cura di indicare se è tua intenzione settare l’iPhone come nuovo o se ripristinare i tuoi dati dal backup precedentemente eseguito.

Tieni presente che se anziché effettuare un reset completo del dispositivo hai la necessità di effettuare una procedura, per così dire, meno aggressiva puoi scegliere tra le seguenti opzioni.

  • Ripristina impostazioni – Ti consente di resettare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati.
  • Ripristina impostazioni rete – Ti consente di ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati.
  • Ripristina dizionario tastiera – Ti consente di riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica.
  • Ripristina layout Home – Ti consente di reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico).
  • Ripristina posizione e privacy – Ti consente di resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

Cosa fare in caso di problemi?

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Hai seguito per filo e per segno tutte le indicazioni di cui sopra ma non riesci a portare a termine la procedura per inizializzare iPhone a causa di qualche errore?
Vorresti ripristinare il backup del tuo iPhone su un dispositivo che in precedenza era stato sbloccato tramite jailbreak?
Allora puoi provare a risolvere mettendo il dispositivo in modalità DFU.

Non sai di che cosa sto parlando?
Nessun problema, rimediamo subito! La modalità DFU, altrimenti detta “all’americana” DFU mode, è una modalità di ripristino che consente di installare iOS bypassando alcune restrizioni della modalità di ripristino standard.
È preferibile servirsene sui dispositivi jailbroken in quanto riesce a cancellare i dati di Cydia e del jailbreak che altrimenti rimarrebbero a occupare spazio sulla memoria del device.

Per mettere il tuo iPhone in DFU, collega il dispositivo al computer e spegnilo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta Scorri per spegnere che compare in cima allo schermo.

A questo punto, tieni premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per una decina di secondi circa sino a quando non appare il logo della mela sul display del dispositivo dopodiché lascia il tasto Power e continua a tenere premuto Home finché iTunes non rileva l’iDevice in modalità recupero.

Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone in modalità DFU, premi sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare lo smartphone a marchio Apple cliccando sul pulsante Ripristina iPhone… di iTunes.
Se hai bisogno di maggiori informazioni, leggi la mia guida su come mettere iPhone in DFU.

come leggere ntfs su mac

come leggere ntfs su mac

Hai comprato da poco il tuo primo Mac, ne sei molto soddisfatto ma hai dei problemi con alcune chiavette USB che funzionano tutt’ora perfettamente sul tuo PC Windows:
vengono caricate in modalità di sola lettura, cioè puoi vedere i file che sono conservati su di esse ma non puoi né modificarli né puoi crearne di nuovi.

Non ti preoccupare, il tuo Mac non è rotto.
Quasi sicuramente le chiavette che stai tentando di usare sono formattate con il file system NTFS di Windows che non è supportato pienamente da macOS e quindi viene caricato in modalità di sola lettura. Questo significa che bisogna rinunciare a usare quei dispositivi su Mac o che bisogna formattarli cancellando completamente il loro contenuto?
Assolutamente no!

Per fortuna esistono dei software di terze parti che, una volta installati sul computer, permettono di leggere NTFS su Mac e di scrivere dati sulle unità formattate con questo file system in maniera illimitata, proprio come accade su Windows. Di programmi di questo genere ne esistono diversi, sia gratuiti che a pagamento. Purtroppo, però, quelli gratuiti non sono più supportati in maniera attiva e funzionano in maniera abbastanza altalenante (bisogna “smanettare” un po’ per installarli e le loro prestazioni in lettura e scrittura non sono eccezionali).
Per maggiori informazioni continua a leggere.

Come scrivere NTFS su Mac gratis

Se non fai un uso massiccio delle chiavette USB o degli hard disk formattati in NTFS puoi ricorrere al software gratuito NTFS–3G che abilita la scrittura sui drive NTFS ma non consente di sfruttare appieno la velocità di trasferimento dei dati su USB 3.0.
Se hai bisogno di lavorare con file molto “pesanti” su dischi formattati in NTFS non è proprio il massimo della vita, insomma. Per funzionare, NTFS–3G ha bisogno di due software di supporto (sempre gratuiti) che si chiamano OSXFUSE e FUSE Wait.
Installali seguendo le indicazioni che sto per darti e non dovresti incontrare problemi.

Le applicazioni di cui sto per parlarti funzionano anche sulle versioni più recenti di macOS, compreso El Capitan, ma per installarle occorre disabilitare temporaneamente la System Integrity Protection, una funzione di macOS che impedisce la modifica dei file di sistema.
La disattivazione di questa funzione è altamente sconsigliata, ma se fatta per un lasso di tempo limitato e per installare software di sicura affidabilità, si può fare.

Altra cosa importante da sapere è che alcuni di questi software non sono più sviluppati attivamente, quindi più si va avanti con il tempo e più problemi ci saranno nel loro utilizzo (a meno che gli sviluppatori non provvedano ad aggiornarli nuovamente).
Insomma, utilizzali solo se te la senti di “smanettare” un po’ e non devi usare unità NTFS per scopi lavorativi:
il rischio di malfunzionamenti o prestazioni insufficienti in fase di trasferimento dei dati è alto.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

Allora, te la senti di andare avanti?
Bene, allora provvedi a riavviare il tuo Mac in modalità di ripristino (tenendo premuta la combinazione di tasti cmd+r durante l’accensione), attendi che compaia la schermata di Recovery di macOS e apri il Terminale selezionando l’apposita voce dal menu Utility che si trova in alto a sinistra.
Nella schermata che si apre, digita il comando csrutil disable, premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo Mac e riavvia il computer.

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A questo punto, attendi che venga avviato normalmente macOS (che a questo punto sarà sprovvisto della  System Integrity Protection) e procedi all’installazione di OSXFUSE, NTFS-3G e FUSE Wait in base alle indicazioni che trovi di seguito.

1. Scarica OSXFUSE sul tuo Mac collegandoti al suo sito Internet ufficiale e cliccando sulla prima icona situata sotto la voce Stable Releases (nella colonna di destra).
A download completato, apri il pacchetto osxfuse–xx.dmg e avvia il file Install OSXFUSE x.x contenuto al suo interno, dopodiché clicca sul pulsante Continua per due volte consecutive e accetta le condizioni di utilizzo dell’applicazione.
Successivamente, apponi il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer, premi i bottoni Continua e Installa e fornisci la password del tuo account utente su macOS per completare il setup.

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2. Scarica NTFS–3G sul tuo Mac collegandoti al suo sito Internet e cliccando sul primo link collocato sotto la voce Download (es.
NTFS–3G for Mac OS X 2010.10.2).
A download completato, apri il pacchetto ntfs–3g–2010.10.2-macosx.dmg e avvia il file Install NTFS–3G contenuto al suo interno facendo click destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare.
Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante OK, poi su Continua tre volte consecutive, Agree e Installa.
Per concludere, digita la password del tuo account utente su macOS, apponi il segno di spunta accanto alla voce No caching, premi ancora una volta il bottone Continua e, dopo aver digitato nuovamente la password del tuo account utente, chiudi la finestra del setup (non devi riavviare il computer).
Se ti compare un errore che ti dice che l’installazione è fallita, ignoralo e chiudi la finestra, il software è stato installato lo stesso.

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3. In ultimo, scarica FUSE Wait collegandoti al sito del software e cliccando sul collegamento fuse_wait–1.1.pkg.
A scaricamento completato avvia il pacchetto appena scaricato, fai click sul pulsante Continua per due volte consecutive, dopodiché premi i bottoni Accetta e Installa, fornisci la password del tuo account utente su macOS e il gioco è fatto.

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Missione compiuta! Adesso riavvia il tuo Mac in modalità di ripristino (tenendo premuto cmd+r durante la fase di accensione) e attiva nuovamente la System Integrity Protection aprendo il Terminale dal menu Utility e digitando il comando csrutil enable. Ad operazione completata, riavvia il Mac e al nuovo accesso a macOS dovresti essere in grado di scrivere dati su tutti i drive formattati in NTFS.

Se quando colleghi i tuoi drive NTFS al Mac, compare un messaggio di errore, clicca sul pulsante Force ed entro qualche secondo il dispositivo dovrebbe essere “montato” in maniera corretta.

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Nota: in caso di problemi e/o di prestazioni insoddisfacenti, puoi disinstallare OSXFUSE, NTFS-3G e FUSE Wait andando in Preferenze di sistema, selezionando le loro icone e cliccando sul pulsante di disinstallazione.
Se il pulsante non risulta cliccabile, seleziona l’icona del lucchetto che si trova in basso a sinistra e digita la password del tuo account utente su macOS.
NTFS-3G può essere anche solo disabilitato, cliccando sul pulsante Disable (se vuoi solo disattivarlo in maniera temporanea, non disinstallare gli altri due software).

Al termine della disinstallazione delle tre applicazioni, rimuovi le loro icone da Preferenze di sistema facendo click destro su queste ultime e selezionando la voce Rimuovi pannello preferenze dal menu che si apre.

Se provando a disinstallare NTFS-3G visualizzi un messaggio d’errore, apri il terminale, dai i comandi cd /System/Library/Filesystems/ntfs-3g.fs/Supportsudo touch Archive.bom e prova nuovamente a disinstallare il software da Preferenze di sistema.

Come scrivere NTFS su Mac al massimo della velocità

Se hai bisogno di una soluzione più stabile, completa e facile da usare per leggere NTFS su Mac (oltre che scrivere dati sui drive formattati con il file system di Windows), ti consiglio di provare Paragon NTFS for Mac.
Si tratta di un software a pagamento che non richiede alcuno “smanettamento” per funzionare, è perfettamente compatibile con le versioni più recenti di macOS e assicura ottime prestazioni in lettura e scrittura.
Costa circa 18 euro, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le potenzialità per 10 giorni.

Per scaricare la trial di Paragon NTFS for Mac sul tuo computer, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download.
A scaricamento completato, apri il pacchetto dmg di Paragon NTFS for Mac e fai doppio click sull’icona Installa Paragon NTFS for Mac contenuta al suo interno.

Nella finestra che si apre, premi i bottoni Continua e Accetto, fornisci la password del tuo account utente su macOS e clicca prima su Successiva per due volte consecutive e poi su Riavvia per riavviare il Mac e godere appieno delle funzioni di Paragon NTFS for Mac.

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Ora puoi leggere e scrivere i tuoi drive NTFS proprio come accade su Windows.
Inoltre, aprendo Preferenze di sistema, selezionando l’icona di Paragon e attivando la scheda Volumi potrai formattare chiavette e hard disk collegate al Mac direttamente in NTFS.
Cosa vuoi di più?!

Se al termine della trial vuoi disinstallare Paragon, apri Preferenze di sistema, clicca sull’icona del software, seleziona la scheda impostazioni e premi sul pulsante Disinstalla che si trova nella schermata che si apre.
Come soluzioni alternative ti consiglio Tuxera NTFS, un altro software a pagamento che può essere provato gratis per un periodo di tempo limitato (15 giorni).

come formattare chiavetta mac

come formattare chiavetta mac

Sei passato da poco dal mondo Windows a quello Mac, tutto contenuto hai subito iniziato a destreggiarti con le varie funzionalità di OS X ma c’è una cosa che, ormai da diversi giorni a questa parte, continui a chiederti ed alla quale non riesci a trovare risposta:
come formattare chiavetta Mac?
Beh, se le cose stanno effettivamente in questo modo non hai però motivo di allarmarti.
Posso infatti spiegarti io come fare.

Lo so, apparentemente può sembrare un’operazione difficile da effettuare ma devi credermi, formattare chiavetta Mac è in realtà molto semplice.
Inoltre, per poter effettuare questa operazione non occorre utilizzare risorse extra.
Tutto ciò di cui hai bisogno per riuscire in questa “impresa” è già presente sul tuo computer.

Se sei quindi intenzionato a formattare chiavetta Mac ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a concentrarti sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo del fatto che in pochi istanti riuscirai a formattare la tua pendrive e che alla fine sarai pronto a gridare ai quattro venti che formattare chiavetta Mac era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi.
Scommettiamo?

La prima cosa che devi fare per poter formattare chiavetta Mac è quella di inserire nel tuo computer la chiavetta USB sulla quale desideri agire ed avviare Utility Disco, l’applicazione disponibile di serie su OS X grazie alla quale è possibile gestire facilmente hard disk, pendrive e supporti esterni di vario genere.
Inserisci quindi la pendrive in una delle porte USB del tuo Mac dopodiché clicca sulla voce Vai annessa alla barra dei menu, premi poi su Utility e fai doppio clic sull’icona dell’applicazione.
In alternativa puoi accedere a Utility Disco premendo sulla lente di ingrandimento collocata nella parte in alto a destra della Scrivania del Mac, digitando utility disco nella barra di ricerca di Spotlight e facendo doppio clic sul primo risultato visualizzato, quello indicato come Il migliore.

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Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi seleziona il nome della chiavetta USB dalla barra laterale di sinistra e poi fai clic sul pulsante Inizializza che risulta collocato in alto.
Adesso scegli il file system che vuoi usare per formattare il drive dal menu a tendina Formato.
Ti suggerisco di scegliere MS-DOS (FAT) per mantenere la massima compatibilità con Windows, TV, lettori multimediali ed altri dispositivi mentre se è tua intenzione utilizzare la chiavetta solo ed esclusivamente con computer Mac allora puoi selezionare senza problemi una delle opzioni OS X esteso.

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Procedi andando ad assegnare un nome qualsiasi alla chiavetta USB digitandolo nel campo Nome, lascia inalterata l’opzione selezionata in corrispondenza della voce Schema ed avvia la procedura di formattazione cliccando sul pulsante Inizializza.

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Una volta avviata la procedura di formattazione nel giro di qualche secondo ti verrà mostrata una barra di avanzamento di colore blu collocata al centro della finestra ed indicante il grado di completamento dell’operazione.
Ad operazione ultimata premi sul pulsante Fine.

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Tieni presente che qualora avessi la necessità di formattare chiavetta Mac in formato NTFS per fare ciò dovrai necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite risorse extra.
Infatti, come avrai senz’altro notato tra le opzioni per formattare chiavetta Mac manca quella relativa al file system NTFS.
La ragione alla base di ciò è da ricercare nel fatto che il file system NTFS è stato progettato da Microsoft solo ed esclusivamente per Windows e sui Mac è supportato soltanto in lettura e non anche in scrittura, a patto di non ricorrere all’impiego di tool di terze parti.

Se hai quindi l’esigenza di attivare il supporto NTFS completo su Mac puoi utilizzare alcuni software gratuiti, i quali non garantiscono le stesse prestazioni di quelli a pagamento (in termini di velocità di scrittura e formattazione) ma funzionano abbastanza bene e sono supportati anche dalle versioni più recenti di OS X.

Il primo software che devi procurarti è OSXFUSE.
Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sulla prima icona situata nella colonna di destra, sotto la voce Stable Releases.
A download ultimato apri il pacchetto d’installazione di OSXFUSE e avvia il file contenuto al suo interno.
Ora segui la procedura guidata avendo cura di mettere il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer.

Il secondo programma che devi installare è NTFS–3G.
Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sul link collocato sotto la voce Download (es. NTFS–3G for Mac OS X 2010.10.2).
A scaricamento completato apri il pacchetto d’installazione del programma e avvia il file che si trova al suo interno. Ora segui la procedura guidata avendo cura di mettere il segno di spunta accanto alla voce No caching.

L’ultimo software di cui hai bisogno è FUSE Wait.
Clicca qui per collegarti al sito Internet del programma dopodiché premi sul collegamento fuse_wait–1.1.pkg per scaricare anche questo software sul tuo Mac.
Avvia quindi il pacchetto d’installazione della app e segui la procedura guidata per l’installazione.

A questo punto riavvia il Mac e apri Utility Disco.
Fatto ciò nella scheda Inizializza relativa alla tua chiavetta USB dovresti trovare anche la voce Filesystem Windows NT (NTFS–3G) nel menu Formato per la scelta del file system da adoperare durante la formattazione del drive.

come formattare disco esterno mac

come formattare disco esterno mac

Sono giorni che il disco esterno collegato al tuo Mac sembra avere qualche problema e sono giorni che ti riprometti di fare una salto sul mio sito per trovare una qualche soluzione mediante cui poter far fronte alla cosa.
Finalmente, convinto delle tue azioni, oggi hai dunque fatto una rapida ricerca in rete, hai scoperto che formattare disco esterno Mac potrebbe essere una buona idea ed adesso ti ritrovi qui, a leggere questo tutorial.
Che dire, complimenti, ce l’hai fatta! Tuttavia se stai leggendo queste righe è evidente che necessiti di qualche dritta per scoprire come procedere.

Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai dunque bisogno di una mano per scoprire come formattare disco esterno Mac sappi che non hai nulla di cui preoccuparti, come al solito puoi contare su di me.
Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che è possibile fare per formattare disco esterno Mac in quattro e quattr’otto.

Qualora te lo stessi chiedendo sappi che per riuscire “nell’impresa” non dovrai ricorrere all’utilizzo di programmi di terze parti e non dovrai mettere in atto nessun escamotage complicato e degno di David Copperfield.
Per riuscire a formattare disco esterno Mac ti basta infatti sfruttare Utility Disco, l’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni di OS X che permette di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera estremamente semplice. Chiarito ciò se sei realmente interessato a scoprire come fare per formattare disco esterno Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di “piazzarti” ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti sulla lettura delle informazioni che andrò a fornirti di seguito.
Sei pronto?
Si?
Molto bene, allora procediamo.

La prima operazione che devi effettuare per dare il via alla procedura mediante cui formattare disco esterno Mac è quella di avviare la sopracitata Utility Disco.Puoi accedere a Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad, premendo sulla voce Vai della barra dei menu e poi su Applicazioni oppure cercando l’applicazione mediante Spotlight.

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Attendi quindi qualche istante affinché Utility Disco risulti visibile sulla scrivania dopodiché fai prima clic sul nome dell’hard disk che desideri formattare dalla sezione sinistra della finestra dell’applicazione e poi premi sul bottone Inizializza collocato in alto.
Seleziona ora il file system che intendi utilizzare per formattare l’hard disk indicandolo dal menu a tendina Formato.
Successivamente digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome e poi fai clic sul pulsante Inizializza per avviare l’operazione.

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Tieni presente che se è tua intenzione formattare una singola partizione del disco esterno collegato al Mac lasciando intatte le altre devi assicurati di selezionare il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco.

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Se invece vuoi formattare disco esterno Mac completamente creando al contempo più di una partizione procedi andando a selezionare l’icona dell’hard disk dalla barra laterale di Utility Disco, premi sul pulsante Partiziona che risulta collocato in alto e scegli il numero di partizioni da creare sull’unità attraverso i pulsanti + e collocati sulla sinistra.
Successivamente utilizza il grafico laterale per regolare le dimensioni come meglio credi premendoci sopra e trascinando quella su cui è tua intenzione agire.
Ricordati inoltre di specificare il file system da utilizzare per ciascuna partizione mediante il menu collocato accanto alla voce Formato: e di compilare il campo collocato accanto alla voce Partizione: di ciascuna partizione digitando il nome che intendi utilizzare.
Per salvare i cambiamenti premi sul pulsante Applica.

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Se non sai quale file system selezionare tra quelli selezionabili di seguito trovi l’elenco di tutti quelli disponibili e le loro principali caratteristiche.

  • MS-DOS (FAT) – Si tratta di un file system abbastanza datato ma proprio per questo in grado di garantire un elevato livello di compatibilità.
    Detta in altri termini, i dischi esterni formattati con questo file system possono essere utilizzati, sia in lettura sia in scrittura, su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su svariati altri dispositivi tra cui tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
    Pregi a parte, questo file system porta però con sè alcuni difetti tutt’altro che di poco conto, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
    Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system solo se devi usare il tuo hard disk con un gran numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file di grandi dimensioni.
  • ExFAT – Si tratta di un file system che, così come suggerisce lo stesso nome, altro non è che un’evoluzione di MS-DOS (FAT) che riduce il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
    Questo file system non è compatibile tanto quanto il precedente ma è comunque supportato senza particolari problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi dispositivi di altro genere tra cui Smart TV, decoder, tablet e player da salotto. Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system se devi utilizzare il tuo hard disk non solo in accoppiata a OS X.
  • Mac OS esteso – Si tratta del file system predefinito di OS X.
    Non presenta limiti particlari per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione ma il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è scarso, molto scarso.
    Personalmente ti suggerisco di formattare disco esterno Mac con questo file system solo se l’hard disk deve essere utilizzato unicamente in accoppiata a OS X.

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Una volta selezionato il file system più adatto ed una volta eseguiti i passaggi precedentemente indicati entro qualche secondo ti verrà mostrata a schermo una barra di colore blu indicante il grado di avanzamento nonché il corretto completamento dell’operazione.
Chiaramente considera che più è capiente il disco esterno da formattare e più lunga risulterà la procedura di inizializzazione.

Un altro fattore che influisce significativamente sulla durata del processo per formattare disco esterno Mac è il grado di sicurezza con il quale viene eseguita l’operazione, vale a dire il numero di volte che i dati presenti sul disco rigido formattato vengono sovrascritti.
Infatti, come forse già saprai, più volte un file viene sovrascritto e minori diventano le possibilità che quest’ultimo possa essere recuperato attraverso software ad hoc per il recupero di dati cancellati (te ne ho parlato nella mia guida su come recuperare file cancellati).

Utility Disco di OS X permette di regolare facilmente questa impostazione.
Se ti stai chiedendo come fare procedi nel seguente modo.
Prima di avviare la procedura per formattare disco esterno Mac fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza….
Fatto ciò ti verrà mostrata una barra di regolazione che ti permetterà di scegliere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti fra cui scegliere.
Generalmente sovrascrivere i dati una sola volta è più che sufficiente ma se può farti stare più tranquillo posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
Tieni presente che in tal modo andranno ad allungarsi di parecchio i tempi necessari per il completamento della procedura per formattare disco esterno Mac! Dopo aver scelto la modalità desiderata premi sul pulsante OK per confermare l’applicazione delle modifiche apportate.

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Nota: Qualora avessi l’esigenza di formattare disco esterno Mac in formato NTFS sappi che fare ciò dovrai necessariamente ricorrere all’impiego di alcune apposite risorse extra.
Se questo è il tuo caso e se desideri saperne di più a riguardo ti suggerisco di leggere la mia guida su come formattare NTFS con Mac per scoprire quali programmi usare e quali operazioni effettuare per riuscire nell’impresa.

come formattare hard disk esterno mac

scritto da IlMagoDellaMela

come formattare hard disk esterno mac

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come formattare hard disk esterno Mac.

Tutto quello di cui hai bisogno è Utility Disco, un’applicazione inclusa di serie in tutte le versioni di macOS che (come suggerisce il nome) consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera davvero molto semplice.
La si può usare per formattare gli hard disk interni ed esterni, creare, ridimensionare o cancellare partizioni e addirittura creare o masterizzare file immagine di CD/DVD, ma questo è un argomento di cui ci occuperemo in altre circostanze…

Adesso cerchiamo di concentrarci sul tuo problema e scopriamo insieme come formattare hard disk esterno Mac.
La procedura è comune per tutte le edizioni più recenti di macOS (da El Capitan in su) e vale anche per il trattamento degli hard disk interni.

Formattare un hard disk su Mac

  • Il primo passo che devi compiere è avviare l’Utility Disco presente di serie in macOS.
    Recati quindi nel Launchpad
  • (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app installate sul computer)
  • apri la cartella Altro
  • e apri l’utility facendo click sulla sua icona.
    In alternativa, se vuoi fare prima, richiama Spotlight premendo i tasti cmd+spazio sulla tastiera del tuo Mac e cerca l’Utility Disco tramite quest’ultimo.
  • A questo punto
  • seleziona l’icona dell’hard disk che vuoi formattare dalla barra laterale di Utility Disco (accertati di selezionare proprio l’icona dell’unità e non quella di una delle sue partizioni, che in genere vengono elencate immediatamente sotto) e premi sul pulsante Inizializza.
  • Nella finestra che si apre
  • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • selezionare il file system con il quale formattarlo dal menu a tendina Formato, lo schema delle partizioni da utilizzare dal menu a tendina Schema e devi avviare la procedura di formattazione dell’unità cliccando sul pulsante Inizializza per due volte consecutive.

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Nota: se vuoi creare un hard disk compatibile al 100% con i PC Windows, seleziona il file system ExFAT o FAT32 e imposta lo schema delle partizioni su Master Boot Record (MBR).

Quale file system scegliere?

Se non sai quale file system scegliere, eccoti di tutti quelli disponibili e le loro principali caratteristiche.

  • MS-DOS FAT (FAT32) – si tratta di un file system abbastanza datato, ma proprio per questo capace di garantire un altissimo livello di compatibilità.
    In parole povere, gli hard disk formattati con questo file system possono essere utilizzati (in lettura e in scrittura) su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su dispositivi quali tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
    Dall’altro lato della medaglia abbiamo dei difetti non affatto trascurabili, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
    Ti consiglio di scegliere questa operazione solo se devi usare il tuo hard disk con un gran numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file molto grandi (quindi niente film in HD, niente archivi compressi o file ISO grandi più di 4GB).
  • ExFAT – come suggerisce abbastanza facilmente il nome, si tratta di un’evoluzione del FAT32 che riduce il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
    Non è compatibile quanto il FAT32 ma è supportato senza problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi Smart TV, decoder, tablet e player da salotto.
    È sicuramente la scelta migliore se devi utilizzare il tuo hard disk non solo su Mac.
  • Mac OS esteso journaled (HFS+) – si tratta del file system predefinito di macOS.
    Tecnicamente non presenta limiti particolarmente stringenti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione, tuttavia il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è scarso (su Windows, ad esempio, occorrono dei driver di terze parti per utilizzarlo).
    Da preferire solo se il disco viene usato unicamente sui Mac.

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Come vedi, manca all’appello il file system NTFS di Windows.
Per impostazione predefinita, macOS è in grado solo di leggere i drive formattati con questo file system.
Può formattarli, ma solo usando altri file system, e non può scriverli (cioè non può aggiungere o modificare file su di essi).

Per rendere il tuo Mac completamente compatibile con NTFS, e quindi scrivere e formattare liberamente le unità formattate con questo file system, devi installare sul tuo computer dei driver di terze parti (a pagamento).
Per maggiori informazioni a riguardo, consulta il mio tutorial su come leggere e formattare in NTFS su Mac.https://www.melafacile.it/come-leggere-ntfs-su-mac/

Formattare le partizioni di un disco su Mac

  • Se hai collegato al tuo Mac un hard disk esterno che include più di una partizione e vuoi formattare una singola partizione lasciando intatte le altre, seleziona il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco (anziché il nome del drive) e segui il resto della procedura come abbiamo visto prima insieme.
  • Se invece vuoi formattare completamente il disco creando al contempo più di una partizione, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco
  • premi sul pulsante Partiziona
  •  e utilizza il grafico a torta per eliminare tutte le partizioni di cui vuoi sbarazzarti:
    basta fare click sulle porzioni del grafico relative a queste ultime e premere sul pulsante [-] che si trova in basso.

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  • Ad operazione completata
  • premi sul pulsante Applica e attendi che vengano applicati tutti i cambiamenti alla struttura del disco.

 

Cancellare un disco in maniera sicura su Mac

Adesso sai come formattare hard disk esterno Mac, però c’è un altro aspetto fondamentale della questione che non abbiamo ancora trattato.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la formattazione di un hard disk non cancella in maniera completa i dati presenti su quest’ultimo.

Fin quando i settori del disco non vengono sovrascritti con altri dati, i file che erano presenti sul drive prima della formattazione risulteranno recuperabili da tutti i software per il recupero dati.

Per evitare che ciò accada e tutelare maggiormente la propria privacy bisogna associare la formattazione dell’unità con la sua bonifica, operazione chiamata tecnicamente wiping che sovrascrive l’hard disk una o più volte in modo da cancellare ogni traccia delle informazioni presenti precedentemente sul drive.

  • Per bonificare un hard disk con Utility Disco, bisogna seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme per la formattazione dell’unità, però, dopo
  •  premi su Inizializza
  • e poi premi sul pulsante Opzioni sicurezza e impostare il numero di scritture da eseguire sul disco.

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Puoi scegliere di scrivere i dati sul disco 2 volte (secondo indicatore), 3 volte (terzo indicatore) o 7 volte (quarto indicatore), a seconda delle tue esigenze e dal grado di sicurezza che vuoi garantire ai vecchi dati presenti sul disco.Di solito, 1 volta è già abbastanza ma per dormire sonni ancora più tranquilli è consigliabile scegliere l’opzione che contempla 3 scritture.
7 scritture è per agenti segreti o giù di lì! Occhio che più scritture si impostano e più si allungano i tempi di formattazione del disco!

come formattare hard disk mac

come formattare hard disk mac

Da qualche giorno a questa parte l’hard disk collegato al tuo Mac che solitamente utilizzi per eseguire il backup dei tuoi dati e/o per archiviare vari file sembra aver cominciato a fare qualche problema.
Presa coscienza della cosa hai quindi deciso di formattare hard disk Mac.
Tuttavia se in questo momento ti ritrovi qui, a leggere queste righe, evidentemente è perché nonostante la buona volontà non hai la minima idea di come fare.
Se le cose stanno effettivamente in questo modo e se hai quindi bisogno di qualche dritta sappi che puoi contare in tutto e per tutto su di me.

Nelle righe successive andrò infatti ad illustrarti tutto ciò che risulta necessario far per poter formattare hard disk Mac.
Qualora te lo stessi chiedendo sappi che al contrario di quel che può sembrare non si tratta affatto di un’operazione complicata.
Formattare hard disk Mac è infatti abbastanza semplice e tutti, anche i meno serrati in informatica, possono riuscirsi senza problemi, davvero.

Se sei quindi interessato a scoprire quali passaggi bisogna eseguire per poter formattare hard disk Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di sistemati ben comodo dinanzi al tuo fido computer e ti concentrarti attentamente sulla lettura delle indicazioni che sto per darti.
Scommettiamo che alla fine sarai pronto ad affermare che formattare hard disk Mac era davvero facile?

Prima di indicarti come procedere per poter formattare hard disk Mac c’è una cosa molto importante che devi sapere.
Per eseguire questa operazione non è necessario utilizzare alcuna applicazione di terze parti.
Tutto ciò di cui hai bisogno è infatti Utility Disco.
Si tratta dell’applicazione inclusa “di serie” in tutte le versioni di OS X che consente di gestire i dischi e le loro partizioni in maniera estremamente semplice.

Chiarito ciò, la prima operazione che devi compiere per poter dare il via alla procedura mediante cui formattare hard disk Mac è quella di avviare la sopracitata Utility Disco.
Puoi avviare Utility Disco dalla cartella Altro del Launchpad, accedendo alla cartella Utility di Applicazioni previo clic sulla voce Vai presente sulla barra dei menu oppure cercando l’applicazione mediante Spotlight.

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Attendi dunque qualche istante affinché Utility Disco risulti visibile sulla scrivania dopodiché fai prima clic sul nome dell’hard disk che desideri formattare dalla sezione sinistra della finestra dell’applicazione e poi premi sul bottone Inizializza collocato in alto.
Seleziona ora il file system che intendi utilizzare per formattare l’hard disk indicandolo dal menu a tendina Formato.
Successivamente digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome e poi fai clic sul pulsante Inizializza per avviare l’operazione.

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Se è tua intenzione formattare una singola partizione del disco collegato al Mac lasciando intatte tutte le altre devi assicurati di selezionare il nome della partizione da formattare dalla barra laterale di Utility Disco.

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Se invece desideri formattare hard disk Mac in maniera completa creando al tempo stesso più di una partizione procedi andando a selezionare l’icona del disco rigido dalla barra laterale di Utility Disco.
Pigia poi sul pulsante Partiziona che risulta collocato in alto e scegli il numero di partizioni da creare sull’unità attraverso i pulsanti + e  collocati sulla sinistra.
Successivamente utilizza il grafico laterale per regolare le dimensioni come meglio credi premendoci sopra e trascinando quella su cui è tua intenzione agire.
Ricordati inoltre di specificare il file system da utilizzare per ciascuna partizione mediante il menu collocato accanto alla voce Formato: e di compilare il campo collocato accanto alla voce Partizione: di ciascuna partizione digitando il nome che intendi utilizzare.
Per salvare i cambiamenti premi sul pulsante Applica.

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Se non sai quale file system scegliere di seguito trovi un breve elenco di tutti quelli disponibili e delle loro principali caratteristiche.

  • MS-DOS (FAT) – Questo file system è abbastanza datato ma proprio per tale ragion è in grado di garantire un elevato livello di compatibilità.
    Detta in soldoni, i dischi esterni formattati con questo file system possono essere utilizzati, sia in lettura sia in scrittura, su tutti i computer, tutti i principali sistemi operativi e anche su svariati altri dispositivi tra cui tablet, Smart TV, decoder e lettori DVD/Blu-Ray.
    Pregi a parte, questo file system porta però con sè alcuni difetti tutt’altro che di poco conto, come ad esempio l’alta frammentazione dei dati e l’impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
    Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se devi usare il tuo disco rigido con un elevato numero di dispositivi e non devi usarlo per ospitare file di grandi dimensioni.
  • ExFAT – Questo file system altro non è che un’evoluzione di MS-DOS (FAT) che va a ridurre il livello di frammentazione dei dati ed elimina il limite di peso dei 4GB.
    Questo file system non è compatibile tanto quanto il precedente ma è comunque supportato senza particolari problemi da tutti i principali sistemi operativi per PC e da tantissimi dispositivi di altro genere tra cui Smart TV, decoder, tablet e player da salotto. Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system se devi utilizzare il tuo disco rigido non solo in accoppiata a OS X.
  • Mac OS esteso – Questo file system è quello predefinito di OS X.
    Non presenta limiti per le dimensioni dei file e non genera molta frammentazione ma il suo grado di compatibilità all’esterno del mondo Mac è estremamente scarso.
    Personalmente ti suggerisco di formattare hard disk Mac con questo file system solo se il disco rigido deve essere utilizzato unicamente in accoppiata a OS X.

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Dopo aver selezionato il file system e dopo aver eseguito i passaggi precedentemente indicati ti verrà mostrata a schermo una barra di colore blu indicante il grado di avanzamento nonché il corretto completamento dell’operazione. Tieni conto che più è capiente il disco da formattare e più lunga risulterà la procedura di inizializzazione.

Un altro fattore che influisce sulla durata del processo per formattare hard disk Mac è il grado di sicurezza con il quale viene eseguita l’operazione ovvero il numero di volte che i dati presenti sul disco rigido formattato vengono soprascritta (te ne ho già parlato in maniera dettagliata nella mia guida su come recuperare file cancellati). Utility Disco di OS X consente di regolare questa impostazione.
Per fare ciò prima di avviare la procedura per formattare hard disk Mac fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza….
dopodiché utilizza la barra di regolazione che ti viene mostrata per scegliere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti fra cui scegliere.
Nella stragrande maggioranza dei casi sovrascrivere i dati una sola volta è sufficiente ma se può farti stare più tranquillo posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
Dopo aver scelto la modalità desiderata premi sul pulsante OK.

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Nel caso in cui avessi l’esigenza di formattare hard disk Mac in formato NTFS tieni presente che per fare ciò dovrai ricorrere all’impiego di alcuni appositi strumenti extra.
Per saperne di più a riguardo ti invito a leggere la mia guida su come formattare NTFS con Mac in cui ti ho indicato quali programmi usare e quali operazioni effettuare per riuscire nell’impresa.

Se invece è tua intenzione formattare hard disk Mac andando ad agire sul disco rigido su cui risulta installato il sistema operativo del computer la procedura che dovrai effettuare sarà diversa da quella che ti ho già indicato. Se possiedi un iMac e se ti interessa capire come fare puoi leggere la mia guida su come formattare iMac mentre se possiedi un MacBook puoi consultare il mio tutorial su come formattare MacBook.

come formattare imac

come formattare imac

La teoria secondo la quale i Mac non hanno bisogno di formattazioni, possiamo dirlo, è una mera leggenda metropolitana. È vero, i PC Windows vengono formattati con maggior frequenza, perché con maggior frequenza vengono colpiti da virus e malware:
minaccia che sui computer Apple è ancora relativamente marginale, sebbene in crescita.

Ci sono però delle situazioni in cui anche i computer di casa Apple necessitano di un “formattone”.
Un esempio su tutti è quando si effettuano numerosi aggiornamenti di macOS, cioè si installano più versioni del sistema operativo una sopra l’altra, e il computer diventa poco reattivo.
Non è una cosa che succede sempre, sia chiaro, ma può capitare e in quelle circostanze non esiste soluzione migliore al reinstallare il sistema da zero.

Fatto questo doveroso preambolo, entriamo nel vivo del tutorial e vediamo come formattare un iMac (oltre che qualsiasi altro computer della “mela morsicata”, la procedura è praticamente identica).
Ti anticipo subito che tale operazione può essere effettuata sia utilizzando la funzione di recovery prevista da macOS, la quale consiste nel download del sistema operativo da Internet in “tempo reale” e nella sua installazione sul computer, che creando una chiavetta USB contenente i file d’installazione dell’OS (da utilizzare, e riutilizzare, ogni quando lo si desidera, senza dover scaricare di volta in volta l’intero sistema operativo).
Buona lettura!

Indice

  • Occorrente
  • Operazioni preliminari
  • Formattare l’iMac
    • Recovery mode
    • Chiavetta USB
  • Configurare macOS

Occorrente

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Prima di spiegarti quali sono i passaggi che occorre compiere per riuscire a formattare il iMac, vediamo qual’è la “strumentazione” di cui devi munirti per poter eseguire l’operazione in questione.
Trovi elencato tutto qui di seguito.

  • Una copia di backup di tutti i tuoi dati (nel passo successivo della guida scopriremo insieme come crearla).
  • Una connessione a Internet mediamente veloce (è necessaria per scaricare i file d’installazione di macOS dai server Apple).
  • Una chiavetta USB sufficientemente capiente (direi almeno 12GB, serve per poter installare macOS tramite pendrive).
  • L’installer di macOS (ti occorre solo se decidi di formattare il computer tramite chiavetta).
  • Del tempo libero (all’incirca un paio d’ore).

Operazioni preliminari

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Come anticipato nel passo precedente, prima di formattare il tuo iMac, ti suggerisco vivamente di creare un backup di tutti i tuoi dati più importanti presenti sullo stesso.
Vediamo subito in che modo riuscirci.

Se utilizzi Time Machine, il sistema di backup “di serie” di macOS, puoi semplicemente collegare il tuo disco esterno al computer, cliccare sull’icona di Time Machine (quella con l’orologio) presente nell’area di notifica e selezionare la voce Esegui backup adesso dal menu che si apre.

Se invece non hai mai impiegato Time Machine e desideri servirtene per la prima volta, collega il tuo hard disk (o il tuo SSD) esterno al Mac, recati in Preferenze di sistema facendo clic sulla relativa icona (quella con l’ingranaggio) sulla barra Dock, clicca sulla voce Time Machine nella finestra che si apre e poi sul bottone Seleziona disco.
Seleziona, dunque, il disco rigido da usare per il backup e attendi che la procedura di copia dei dati venga portata a termine su quest’ultimo (essendo il primo backup potrebbe volerci un bel po’ di tempo, cerca di portare pazienza).

In seguito alla reinstallazione del sistema, potrai ripristinare automaticamente i tuoi dati, sempre sfruttando Time Machine.
In tal caso, tieni però conto che potresti ricopiare sul Mac anche dei file di configurazione corrotti e/o dei dati che non ti servono realmente.
Per ulteriori info al riguardo e in merito alle pratiche sopra descritte, ti suggerisco di leggere la mia guida dedicata in via specifica a come effettuare un backup con Time Machine.

Se invece preferisci generare dei backup indipendenti da Time Machine (operazione consigliata, se vuoi creare una vera installazione “pulita” di macOS), collega sempre un disco esterno al Mac e copia “manualmente” in quest’ultimo tutti i file di tuo interesse:
la libreria musicale di iTunes, il file con la libreria di Foto, la cartella dei documenti e così via.

Se poi il tuo iMac dispone di un’unità ottica oppure se possiedi un masterizzatore esterno e l’hai collegato al computer, puoi anche prendere in considerazione l’ipotesi di masterizzare i tuoi file su DVD, ma te lo sconsiglio:
spenderesti molto più tempo nel trasferimento dei dati, consumeresti tantissimi dischetti e potresti andare incontro a degli errori di masterizzazione che renderebbero irrecuperabili alcuni file.
Ad ogni modo, se vuoi comunque adottare questo sistema, puoi leggere la mia guida su come masterizzare con Mac per scoprire come compiere l’operazione in questione.

Formattare l’iMac

Ora che hai un backup dei dati presenti sul tuo iMac, sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria e andare a scoprire quali passaggi bisogna effettuare per poter formattare il computer.
Come anticipato in apertura, l’operazione è fattibile sia usando la funzione di recovery prevista da macOS che creando una chiavetta USB con i file d’installazione.
Per saperne di più, prosegui pure nella lettura.

Recovery mode

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Innanzitutto cerchiamo di capire come eseguire la formattazione dell’iMac sfruttando la Recovery mode, ossia la modalità di ripristino prevista normalmente da macOS.

Il primo passo che devi compiere è spegnere il computer selezionando la voce Spegni dal menu mela in alto a sinistra.
Dopodiché devi riaccendere il tuo iMac e tenere premuti i tasti cmd+r sulla tastiera fino a quando non vedi comparire il logo di Apple e una barra di caricamento al centro dello schermo.

Entro qualche secondo dovrebbe aprirsi il menu con le Utility di macOS.
Entra, dunque, in Utility Disco, seleziona il disco da formattare (ossia l’hard disk o il drive SSD del tuo iMac) dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Inizializza che si trova in alto.

Nella finestra che si apre, digita un nome da assegnare all’unità (puoi sceglierne uno qualsiasi) nel campo apposito, verifica che nel menu a tendina Formato risulti impostata la voce APFS (e in caso contrario provvedi tu) oppure, se l’opzione non è selezionabile, scegli Mac OS esteso (journaled).
Dopodiché clicca prima sul pulsante Inizializza e poi su quello Fine per completare la formattazione del disco.

Ora chiudi Utility Disco, torna nel menu con le Utility di macOS e seleziona l’icona Reinstallazione macOS.
Clicca quindi sul pulsante Continua per due volte consecutive, attendi qualche istante affinché venga verificata l’idoneità del tuo computer con i server di Apple (se non l’hai ancora fatto, collegati a Internet selezionando una rete wireless o usando un cavo Ethernet) e accetta i termini di utilizzo di macOS premendo sul bottone Accetto due volte di seguito.

A questo punto, seleziona il disco su cui installare macOS (quello che hai formattato poc’anzi), clicca sul pulsante Installa e attendi che l’installazione del sistema operativo venga portata a termine. I tempi di attesa potrebbero essere notevoli, considera infatti che dev’essere scaricato da Internet l’intero OS e che questo pesa svariati GB.
L’installazione vera e propria di macOS, invece, dura 20-30 minuti e prevede un riavvio del computer (la seconda parte della procedura viene completata dopo il riavvio, infatti).

Chiavetta USB

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Se devi formattare più iMac e non vuoi scaricare inutilmente più copie di macOS, puoi creare una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo.

A tal scopo, ti consiglio di installare DiskMaker X, una piccola applicazione gratuita in grado di creare delle chiavette USB per l’installazione di tutte le versioni più recenti di macOS.
Tutto quello di cui hai bisogno per utilizzarla sono l’installer di macOS (devi “prelevarlo” dal Mac App Store) e una pendrive da 12GB.

Per cui, provvedi in primo luogo ad aprire il Mac App Store, facendo clic sulla relativa icona (quella con la “A”) che trovi sulla barra Dock, digita il nome della versione di macOS che intendi installare sul tuo computer (es.
Mojave) nella barra di ricerca collocata in alto e premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac.

Se procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a trovare la versione di macOS che ti occorre, puoi collegarti direttamente alle relative sezioni presenti sul Mac App Store servendoti dei seguenti collegamenti, tenendo presente che, ultima versione del sistema operativo a parte (Mojave), le altre disponibili per il download sono solo quelle che ricevono ancora gli aggiornamenti di sicurezza.

  • OS X El Capitan
  • macOS Sierra
  • macOS High Sierra
  • macOS Mojave

Dopo esserti collegato al Mac App Store, clicca sul pulsante Scarica collocato sotto l’icona del sistema operativo o, se utilizzi Mojave o versioni successive di macOS, sul pulsante Ottieni collocato in alto a destra.
Dopodiché rispondi Continua all’avviso che compare sullo schermo e attendi che il download venga portato a termine (come detto in precedenza, si tratta di svariati GB di dati, per cui ci vorrà un po’ di tempo).

Al termine del download, collegati al sito Internet di DiskMaker X e scarica il software sul tuo Mac cliccando sul link Download DiskMaker X x.x.x (x.x MB) che si trova al centro della pagina.

A questo punto, apri il pacchetto .dmg che contiene l’applicazione e copia l’icona che si trova al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS, facci quindi clic destro sopra e seleziona Apri per due volte consecutive, per aprire DiskMaker X andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti delle applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati.

Ora viene la parte più divertente! inserisci nel computer la chiavetta USB su cui copiare i file d’installazione di macOS (verrà formattata, per cui assicurati che non ci siano file importanti al suo interno) e premi sul bottone Use this Copy nella finestra del programma che nel frattempo si è aperta sulla scrivania, in modo tale da trasferire sulla chiavetta la versione di macOS rilevata in automatico da DiskMaker X.
Se invece vuoi usare una versione di macOS diversa, premi sul pulsante Use another copy e seleziona quella corretta, dovresti trovarla nella cartella Applicazioni.

Successivamente, fai clic sul pulsante An 8GB USB Thumb Drive, seleziona l’unità relativa alla chiavetta USB su cui desideri copiare il sistema operativo e premi sul bottone Choose this disk.
Conferma la cancellazione di tutti i dati presenti sulla chiavetta cliccando sui pulsanti Erase then create the disk e Continue e digita la password del tuo account utente sul Mac (quella che utilizzi per accedere al sistema).
Entro pochi minuti otterrai la pendrive per l’installazione di macOS.

A questo punto, se l’iMac che vuoi formattare è quello che stai usando, lascia pure la chiavetta USB con il sistema operativo collegata al computer e riavvia il sistema, facendo clic sul menu mela (in alto a sinistra) e poi sulla voce Riavvia.
Se invece intendi usare la chiavetta su un altro Mac, scollegala, trascinando la relativa icona presente sulla scrivania su quella del Cestino posta sulla barra Dock, collegala all’altro computer Apple e riavvialo.

Mentre il Mac si riaccende, tieni premuto il tasto alt della tastiera e attendi che compaia il menu per la selezione del dispositivo di avvio.
Dopodiché fai doppio clic sull’icona Install macOS [nome versione], attendi che venga visualizzata la schermata con le Utility di macOS e, come visto anche nel passo precedente, effettua la procedura da Recovery:
devi accedere a Utility Disco, eseguire la formattazione l’hard disk del Mac e avviare l’installazione del sistema operativo (che a differenza di quanto a accade nella Recovery mode non viene scaricato da Internet, si trova già sulla chiavetta USB, di conseguenza viene installato direttamente).

Se l’installazione di macOS sembra bloccarsi su “un secondo rimanente”, recanti nel menu mela > Disco di avvio (in alto a sinistra), chiudi la finestra che si apre (scegliendo la voce Esci da Disco di avvio dal menu in alto) e aspetta qualche secondo.
Il Mac dovrebbe riavviarsi e riprendere normalmente la procedura d’installazione di macOS.

Inoltre, se sul tuo iMac hai installato macOS Mojave e l’uso di DiskMaker X ti da dei problemi, ti suggerisco di rivolgerti all’applicazione Install Disk Creator, gratuita, di facile impiego  e adibita praticamente al medesimo scopo.
Ti ho spigato come usarla nel mio tutorial su come installare macOS Mojave, appunto.

Configurare macOS

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Al termine dell’installazione di macOS, a prescindere dal sistema adottato per formattare il Mac, devi affrontare la di configurazione iniziale del sistema operativo.
Devi, dunque, selezionare il tuo Paese di residenza, il layout da usare per la tastiera e una rete wireless alla quale collegarti per ottenere l’accesso a Internet.

Successivamente, devi decidere se trasferire dati da un backup di Time Machine, da un altro computer o se cominciare a usare il Mac senza trasferire informazioni su di esso (scelta consigliata se vuoi ottenere un sistema “pulito” al 100% e se in precedenza hai salvato i tuoi dati su un disco esterno).

Superato anche questo step, devi scegliere se abilitare i servizi di localizzazione, devi effettuare l’accesso al tuo account iCloud, configurare il tuo account utente e scegliere quali servizi e funzioni abilitare, a seconda della versione di macOS in uso, ad esempio: Trova il mio Mac (per la localizzazione del computer in caso di smarrimento), il portachiavi di iCloud (per la memorizzazione delle password online), Chiedi a Siri (per usare l’assistente vocale di Apple sul tuo computer) ecc.

Infine, devi scegliere se inviare statistiche d’uso ad Apple e/o agli sviluppatori di terze parti, eseguire il login al tuo account appena creato e il gioco è fatto.
Puoi cominciare a usare il tuo iMac!

come formattare iphone

come formattare iphone

Il tuo iPhone 5 non è più scattante come un tempo e vorresti ripristinarlo per vedere se la situazione migliora?
Devi vendere il tuo “iPhone” e non sai come formattarlo per impedire al nuovo proprietario di risalire ai tuoi dati?
Nessun problema, sono qui per darti una mano.

Cominciamo subito col dire che puoi seguire due strade per formattare iPhone 5:
la prima – quella più rapida – prevede l’inizializzazione del dispositivo direttamente da iOS.
La seconda, invece, prevede il collegamento del telefono al computer e l’utilizzo di iTunes.
Che differenza c’è fra le due procedure?
Te lo spiego subito.
Formattando il telefono direttamente da iOS si ha un notevole risparmio di tempo, però iOS rimane alla versione attuale, non viene aggiornato automaticamente.

Se invece si ripristina lo smartphone da PC, iTunes provvede a scaricare automaticamente e installare la versione più aggiornata di iOS sul dispositivo.
Altra differenza importante è che da PC si ha la possibilità di ripristinare l’iPhone in DFU mode, una modalità che cancella completamente la memoria dello smartphone e permette di risolvere eventuali errori riscontrati durante la fase di formattazione standard del dispositivo.
Se per caso hai sottoposto il tuo iPhone alla procedura di jailbreak, devi obbligatoriamente formattarlo in modalità DFU, altrimenti una parte della memoria del telefono rimarrà occupata da Cydia e i suoi tweak (facendoti perdere un mucchio di spazio prezioso).
Tutto chiaro?
Bene, allora entriamo nel vivo del tutorial.

Indice

  • Operazioni preliminari (backup)
    • Backup in locale
    • Backup sul cloud
  • Ripristinare iPhone 5
    • Ripristino da iOS
    • Ripristino da computer
  • Formattare iPhone 5 da remoto

Operazioni preliminari (backup)

Prima di formattare il tuo iPhone credo che tu voglia mettere in salvo applicazioni, foto, messaggi e tutti gli altri dati che ci sono sul telefono, giusto?
Allora prenditi qualche minuto di tempo libero e segui le indicazioni che sto per darti.
Personalmente ti consiglio di adottare una doppia strategia di backup:
una online e una offline
, quindi preparati ad archiviare i tuoi dati sia in locale, sul disco del tuo computer, sia online, sui servizi cloud offerti da Apple (o Google, volendo).

Backup in locale

Per eseguire il backup offline del tuo iPhone, collega quest’ultimo al PC usando il cavo Lightning fornito in dotazione e attendi qualche istante affinché venga avviato iTunes.
Nel remoto caso in cui tu non abbia ancora installato iTunes sul tuo computer, scopri come fare leggendo la mia guida su come scaricare iTunes.

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Se ti viene chiesto di installare una nuova versione di iOS sull’iPhone, rifiuta (la installerai successivamente quando andrai a formattare il telefono).
Se invece è la prima volta che colleghi lo smartphone al tuo computer, rispondi Autorizza all’avviso che compare sullo schermo di quest’ultimo e clicca sul pulsante Continua che compare sul desktop di Windows o macOS.

A questo punto, clicca sull’icona dei dispositivi collocata in alto a sinistra nella finestra principale di iTunes e seleziona la voce relativa al tuo iPhone 5 dal menu che compare.

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Ora dovresti trovarti nella schermata di riepilogo con tutte le informazioni relative al tuo iPhone.
Per cominciare ad archiviare sul computer i dati presenti sulla memoria del telefono, vai nel menu File > Dispositivi di iTunes e seleziona la voce Trasferisci acquisti da iPhone da quest’ultimo.
In questo modo trasferirai sul computer tutte le app e i contenuti acquistati sull’iPhone.
L’operazione dovrebbe durare pochi secondi.

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A trasferimento dei dati ultimato, devi passare al backup vero e proprio dei dati presenti sull’iPhone.
Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup, imposta una password di protezione per il backup (in questo modo potrai includere in esso anche i dati relativi alla salute e alla domotica) e fai clic sul pulsante Effettua backup adesso per avviare il backup completo di iPhone.
La procedura ha una durata variabile, a seconda della mole di dati da trasferire e dal periodo trascorso dall’ultimo backup (se hai salvato i dati dall’iPhone al computer di recente ci vorranno appena pochi secondi).

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Al termine del backup di iTunes, prenditi qualche altro minuto di tempo ed effettua un backup completo delle foto e dei video presenti sulla memoria del “iPhone”.
Se utilizzi un PC Windows, apri dunque l’Esplora File (l’icona della cartella gialla collocata in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni), seleziona l’icona Computer o Questo PC dalla barra laterale di sinistra, seleziona l’icona relativa al tuoiPhone con il tasto destro del mouse e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.

Apponi quindi il segno di spunta accanto alla voce Rivedi, organizza e raggruppa gli elementi da importare, clicca sul pulsante Importa e procedi con l’importazione di foto e video dall’iPhone al computer.
Se ti servono istruzioni più dettagliate su questa procedura, leggi il mio tutorial su come spostare foto da iPhone a PC.

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Se utilizzi un Mac, per importare foto e video dall’iPhone al computer, apri l’applicazione Foto (l’icona con il fiore colorato), seleziona la scheda Importa dalla finestra che si apre e premi sul pulsante Importa nuove foto per avviare il trasferimento di immagini e filmati sul computer.
Se hai bisogno di istruzioni più dettagliate, consulta il mio tutorial su come trasferire foto da iPhone a Mac.

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Backup sul cloud

Adesso passiamo alla seconda fase del backup, quella che prevede l’utilizzo dei servizi cloud.
Grazie ai servizi legati al mondo iCloud, puoi archiviare e ripristinare i dati presenti sul tuo iPhone tramite un sistema che funziona completamente online, l’importante è che tu abbia sufficiente spazio disponibile sul tuo account iCloud Drive e un account iCloud associato al telefono.

Per effettuare un backup completo dell’iPhone su iCloud, collega lo smartphone a una fonte di alimentazione e assicurati che sia connesso a una rete Wi-Fi (e non a quella 3G/LTE).
Dopodiché recati nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud di iOS (oppure Impostazioni > iCloud se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3), seleziona l’icona Backup di iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso.
L’operazione potrebbe durare diversi minuti.

Assicurati anche che nel menu di iCloud le levette relative alla sincronizzazione di contatti, posta, calendari e altri dati siano tutte attivate.

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Se ti viene detto che non hai abbastanza spazio a disposizione su iCloud Drive, scopri come svuotare iCloud leggendo la mia guida dedicata all’argomento e/o provvedi ad acquistare spazio di archiviazione aggiuntivo recandoti nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud e premendo prima sul grafico relativo allo spazio disponibile su iCloud Drive e poi sulla voce Modifica piano di archiviazione (oppure nel menu Impostazioni > iCloud > Archivio > Acquista più spazio se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).

Per quanto riguarda foto e video, puoi salvare questi ultimi online attivando un piano a pagamento di iCloud Drive e sfruttando il servizio Libreria Foto di iCloud accessibile dal menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Foto (o Impostazioni > iCloud > Foto se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).
Te ne ho parlato in maniera più approfondita nella mia guida su come archiviare foto su iCloud.

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Se non vuoi sottoscrivere un piano a pagamento di iCloud Drive, puoi salvare foto e video anche su Google Drive usando Google Foto:
una app gratuita che permette di archiviare foto con una risoluzione massima di 16MP e video con una risoluzione massima di 1080p su Google Drive senza limiti di spazio.

Allo stesso modo, se vuoi sincronizzare contatti e calendari con i servizi online di Google, puoi farlo gratuitamente e facilmente configurando un account Gmail su iPhone.

Ripristinare iPhone 5

Ora sei pronto per passare all’azione, ossia sei pronto a formattare iPhone 5 cancellando tutti i dati presenti sul device e riportando iOS allo stato di fabbrica.
Puoi seguire due procedure diverse per ottenere questo risultato:
il ripristino da iOS che consente di mantenere la versione del sistema operativo installata attualmente sul telefono o il ripristino da iTunes che invece obbliga al download e all’installazione della versione più recente di iOS.

Ripristino da iOS

Per formattare iPhone 5 direttamente di iOS, recati nelle impostazioni del dispositivo selezionando l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen, dopodiché vai su Generali > Ripristina e scegli di inizializzare contenuto e impostazioni del telefono.

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Digita quindi il tuo PIN (quello che hai scelto per proteggere la lock-screen del telefono), premi sul bottone Inizializza iPhone e attendi che il telefono venga riportato alle impostazioni di fabbrica.

In seguito al ripristino, seguendo la procedura di configurazione iniziale di iOS, potrai scegliere se impostare il telefono com un nuovo iPhone o se ripristinare l’ultimo backup effettuato su iCloud (ottenendo indietro app, dati e impostazioni).
Per maggiori informazioni su questa procedura, leggi il mio tutorial sul backup di iPhone.

Ripristino da computer

Se preferisci formattare l’iPhone 5 in maniera “tradizionale”, collega il telefono al computer e attendi qualche istante affinché venga avviato iTunes (rifiuta, anche in questo frangente, la proposta di aggiornamento del software).

A questo punto, accedi alle impostazioni di iOS e disattiva la funzione antifurto Trova il mio iPhone recandoti nel menu iCloud > [tuo nome] > Trova il mio iPhone (o nel menu iCloud > Trova il mio iPhone se utilizzi una versione di iOS precedente alla 10.3).

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Seleziona dunque l’icona del “iPhone” dalla schermata principale di iTunes (in alto a sinistra), clicca sulla voce Riepilogo collocata nella barra laterale di sinistra e avvia la formattazione del telefono cliccando prima su Ripristina iPhone e poi su Ripristina (o Ripristina e aggiorna), OK, Avanti e Accetto (per accettare le condizioni d’uso di iOS).

La procedura, a causa del download della versione più recente di iOS (dal peso di oltre 1,8GB) potrebbe andare avanti a lungo.
Al suo termine potrai decidere se configurare il tuo iPhone come nuovo o se ripristinare uno dei backup effettuati su iTunes.

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Se stai formattando un iPhone precedentemente sottoposto alla procedura di jailbreak, ricordati di collegare lo smartphone al computer in modalità DFU.
Per compiere quest’operazione, spegni il telefono e riaccendilo tenendo premuto il tasto Power e il tasto Home contemporaneamente per una decina di secondi.
Dopodiché lascia la pressione del tasto Power e continua a tenere il dito sul tasto Home fino a quando iTunes non rileva un iPhone in modalità di recupero.
Sappi che la procedura di ripristino del device porterà alla perdita di Cydia e di tutti i tweak installati tramite quest’ultimo.

Ti segnalo, inoltre, che esiste un modo per togliere il jailbreak senza aggiornare iOS e senza formattare il telefono tramite i menu tradizionali di iOS.
Te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio tutorial su come levare il jailbreak.

Formattare iPhone 5 da remoto

Se sul tuo iPhone 5 è attivo il servizio Trova il mio iPhone, puoi localizzare e formattare il dispositivo da remoto collegandoti al sito Internet di iCloud, effettuando l’accesso con il tuo ID Apple e selezionando l’iocna Trova il mio iPhone dalla schermata che si apre.

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Successivamente, digita una seconda volta la password del tuo ID Apple,  clicca sulla voce Tutti i dispositivi che si trova in alto, seleziona il nome tuo iPhone 5, premi sul pulsante Inizializza l’iPhone che compare sulla destra e dai conferma per avviare la formattazione dell’iPhone da remoto.

“Trova il mio iPhone” funziona solo se l’iPhone da comandare da remoto è acceso e connesso a Internet.
Una volta avviata la formattazione del device da remoto, non è più possibile localizzarlo a distanza (quindi si tratta di una misura da mettere in pratica solo in casi disperati, ad esempio in caso di furto del telefono quando non si hanno più speranze di recuperare quest’ultimo).
Per approfondimenti, da’ un’occhiata al mio tutorial su come trovare iPhone da remoto.

come formattare iphone s

come formattare iphone s

Hai intenzione di acquistare un nuovo modello di iPhone e desideri vendere il tuo attuale iPhone 4s o regalarlo ad un amico?
In caso di risposta affermativa prima di fare ciò sappi che è estremamente importante formattare il dispositivo.
Formattare iPhone 4s costituisce infatti un’operazione essenziale da eseguire nel caso in cui si desideri cedere il proprio iDevice a terzi ma, è bene saperlo, si tratta di una procedura che può essere utile anche per cercare di far fronte ad eventuali malfunzionamenti del dispositivo che possono verificarsi con il passare del tempo e con l’usura.
Come dici?
ti è tutto chiaro e sei perfettamente d’accordo con me ma non sai proprio dove mettere le mani per poter formattare iPone 4s?
Beh, in tal caso non hai nulla di cui preoccuparti:
posso spiegarti io come fare per riuscire nell’impresa.

Lo so, molto probabilmente in questo preciso istante starai pensando che formattare iPhone 4s è complicato ma devi credermi, le cose non stanno affatto così.
Contrariamente a quel che possa sembrare formattare iPhone 4s è infatti un’operazione davvero semplice da effettuare.
Ti basta solo avere un po’ di tempo a disposizione, un minimo di pazienza ed una buona dose di attenzione e il gioco è fatto.

Se è dunque tua intenzione capire che cosa bisogna fare per poter formattare iPhone 4s ti invito a metterti comodo ed a dedicare qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questa guida.
Vedrai che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e sono anche certo del fatto che sarai in grado di spiegare a tutti i tuoi amici bisognosi di aiuto come fare.
Pronto?
Benissimo, allora cominciamo.

Operazioni preliminari:
backup

Prima di formattare iPhone 4s è bene che tu provveda ad eseguire un backup dei dati presenti sul tuo dispositivo.
Facendo un backup avrai infatti la possibilità di recuperare impostazioni, foto, app e quant’altro qualora ci ripensassi sul cedere il tuo dispositivo a terzi e potrai fare altrettanto anche nel caso in cui decidessi di comprare un nuovo iPhone.

Per eseguire il backup di iPhone 4s devi agire su più livelli:
uno in locale e uno in remoto, sul cloud.
Per salvare i tuoi dati in locale puoi usare iTunes e alcuni strumenti inclusi “di serie” in Windows e macOS, mentre per il backup dei dati online ti puoi affidare all’apposita funziona di iCloud.

Backup offline

Per effettuare un backup locale del tuo iPhone, devi usare iTunes, il noto software multimediale di Apple. iTunes è incluso “di serie” su tutti i Mac mentre va scaricato ed installato separatamente sui computer Windows.

Se utilizzi un computer equipaggiato con Windows e non hai ancora provveduto a scaricare iTunes clicca qui per collegarti al sito Internet ufficiale di Apple e scaricare il programma facendo clic sul pulsante Download.
Successivamente apri il pacchetto di installazione iTunesSetup.exe che è stato scaricato sul tuo PC e clicca in sequenza su Avanti, su Installa e su Si per due volte consecutive.
Per concludere premi su Fine.

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Adesso collega il tuo iPhone al computer tramite cavo Dock e attendi che venga riconosciuto da iTunes.
Se è la prima volta che colleghi l’iPhone 4s al computer devi autorizzare la connessione fra i due dispositivi premendo prima sul pulsante Autorizza sullo schermo del telefono e poi sul pulsante Continua che compare sul desktop del computer.

A questo punto, seleziona l’icona di iPhone che è comparsa in alto a sinistra nella finestra di iTunes e seleziona la voce File > Dispositivi > Trasferisci acquisti da “iPhone di [nome]” dal menu del programma per trasferire tutti i contenuti acquistati su iPhone sul computer.

Ad operazione completata (potrebbero volerci diversi secondi), seleziona la voce Riepilogo dalla barra laterale di iTunes, metti il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup (in modo da includere nel backup anche i dati relativi a salute e domotica) e digita una password per proteggere il backup.
Superato anche questo step, premi sul pulsante Effettua backup adesso ed attendi pazientemente che venga salvato un backup del tuo iPhone sul PC.

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Dopo aver effettuato il backup tramite iTunes, procedi all’importazione di foto e video presenti su iPhone seguendo le indicazioni presenti nel mio tutorial su come scaricare foto da iPhone.

Backup su iCloud

Dopo aver effettuato il classico backup in locale dei dati presenti su iPhone, ripeti la stessa operazione anche su iCloud, per avere i tuoi dati salvati anche su Internet.
Recati quindi nelle impostazioni di iPhone (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen), seleziona la voce iCloud e vai su Backup.

A questo punto, se non è ancora verde, attiva la levetta collocata accanto alla voce Backup iCloud e premi sul pulsante Esegui backup adesso per avviare il backup dei dati su iCloud.

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L’operazione potrebbe richiedere un bel po’ di minuti.
Per portarla a termine, accertati che il tuo “iPhone” sia connesso a una rete Wi-Fi e collegato a una fonte di alimentazione.

Per il backup di foto e video, utilizza un servizio come la Libreria foto di iCloud o Google Foto.
Te ne ho parlato nel mio tutorial su come archiviare le foto su iCloud.

Inizializzare iPhone 4s

Una volta eseguito il backup dei dati presenti sul tuo dispositivo per formattare iPhone 4s puoi scegliere tra due differenti opzioni:
agire tramite computer utilizzando iTunes oppure agire direttamente da iOS.

Il risultato finale delle due procedure è praticamente identico, l’unica differenza è che formattando l’Phone tramite computer sarai costretto ad installare la versione più recente di iOS sul dispositivo, mentre agendo direttamente dallo smartphone potrai mantenere quella attuale.
La scelta della procedura da seguire spetta soltanto a te.

Formattare iPhone 4s da iOS

Se non puoi o non vuoi utilizzare iTunes per formattare il tuo iPhone 4s, puoi portare a termine la procedura agendo direttamente dalle impostazioni del dispositivo.
Infatti, così come ti ho già accennato, su tutti gli iPhone sono disponibili delle apposite funzioni grazie alle quali è possibile formattare il dispositivo senza doversi per forza avvalere di un computer.

Per formattare iPhone 4s dalle impostazioni del telefono premi sull’icona dell’app Impostazioni annessa alla home screen del dispositivo, seleziona poi la voce Generali dalla schermata che ti viene mostrata, scorri fino in fondo e poi fai tap sulla voce Ripristina.

Seleziona ora la voce Inizializza contenuto e impostazioni per formattare iPhone 4s e riportare il dispositivo allo stato di fabbrica andando a cancellare impostazioni e dati.
Successivamente immetti il codice di sblocco del tuo iPhone 4s e conferma l’esecuzione dell’operazione premendo sul pulsante che comprare nella parte bassa dello schermo.

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Oltre alla funzione mediante cui cancellare contenuto e impostazioni del dispositivo è possibile scegliere tra altre opzioni.
Facendo tap su Ripristina impostazioni puoi ripristinare tutte le impostazioni di iOS senza cancellare i dati, facendo tap su Ripristina impostazioni di rete puoi ripristinare la configurazione relativa alle reti wireless e alla connessione dati, facendo tap su Ripristina dizionario tastiera puoi riportare le impostazioni della tastiera allo stato di fabbrica mentre selezionando la voce Ripristina layout Home hai la possibilità di reimpostare l’ordine delle icone predefinito in Home screen (le app verranno disposte in ordine alfabetico).
Pigiando sulla voce Ripristina posizione e privacy puoi invece resettare le impostazioni relative a privacy e localizzazione geografica.

Formattare iPhone 4s da computer

Se desideri formattare iPhone 4s dal tuo computer devi utilizzare, così come ti ho già accennato, iTunes, il player multiemdiale di casa Apple. Procedi quindi andando ad accendere il tuo computer dopodiché avvia iTunes cliccando sulla sua icona.

Adesso disabilita la funzione antifurto Trova il mio iPhone (te ne ho parlato nella mia guida su come rintracciare un cellulare rubato) attiva sul tuo iPhone 4s che quando è attiva impedisce di riportare il telefono alle impostazioni di fabbrica.
Per fare ciò premi sull’icona della sezione Impostazioni di iOS presente sul tuo dispositivo, seleziona la voce iCloud e poi fai tap su Trova il mio iPhone dal menu che si apre.
Successivamente sposta su OFF la levetta relativa all’opzione Trova il mio iPhone e poi digita la password relativa al tuo ID Apple.

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Adesso per poter formattare iPhone 4s procedi collegando il telefono al computer tramite il cavo in dotazione dopodiché attendi l’avvio automatico di iTunes sul computer.
A software avviato premi sull’icona dell’iPhone che compare nella parte in alto a sinistra della finestra.

Adesso premi sul pulsante Ripristina iPhone che risulta collocato in alto a destra in iTunes dopodiché accetta le condizioni d’uso di iOS premendo prima su Ripristina/Ripristina e aggiorna, poi su Successivo e infine su Accetto.

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Dopo qualche minuto (la durata del processo varia in base alla velocità della tua connessione ADSL visto che viene scaricata automaticamente da Internet la versione più recente di iOS) comparirà un messaggio che ti avvertirà del fatto che iPhone 4s è stato formattato e che è stato quindi riportato allo stato di fabbrica.

Completata la procedura mediante cui formattare iPhone 54s iTunes ti chiederà se vuoi configurare il telefono come un nuovo dispositivo o se vuoi ripristinare su di esso le applicazioni e i dati del backup effettuato in precedenza.
Se hai intenzione di vendere il dispositivo non compiere ulteriori operazioni e lascia che sia il suo nuovo proprietario a configurarlo di man propria.

Se invece vuoi configurare tu l’iPhone 4s così come se fosse un nuovo terminale metti il segno di spunta accanto alla voce Configura come nuovo iPhone e segui tutti i passaggi della procedura proposta a schermo.
La procedura è molto semplice ma se desideri ottenere istruzioni dettagliate a riguardo puoi consultare la mia guida su come configurare iPhone.

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Nello sfortunato caso in cui non fosse possibile formattare iPhone 4s, magari a causa di un qualche errore, puoi provare a risolvere mettendo il telefono in DFU.
Facendo in questo modo dovresti riuscire ugualmente a riportare l’iPhone 4s allo stato di fabbrica.
Qualora non lo sapessi la DFU mode altro non è che una modalità che cancella completamente il contenuto della memoria del telefono e bypassa alcune delle restrizioni previste dalla procedura di reset standard.

Per mettere il tuo iPhone 4s in DFU non devi far altro che collegare quest’ultimo al computer e spegnerlo completamente tenendo premuto il tasto Power per qualche secondo e spostando verso destra la levetta mostrata a schermo per spegnere che compare sullo schermo. Successivamente devi tenere premuti i tasti Power e Home contemporaneamente per circa 10 secondi, lasciare il tasto Power e continuare a tenere premuto Home finché iTunes non rileva il dispositivo in modalità recupero.

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Dopo essere riuscito a mettere il tuo iPhone 4s in modalità DFU clicca sul pulsante OK che visualizzi sullo schermo del tuo computer e provvedi a ripristinare il telefono cliccando sul pulsante Ripristina iPhone di iTunes.

Se vuoi saperne di più a riguardo alla procedura di ripristino tramite DFU (molto utile anche quando si vuole levare il jailbreak di iPhone) ti suggerisco di leggere la mia guida come mettere iPhone in DFU.

come formattare macbook

come formattare macbook

Sei una di quelle persone che amano effettuare un’installazione “pulita” di macOS ogni volta che Apple rilascia una nuova versione del suo sistema operativo?
Il tuo MacBook ha dei problemi che nemmeno un ripristino di Time Machine è riuscito a risolvere e, quindi, ti stai preparando a un bel “formattone”?
Allora sappi che, se ti serve una mano, oggi sono qui per questo.

Inizio subito dicendoti che ci sono due modi per formattare un MacBook:
uno che prevede il download diretto di macOS da Internet e l’altro che, invece, consiste nella creazione di una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo.
Qual è meglio?
Nessuno dei due:
dipende tutto dalle tue specifiche esigenze.Se, ad esempio, devi formattare solo il tuo Mac e non prevedi di ripetere l’operazione a breve, ti conviene effettuare la procedura di formattazione “standard” di macOS con il download diretto del sistema operativo da Internet; se, invece, hai bisogno di formattare più Mac e/o vuoi conservare una copia di macOS in locale da destinare ad eventuali utilizzi futuri, crea una chiavetta USB con i file d’installazione del sistema operativo e risparmierai sia tempo che banda.

Ripeto, dipende tutto dalle tue esigenze.
Ora però non perdiamoci più in chiacchiere e vediamo come portare a termine entrambe le operazioni.
Ti assicuro che riuscirai a fare tutto in maniera molto più semplice e veloce di quello che immagini.
Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come formattare MacBook come nuovo
  • Come formattare MacBook da chiavetta USB
  • Come formattare MacBook tramite partizione di ripristino

Operazioni preliminari

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Prima di formattare il tuo MacBook, assicurati di aver eseguito un backup di tutti i tuoi dati più importanti:
documenti, foto, musica, email ecc.

Se hai Time Machine attivo, non devi far altro che collegare il tuo disco di backup al computer, cliccare sull’icona dell’orologio analogico che si trova nella barra dei menu (accanto al “vero” orologio) e selezionare la voce Esegui backup adesso dal menu che si apre.
Nel caso in cui fosse la prima volta che utilizzi questa funzione, da’ un’occhiata al mio tutorial su come effettuare un backup con Time Machine, in cui te ne ho parlato in maniera più approfondita.

Se per ottenere un’installazione di macOS realmente “pulita” non vuoi utilizzare Time Machine, puoi copiare “manualmente” i file e le cartelle di tuo interesse su un hard disk esterno (e poi ricopiarle sul computer dopo la formattazione).
In tal caso, ricordati di salvare tutto:
la libreria di Foto, quella di iTunes/Musica, la cartella dei download, quella dei video ecc.

In ogni caso, ti consiglio poi di andare in Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova sulla barra Dock), selezionare la voce ID Apple o quella iCloud (a seconda della versione di macOS che utilizzi) e di assicurarti che siano attive le spunte relative alla sincronizzazione di iCloud Drive, Foto, Mail, Contatti, Calendari, Promemoria ecc.
In questo modo, avrai i tuoi dati sincronizzati con il cloud e, quindi, effettuando il login con il medesimo ID Apple potrai scaricarli automaticamente su macOS dopo il ripristino del sistema.
Per maggiori informazioni su come funziona iCloud, consulta il tutorial che ho dedicato all’argomento.

In alternativa ad iCloud, puoi usare anche altri servizi di cloud storage per archiviare i tuoi file, come ad esempio Dropbox o Google Drive:
te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial sui migliori servizi cloud.

Come formattare MacBook come nuovo

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Una volta eseguito il backup dei dati, sei pronto per passare all’azione e formattare il tuo Mac.
Come già detto, puoi scegliere se creare una chiavetta USB con macOS e usarla per eseguire un’installazione pulita del sistema operativo (anche su più computer, senza dover riscaricare ogni volta tutti i file da Internet) oppure se affidarti alla partizione di ripristino del Mac e scaricare macOS direttamente dai server di Apple.
Trovi spiegato tutto qui sotto.

Io per il tutorial ho utilizzato un MacBook Pro 13″ e macOS 10.15 Catalina, ma le indicazioni riportate di seguito valgono anche per formattare MacBook Pro da 15″ o 16″, formattare MacBook Air di qualsiasi generazione e formattare MacBook 12″, indipendentemente dalla versione di macOS usata.
Buona fortuna!

Come formattare MacBook da chiavetta USB

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Se vuoi creare una chiavetta USB per l’installazione di macOS (da conservare per utilizzi futuri o usare su più computer senza dover scaricare più volte lo stesso sistema operativo), puoi affidarti a Install Disk Creator:
una pratica utility gratuita compatibile con tutte le versioni più recenti di macOS.

Affinché Install Disk Creator possa svolgere correttamente il suo lavoro, devi avere una chiavetta USB molto capiente (l’installer di macOS 10.15 Catalina supera gli 8GB, ad esempio) e devi scaricare sul tuo Mac il pacchetto d’installazione di macOS.

Se non hai ancora una chiavetta USB adatta allo scopo, acquistane una seguendo i consigli che ti ho dato nella mia guida dedicata all’argomento.
Se hai un MacBook recente con solo porte USB-C, ricordati poi di procurarti una chiavetta con tale connettore o, in alternativa, un adattatore/hub da USB-A a USB-C.

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Per scaricare il pacchetto d’installazione di macOS, invece, puoi procedere in vari modi.

Per ottenere la versione più recente di macOS, puoi aprire direttamente il Terminale (che puoi trovare nella cartella Altro del Launchpad) e dare il comando softwareupdate –fetch-full-installer.
Il pacchetto d’installazione di macOS comparirà poi nella cartella Applicazioni del computer.

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In alternativa, se usi una versione di macOS precedente alla 10.15 Catalina, puoi procedere anche dal Mac App Store:
apri dunque quest’ultimo, digita il nome del sistema operativo in uso sul tuo computer (es.
El Capitan) nel campo di ricerca collocato in alto a destra e premi il tasto Invio sulla tastiera.

Quando compaiono i risultati della ricerca, fai clic sul pulsante Scarica collocato sotto l’icona di macOS, rispondi Continua all’avviso che compare sullo schermo e attendi pazientemente che il download del sistema operativo venga portato a termine.

Al termine dello scaricamento, se necessario, chiudi il processo d’installazione di macOS (facendo clic destro sulla sua icona presente nella barra Dock e selezionando la voce Esci dal menu che compare) e provvedi al download di Install Disk Creator.

Collegati, dunque, al sito Internet di Install Disk Creator e clicca sul pulsante Download the macOS app.
A download completato, copia l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS e il gioco è fatto.

Ora, inserisci nel tuo Mac la chiavetta USB su cui vuoi copiare i file di installazione di macOS, avvia Install Disk Creator e, se non viene già rilevato in automatico, seleziona il pacchetto d’installazione del sistema operativo che vuoi trasferire sull’unità (es.
macOS Catalina), tramite il pulsante Choose a macOS Installer situato in alto.

A questo punto, seleziona dal menu a tendina Select the volume to become the installer l’unità relativa alla chiavetta su cui copiare i file di macOS e clicca prima sul pulsante Create installer (in basso) e poi su Erase Disk, per avviare la creazione della tua chiavetta USB con i file d’installazione di macOS.
Dovrebbero volerci solo pochi minuti.

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Ora sei davvero pronto per entrare in azione.
Inserisci, dunque, la chiavetta su cui hai copiato macOS in una delle porte USB del Mac da formattare, riavvia quest’ultimo e, durante la fase di riaccensione, tieni premuto il tasto alt sulla tastiera:
in questo modo, comparirà un menu per la selezione del dispositivo di avvio.
Fai doppio clic sull’icona relativa all’Installer di macOS.

A questo punto, attendi qualche secondo e dovresti trovarti di fronte alla schermata con le Utility di macOS.
Se necessario, seleziona la lingua da utilizzare e poi avvia Utility Disco.

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Scegli, dunque, il disco da formattare (es.
Macintosh HD) dalla barra laterale di sinistra e avviane la formattazione, cliccando sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
Nella finestra che si apre, assegna un Nome all’unità (puoi scegliere un nome qualsiasi), assicurati che nel menu a tendina Formato ci sia impostato APFS e clicca prima su Inizializza e poi su Fine, per formattare il disco selezionato.
Dovrebbero volerci solo pochi secondi.

Se utilizzi una versione datata di macOS che non supporta il file sistema APFS (quindi una versione precedente a macOS 10.13 High Sierra), devi selezionare nei menu a tendina Formato e Scherma le opzioni macOS esteso (journaled) e Mappa partizione GUID.

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A disco formattato, torna nella schermata principale con le Utility di macOS, seleziona l’icona Reinstallazione macOS (o Installazione macOS) e clicca sul pulsante Continua.
Accetta, quindi, le condizioni d’uso del sistema operativo, premendo sul pulsante Accetta, per due volte consecutive, e seleziona il disco su cui installare macOS (quello che hai formattato in precedenza).

Per finire, clicca sul pulsante Installa e attendi che la procedura d’installazione venga portata a termine.
La procedura dovrebbe essere suddivisa in due parti:
una che si svolge immediatamente e una dopo il riavvio automatico del computer.

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Al termine dell’installazione di macOS, partirà automaticamente la procedura di configurazione iniziale del sistema operativo.
Se stai provvedendo a formattare il MacBook per venderlo, ti consiglio di non andare avanti e di lasciare che sia il nuovo proprietario del computer a eseguirla; altrimenti prosegui.

Dopo aver selezionato il tuo paese di residenza (presumibilmente Italia), regola quindi le impostazioni per la lingua da usare come layout della tastiera e dettatura; dopodiché, se necessario, potresti dover selezionare una rete wireless alla quale collegarti.

Accetta poi le condizioni relative a Dati e privacy, cliccando sul pulsante Continua, e decidi se trasferire dati da un Mac, un backup di Time Machine o un disco di avvio, da un PC Windows o se cominciare a usare il Mac senza trasferire informazioni su di esso.

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Adesso devi scegliere se effettuare l’accesso con il tuo ID Apple, se [creare un nuovo ID Apple](https://www..it/come-creare-un-id-apple-28505.html)** o se configurare più tardi iCloud ed eseguire l’accesso con un account locale.
In seguito, dopo aver accettato le condizioni d’uso di macOS (cliccando sul pulsante Accetto, per due volte consecutive), provvedi a impostare i dati d’accesso per il tuo account utente.

Fatta anche questa, vai avanti e scegli se inviare statistiche d’uso ad Apple e agli sviluppatori di terze parti, configura Tempo di utilizzo (per avere dei report sull’uso del Mac e impostare dei limiti) e scegli se attivare o meno la funzione Chiedi a Siri (l’assistente vocale di Apple), spuntando o deselezionando l’apposita casella.

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Per concludere, scegli il tema da usare per l’interfaccia di macOS (chiaro, scuro o automatico), premi sul pulsante Continua ed, entro qualche secondo, dovresti trovarti al cospetto della Scrivania del tuo MacBook, che dunque sarà pronto all’uso.
Contento?

Come formattare MacBook tramite partizione di ripristino

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Se preferisci formattare il tuo MacBook seguendo la procedura standard (quella che prevede il download diretto di macOS da Internet), riavvia il computer e accedi alla partizione di ripristino (Recovery).

Se non sai come accedere alla modalità Recovery del Mac, tieni premuti i tasti cmd+r sulla tastiera in fase di accensione del computer, fino a quando sullo schermo non compare l’icona della mela con la barra di caricamento.
Entro qualche secondo, dovresti trovarti di fronte al menu con le Utility di macOS.

Da qui in poi, le procedure da seguire sono identiche a quanto visto poc’anzi per l’installazione da chiavetta:
l’unica differenza sta nel fatto che, dopo aver selezionato il disco di destinazione del sistema operativo, dovrai aspettare un bel po’ di tempo affinché il tuo computer scarichi da Internet tutti i file di macOS.

come formattare ntfs con mac

come formattare ntfs con mac

Stai provando a formattare un hard disk esterno con il tuo Mac ma non riesci a trovare l’opzione per impostarla in NTFS?
Non disperarti.
Il problema non sta nella tua poca dimestichezza con i computer di casa Apple:
è macOS che non offre “di serie” questa funzione.

NTFS è un file system sviluppato da Microsoft per i sistemi Windows e i Mac non lo “digeriscono” proprio bene.
Se provi a collegare una chiavetta USB o un hard disk NTFS al tuo computer, infatti, noterai che quest’ultimo viene riconosciuto come unità di sola lettura.
Viene cioè offerta la possibilità di leggere quello che contiene ma non si possono né modificare i file presenti in esso né aggiungerne di nuovi.

Attenzione però, perché non si tratta di limitazioni invalicabili:
ricorrendo ai software giusti, si può attivare il supporto completo ai drive NTFS anche sui computer della “mela morsicata”.
E con supporto completo intendo dire che è possibile scrivere dati, modificare i file esistenti e perfino formattare in NTFS con Mac.
Per saperne di più, prosegui pure nella lettura:
trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.

Indice

  • Informazioni utili
  • Formattare NTFS con Mac (Mojave e versioni successive)
    • Paragon NTFS for Mac
    • Tuxera NTFS
    • Formattazione
  • Formattare NTFS con Mac (High Sierra e versioni precedenti)
    • Operazioni preliminari
    • Formattazione

Informazioni utili

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andando dunque a scoprire quali sono i passaggi esatti che vanno compiuti per formattare in NTFS con Mac, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni al riguardo.
Innanzitutto, cerchiamo di capire in maniera esatta che cos’è questo NTFS.

Come ti accennavo a inizio guida, l’NTFS è il file system predefinito dei sistemi operativi di casa Microsoft.
Non è compatibile con i dispositivi diversi dai PC Windows, almeno non per quel che concerne la scrittura, ma offre un grado di frammentazione dei dati contenuto (quantomeno inferiore a quello del FAT) e permette di archiviare file con dimensioni maggiori di 4 GB.

Il fatto che sia compatibile solo con Windows non implica tuttavia che un hard disk o una chiavetta con il suddetto file system non possano essere letti anche da un Mac.
Letti, appunto.
I dispositivi formattati in NTFS, quando collegati ai Mac, risultano essere di sola lettura.

Per quel che concerne la scrittura, la modifica dei file esistenti e la formattazione, occorre ricorrere all’uso di appositi strumenti di terze parti tramite cui poter scavalcare tali limitazioni:
te ne parlerò a breve.

Per completezza d’informazione, ti segnalo poi che i file system compatibili nativamente con macOS sono i seguenti.

  • FAT32 – si tratta del file system più datato ed è quello che assicura il maggior grado di compatibilità con computer e device vari (es.
    smartphone, tablet, Smart TV, console ecc.).
    Ha tuttavia molte limitazioni, tra cui una significativa tendenza alla frammentazione e l’impossibilità di archiviare file con dimensioni maggiori di 4 GB.
  • ExFAT – si tratta di un tipo di file system ampiamente compatibile, quasi al pari del FAT32.
    In questo caso, però, è possibile aggirare il limite dei 4 GB.
  • HFS+ – si tratta del file system predefinito macOS.
    Non presenta limiti particolari per quanto riguarda la dimensione massima dei file e non ha grandi problemi di frammentazione.
    Purtroppo, però, viene supportato da pochissimi dispositivi al di fuori del mondo Apple.
  • APFS – si tratta di un file system sviluppato da Apple per i dispositivi più recenti, quelli dotati di unità SSD, ma può essere usato anche con unità HD tradizionali e su altre unità.
    Permette la codifica sicura, la condivisione dello spazio e il ridimensionamento rapido delle directory.

Formattare NTFS con Mac (High Sierra e versioni precedenti)

Usi una versione di macOS precedente a Mojave?
Nessun problema, anche su macOS High Sierra e versioni precedenti ci sono dei software adatti a raggiungere lo scopo oggetto di questo tutorial, come NTFS–3G, che è completamente gratis.

Purtroppo la sua installazione non è rapida e intuitiva come quella delle soluzioni commerciali più blasonate, non permette di sfruttare appieno le velocità di trasferimento offerte dalla tecnologia USB 3.0, ma svolge in maniera onesta il suo lavoro.

Se ti va di provarla, sappi che ha bisogno di un paio di software di supporto, anch’essi gratuiti:
uno si chiama Fuse for macOS e uno FUSE Wait.
Installa tutto cercando di seguire attentamente le indicazioni che sto per darti.

Formattare NTFS con Mac (Mojave e versioni successive)

Fatte le dovute premesse di cui sopra, andiamo a scoprire, in concreto, quali strumenti usare e cosa occorre fare per riuscire a formattare in NTFS con Mac.

Come di dicevo nelle righe precedenti, per riuscire in quest’intento bisogna in primo luogo usare dei software appositi.
Se stai utilizzando un Mac equipaggiato almeno con macOS Mojave, gli strumenti a cui puoi fare riferimento per riuscire formattare i tuoi drive in NTFS sono tutti a pagamento, in quanto quelli gratuiti (di cui ti parlerò nel passo dedicato alle versioni precedenti di macOS) non risultano compatibili al 100% con le versioni più aggiornate del sistema operativo della “mela morsicata”.
Ecco tutto in dettaglio.

Paragon NTFS for Mac

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Il primo software che ti suggerisco di provare è Paragon NTFS for Mac, il quale costa 19,95 euro ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di sfruttarne tutte le funzionalità per 10 giorni.

Per scaricarlo sul tuo Mac, non devi far altro che collegarti al sito Web del programma e cliccare sul pulsante Download.

Successivamente, apri il pacchetto .dmg ottenuto e lancia il file Installa Paragon NTFS for Mac OS X che si trova al suo interno. Nella finestra che si apre, spunta la casella accanto alla voce I accept the Software License Agreement, clicca sul bottone Avanti, digita la password del tuo account utente su macOS e clicca sul pulsante Installa assistente.
In seguito, premi sul bottone Avanti per avviare il periodo di prova del programma e fai clic sul pulsante Riavvia, per concludere il setup e riavviare il Mac.

Se nel fare ciò vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema visualizzata sullo schermo.

Al nuovo accesso al sistema, potrai aggiungere nuovi file ai drive NTFS, modificare quelli esistenti e formattare le unità da Utility Disco, richiamando l’applicazione dal Launchpad, tramite Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni di macOS e procedendo come ti spiegherò tra poco.

Tuxera NTFS

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In alternativa a Paragon NTFS for Mac, un altro strumento al quale puoi appellarti per riuscire a formattare in NTFS con Mac è Tuxera NTFS:
si tratta di una soluzione commerciale che costa 25 euro ma che può essere scaricata e provata gratis per 15 giorni.

Per servirtene, recati sul sito Internet del programma, clicca sul bottone Download, digita il tuo indirizzo di posta elettronica nel campo apposito, al centro della pagina, e premi sul pulsante Download and subscribe.
Dopo un countdown di 5 secondi, verrà avviato il download del software.

A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, fai doppio clic sull’icona di Install Tuxera NTFS.
Premi poi sul pulsante Continua per tre volte di fila, quindi sul bottone Accetta e su Installa.
Digita, poi, la password del tuo account utente su macOS e clicca sui pulsanti Installa software e Continua, per attivare la trial di 15 giorni del programma.
Infine, digita ancora la password del tuo account utente su Mac, clicca sui pulsanti OK e Riavvia e il gioco è fatto.

Se vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul pulsante Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema che visualizzi sullo schermo.

Ora dovresti poter modificare i file presenti sulle unità NTFS, aggiungerne di nuovi e formattare queste ultime usando Utility Disco, come trovi spiegato qui sotto.

Formattazione

Se vuoi formattare un drive in NTFS su Mac, richiama l’applicazione Utility Disco (lo strumento incluso in tutti i Mac per la gestione del disco interno e dei supporti esterni), facendo clic sulla relativa icona presente nel Launchpad oppure richiamandola da Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni.

Ora che visualizzi la finestra di Utility Disco sullo schermo, tutto quello che devi fare è selezionare l’unità da formattare dalla barra laterale di sinistra e cliccare sul pulsante Inizializza, che si trova in alto.
Successivamente, seleziona la voce relativa al formato NTFS dal menu a tendina Formato, digita il nome che vuoi assegnare al drive nel campo Nome e premi il bottone Inizializza per avviare la formattazione della chiavetta o del disco che hai scelto.

Se vuoi, prima di avviare la procedura per formattare in NTFS con Mac, puoi anche regolare il livello di sicurezza della cancellazione dei dati presenti sul dispositivo su cui hai scelto di intervenire.
Per riuscirci, clicca sul pulsante Opzioni di sicurezza annesso al pannello visibile dopo aver premuto sul bottone Inizializza in Utility Disco e trascina il cursore sulla barra visualizzata per scegliere l’opzione che preferisci.

Generalmente, sovrascrivere i dati una sola volta è più che sufficiente ma, se la cosa può farti stare più tranquillo, posizione il cursore direttamente in corrispondenza della voce Più sicuro.
Tieni però presente che, in questo modo, andranno ad allungarsi di parecchio i tempi necessari per il completamento della procedura di formattazione.
Una volta scelta l’opzione di sicurezza desiderata, clicca sul pulsante OK, per dare conferma.

Per ulteriori dettagli riguardo la procedura di formattazione in generale con macOS, ti rimando alla lettura delle mie guide specifiche su come formattare una chiavetta USB con Mac e come formattare hard disk esterno con Mac.

Operazioni preliminari

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Se utilizzi una versione di macOS precedente a Mojave, oltre ai software commerciali menzionati in precedenza, puoi avvalerti anche di alcune risorse gratuite che, combinate tra loro, permettono di gestire i drive NTFS a 360 gradi (anche se con prestazioni inferiori rispetto a quelle garantite dalle soluzioni di Paragon o Tuxera).
Per saperne di più, continua a leggere.

Il primo passo che devi compiere è quello di scaricare Fuse for macOS sul tuo Mac e installarlo.
Per cui, collegati al sito Internet del software e fai clic sulla prima icona della scatola aperta nella colonna di destra, sotto la voce Stable Releases.
Successivamente, apri il pacchetto .dmg ottenuto e fai doppio clic sull’icona di Fuse for macOS presente nella finestra che ora ti viene mostrata sullo schermo.

Nell’ulteriore finestra che vedi comparire, premi sul bottone Continua per tre volte consecutive, poi sul pulsante Accetta, metti il segno di spunta accanto alla voce MacFUSE Compatibility layer e concludi il setup facendo clic sui bottoni Continua e Installa, digitando la password del tuo account utente su macOS e premendo sui pulsanti Installa software e Chiudi.

Se, nel compiere i passaggi di cui sopra, vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, clicca sul pulsante Apri le preferenze Sicurezza e poi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema che ti viene mostrata.

Ora è il turno di  NTFS–3G.
Per scaricarlo sul tuo Mac, collegati al suo sito Internet e clicca sul collegamento NTFS–3G for Mac OS X xxxx.xx.x situato sotto la voce Download, dopodiché apri il pacchetto .dmg ottenuto e avvia il file Install NTFS–3G che si trova al suo interno.

Nella finestra che a questo punto ti viene mostrata sulla scrivania, clicca sul pulsante Continua per due volte di seguito e sui bottoni Agree e Installa.
Digita, infine, la password del tuo account utente su macOS, clicca sul pulsante Installa software, metti la spunta sulla voce No caching e fai clic sul pulsante Continua.

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Una volta fatto ciò, ti verrà chiesta nuovamente la password del tuo account utente e sarai invitato a riavviare il Mac:
tu chiudi semplicemente la finestra di NTFS–3G cliccando sul pulsante rosso che si trova in alto a sinistra e vai avanti con il terzo componente da installare.

Il terzo e ultimo software da installare è FUSE Wait. Per cui, collegati al suo sito Web e clicca sul collegamento fuse_wait–x.x.pkg che trovi sotto la dicitura Download Packages, in modo tale da scaricarlo sul tuo Mac.

Successivamente, lancia il file .pkg appena ottenuto e fai clic sul pulsante Continua per due volte consecutive nella finestra che si apre. Per finire, fai clic sui pulsanti Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS, premi sul pulsante Installa software, su quello Chiudi e il gioco è fatto.

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In conclusione, riavvia il computer, facendo clic sul simbolo della mela nella parte in alto a sinistra dello schermo, sulla voce Riavvia e conferma quelle che sono le tue intenzioni, facendo clic sul bottone Riavvia.

Al successivo accesso al sistema, puoi finalmente procedere andando a effettuare la formattazione di hard disk, chiavette ecc.
in NTFS direttamente dal tuo Mac, come spiegato di seguito.

Formattazione

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Una volta effettuato nuovamente l’accesso a macOS, potrai formattare i supporti esterni collegati al Mac in NTFS usando Utility Disco.
Per riuscirci, richiama l’applicazione dal Launchpad oppure mediante Spotlight, Siri o dalla cartella Applicazioni di macOS e procedi in egual maniera a come ti ho spiegato nel passo dedicato alla cosa presente nelle righe precedenti.

come formattare una chiavetta usb con mac

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Passare da Windows a macOS non è così traumatico come qualcuno vorrebbe far credere ma, com’è logico che sia in queste circostanze, bisogna prendersi qualche settimana di tempo per ambientarsi al meglio nel nuovo sistema operativo e acquisire la necessaria confidenza con i suoi menu, le sue funzioni e tutti gli strumenti che sono integrati in esso.

Quando si affronta un cambiamento così radicale, insomma, anche le procedure più comuni, come la formattazione di una pendrive, richiedono maggiore attenzione.
Ecco perché oggi ho deciso di darti una mano e di proporti un’apposita guida passo-passo su come formattare una chiavetta USB con Mac.

Come ti dicevo, anche se in apparenza potrà sembrarti complicato, l’operazione in questione è in realtà estremamente semplice e richiede soltanto pochi minuti per essere portata a termine.
Prenditi, dunque, un po’ di tempo libero solo per te e metti in pratica i suggerimenti che sto fornirti.
Il risultato è garantito!.

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come formattare una chiavetta USB sul Mac
    • Da Utility Disco
    • Da Terminale
  • Come formattare una chiavetta USB per Mac e Windows
    • Come formattare una chiavetta USB NTFS con Mac
  • Informazioni preliminari

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    Prima di entrare nel vivo del tutorial, quindi prima di andarti a spiegare come formattare una chiavetta USB con Mac, ci sono alcune informazioni preliminari che è mio dovere fornirti per fare in modo che tutto fili per il verso giusto.

    Tanto per cominciare, è bene specificare cosa si intende, esattamente, quando si parla di formattazione.
    Nel caso in cui non ne fossi a conoscenza, si tratta di quella procedura che permette di “resettare” e predisporre una memoria di massa per archiviare i dati.

    Grazie a essa, dunque, è possibile determinare come chiavette, hard disk ecc.
    debbano gestire i file che andranno a contenere.
    Ciò comporta l’eliminazione dei dati presenti attualmente sull’unità.

    Un’altra cosa importante da sapere è che la formattazione può essere eseguita usando vari file system.
    Il file system è quello che gestisce il modo in cui vengono archiviati i dati sul dispositivo e, di conseguenza, determina la sua compatibilità con sistemi operativi e dispositivi, oltre che la grandezza massima dei singoli file che si possono archiviare sul supporto.

    Qui sotto trovi indicati i file system principali che è possibile usare per formattare i drive su macOS.

  • HFS/HFS+ e APFS – si tratta dei file system dei Mac.
    APFS è più recente e garantisce prestazioni migliori, in particolare per quanto riguarda gli SSD.
    È consigliabile usarli solo se il supporto di memoria da formattare verrà utilizzato esclusivamente su dei dispositivi Apple.
  • FAT32 – è il file system più datato nonché quello maggiormente diffuso (viene usato su computer, dispositivi mobili, Smart TV, decoder, console per videogiochi ecc.).
    Presenta però vari difetti, come l’impossibilità di gestire singoli file più grandi di 4GB e la tendenza a frammentare maggiormente i dati, con la conseguenza di rallentarne l’apertura.
    È però supportato praticamente da qualsiasi dispositivo e sistema operativo.
    È insomma la soluzione migliore se è necessario interfacciarsi con tanti device e/o OS diversi, oltre che, ovviamente, qualora si avessero esigenze specifiche relative all’uso del disco su un dispositivo compatibile solo con il file system in oggetto.
  • ExFAT – si tratta di una versione più evoluta del FAT32.
    Supporta numerose tipologie di dispositivi e sistemi operativi, non ha il limite dei 4GB per file ed è meno soggetto alla frammentazione.
    È l’ideale per chi deve interfacciarsi con più OS e device e ha necessità di archiviarci sopra file con dimensioni maggiori di 4GB.
  • NTFS – è il file system predefinito di Windows.
    Non è supportato alla stessa maniera del FAT32 (sui Mac è supportato solo in lettura, per usarlo in scrittura bisogna sfruttare soluzioni di terze parti), ma offre prestazioni migliori, è meno soggetto alla frammentazione e non ha il limite dei 4GB per file.
    Ovviamente, rappresenta la migliore soluzione per coloro che devono usare un dispositivo d’archiviazione perlopiù su Windows.
  • EXT3/EXT4 – sono i file system del mondo Linux.
    Vanno quindi presi in considerazione solo se si sta formattando un dispositivo da usare con una delle tante distro di questo sistema operativo.

Considerando che la procedura di formattazione comporta inevitabilmente la perdita dei dati presenti sulla chiavetta USB oggetto della procedura, prima di mettere in pratica le istruzioni che trovi in questa mia guida, ti consiglio di effettuare un backup dei file eventualmente presenti sul supporto, in modo tale da potervi accedere senza problemi anche in un secondo momento.
Per maggiori informazioni in tal senso, ti suggerisco la lettura del mio tutorial specifico sull’argomento.

Sappi, inoltre, che se possiedi un MacBook di recente produzione, dotato di sole porte Thunderbolt in formato USB-C, per collegare al computer unità standard con connettore USB classico (USB-A) dovrai sfruttare un hub o adattatore da USB-A a USB-C, come quelli che trovi segnalati qui sotto.

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Come formattare una chiavetta USB sul Mac

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo della questione e andiamo a scoprire, insieme, quali sono i passaggi da compiere per formattare una chiavetta USB con Mac.

Da Utility Disco

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Se vuoi imparare a formattare una chiavetta USB con Mac, il primo passo che devi compiere è quello di collegare la pendrive di tuo interesse a una delle porte USB del computer e avviare Utility Disco, l’applicazione disponibile “di serie” su macOS grazie alla quale è possibile gestire dischi e partizioni.
Per procedere, fai clic sulla relativa icona (quella con il disco fisso e lo stetoscopio) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

Una volta visualizzata la finestra di Utility Disco sulla scrivania, seleziona il nome della chiavetta USB che intendi formattare dalla barra laterale di sinistra (se visualizzi solo le partizioni, per rimediare, clicca sul menu Vista che si trova in alto e scegli la voce Mostra tutti i dispositivi da quest’ultimo), dopodiché premi sul bottone Inizializza collocato in cima.

A questo punto, indica il file system che vuoi usare per formattare il drive dal menu a tendina Formato, scegliendo tra APFS, MacOS esteso journaled (che sarebbe HFS+), MS-DOS FAT (che sarebbe FAT32) oppure ExFAT.

In seguito, immetti il nome che vuoi alla pendrive nel campo Nome e seleziona lo schema della mappatura tra Mappa partizione GUID (che è quello predefinito di macOS) e Master Boot record (MBR) (per le unità da usare su Windows) dal menu a tendina Schema.

Se lo ritieni necessario, puoi anche determinare il grado di sicurezza con il quale vuoi che la formattazione venga eseguita, ovvero puoi definire il numero di volte che i dati presenti sul dispositivo d’archiviazione debbano essere sovrascritti.
Più volte un file viene sovrascritto e minori diventano le possibilità che questo possa essere recuperato attraverso software per il recupero dei dati cancellati, come quelli che ti ho segnalato nella mia guida su come recuperare file cancellati.

Per fare ciò, premi sul pulsante Opzioni di sicurezza e definisci il grado di sicurezza che preferisci, spostando il cursore sulla barra di regolazione apposita:
puoi decidere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura oppure molto sicura ma più lenta.
In tutto ci sono quattro modalità di durata e sicurezza.
Una volta fatta la tua scelta, clicca sul pulsante OK per confermare le tue intenzioni.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, per dare il via alla procedura di formattazione, fai clic sul pulsante Inizializza.
Nel giro di qualche secondo, ti verrà mostrata una barra di avanzamento di colore blu collocata al centro della finestra e indicante il grado di completamento dell’operazione.
Al termine, vedrai comparire un apposito messaggio sullo schermo.
Provvedi, dunque, a chiudere l’avviso, facendo clic sul pulsante Fine.

Da Terminale

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In alternativa all’uso di Utility Disco, puoi valutare di formattare una chiavetta USB con Mac agendo da riga di comando, ovvero sfruttando il Terminale.
Sebbene questo possa sembrare un procedimento meno pratico di quello visto in precedenza, in realtà non sono richieste competenze tecniche particolari per potersene avvalere:
solo un po’ di attenzione.

Per cui, provvedi a collegare il dispositivo di tuo interesse a una delle porte USB del Mac, dopodiché richiama il Terminale selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad e digita il comando diskutil list, seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera, per visualizzare l’elenco delle periferiche d’archiviazione collegate al Mac.

In seguito, individua la pendrive da formattare nell’elenco che ti viene mostrato e impartisci il comando diskutil erasedisk fileSystem nuovoNome /dev/percorsoMemoria (al posto di fileSystem inserisci il file system che hai scelto, al posto di nuovoNome digita il nome che vuoi assegnare alla periferica, mentre al posto di percorsoMemoria immetti il percorso dove si trova la chiavetta USB); premi nuovamente il tasto Invio sulla tastiera del Mac e aspetta che la procedura venga avviata e completata.

Come formattare una chiavetta USB per Mac e Windows

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Se hai la necessità di formattare una chiavetta USB con Mac e hai bisogno di usare la chiavetta in questione anche su Windows, devi mettere in pratica la procedura che ti ho descritto nel passo a inizio guida, avendo l’accortezza, di scegliere come file system MS-DOS (FAT) oppure ExFAT dal menu a tendina Formato e di impostare lo schema della mappatura su Master Boot Record (MBR) (ovvero quello usato attualmente da Windows) dal menu a tendina Schema.

In questo modo, otterrai una chiavetta accessibile sia in lettura che in scrittura sia da macOS che da Windows.

Come formattare una chiavetta USB NTFS con Mac

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Considerando che il file system NTFS è stato progettato da Microsoft per i sistemi Windows e su macOS è supportato solo in lettura, non è possibile formattare una chiavetta USB con Mac impostando quest’ultimo.
Almeno non usando gli strumenti presenti “di serie” nel sistema operativo.

Esiste infatti un sistema per aggirare questa limitazione e consiste nel ricorrere ad appositi strumenti di terze parti che portano il supporto completo al file system NTFS, anche in scrittura, sui Mac.

Per tutti gli approfondimenti del caso, ti rimando alla lettura della mia guida incentrata in maniera specifica su come formattare NTFS con Mac.

come formattare usb mac

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Chi sceglie di passare da Windows a macOS, specie nei primi tempi, riscontra sempre qualche piccola difficoltà nel cercare di adattarsi al sistema operativo della “mela morsicata” (che comunque, alla lunga, risulta estremamente intuitivo).
Come dici?
Anche tu hai appena effettuato lo “switch” da PC a Mac e vorresti una mano a risolvere i tuoi primi dubbi legati al mondo Apple?
Nessun problema.
Dimmi pure:
che tipo di problema hai?
Devi formattare una chiavetta o un hard disk portatile e non sai come formattare una USB con Mac?
Tranquillo:
si tratta di un gioco da ragazzi e, se vuoi, posso spiegarti io come procedere.

Nelle righe successive, andrò dunque a spiegarti come formattare le chiavette e gli hard disk USB su macOS adoperando uno strumento apposito già incluso nel sistema, utile gestire tutti i dispositivi di archiviazione collegati o integrati nel computer.
Il tutto, ovviamente, spiegandoti come scegliere le impostazione giuste da utilizzare in base alle tue esigenze.

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato?
Posizionati bello comodo, prenditi un po’ di tempo libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di questa guida.
Sono sicuro che, alla fine, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che sarai anche pronto a darmi ragione riguardo il fatto che si trattava di un vero e proprio gioco da ragazzi.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Come formattare chiavetta USB Mac
    • Come formattare USB da Mac per Windows
    • Come formattare USB Mac in NTFS
    • Come formattare USB su Mac da Terminale

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come formattare una chiavetta USB con Mac, ci sono alcune informazioni preliminari che mi sembra doveroso fornirti.

In primo luogo, ci tengo a precisare in cosa consiste, esattamente, la procedura di formattazione.
Con il termine in questione, viene fatto riferimento a quell’operazione che consente di predisporre un determinato supporto di memoria di massa al fine di poterlo poi usare per archiviarci i propri dati.
Detta in altri termini, la formattazione consente di stabilire come hard disk, chiavetta USB ecc.
devono gestire i file che successivamente andranno a contenere, eliminando i dati contenuti attualmente dall’unità.

Nel mettere in atto la procedura di formattazione è poi fondamentale scegliere un file system adeguato, vale a dire il sistema che determina la compatibilità del supporto di memoria con i vari sistemi operativi e i vari dispositivi, la grandezza massima dei singoli file che si possono archiviare su quest’ultimo e il modo in cui essi vengono gestiti sul drive. Di seguito trovi indicati i file system principali (di macOS e non) e le loro caratteristiche.

  • HFS/HFS+ e APFS – sono i file system dei Mac.
    APFS è più recente e offre prestazioni migliori, specie per quel che concerne gli SSD.
    È consigliabile usarli solo se il supporto di memoria da formattare verrà impiegato in via esclusiva su dei Mac.
  • FAT32 – è il file system più datato e più diffuso su tutti i dispositivi (computer, dispositivi mobili, Smart TV, decoder, console per videogiochi ecc.).
    Ha tuttavia diversi difetti, tra cui l’impossibilità di gestire singoli file più grandi di 4GB e la tendenza a frammentare parecchio i dati (rallentandone l’apertura).
    A suo favore ha il vantaggio di essere supportato praticamente da qualsiasi dispositivo e OS.
    È l’ideale se bisogna usare un supporto di memoria con tanti device e/o sistemi operativi diversi, oltre che, chiaramente se si hanno esigenze specifiche relative all’uso del disco su un dispositivo che supporta solo il file system FAT32.
  • NTFS – è il file system predefinito di Windows.
    Non gode del medesimo supporto del FAT32 (sui Mac è supportato solo in lettura, per usarlo in scrittura occorre ricorrere a delle soluzioni apposite di terze parti), ma offre prestazioni migliori, è meno soggetto alla frammentazione e non ha il limite dei 4GB per file.
    Chiaramente, è la soluzione ideale per chi deve usare un supporto di memoria prevalentemente su Windows.
  • ExFAT – è una versione evoluta del FAT32.
    Supporta una vasta gamma di dispositivi e sistemi operativi e non ha il limite dei 4GB per file.
    Ottimo per chi deve usare un supporto di memoria su più OS e dispositivi e ha necessità di archiviarci sopra file più grandi di 4GB.
  • EXT3/EXT4 – sono i file system del mondo Linux, per cui vanno presi in considerazione solo se si sta formattando un disco da usare con il sistema operativo in questione.

Visto che, come già detto, la formattazione di un’unità comporta la cancellazione di tutti i dati eventualmente presenti su di essa, è necessario eseguire un backup degli stessi.

Infine, ti segnalo che se hai un Mac di recente produzione, con sole porte Thunderbolt in formato USB-C, per poter collegare unità standard con connettore USB classico (USB-A) al computer, devi procurarti un apposito hub o adattatore.

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Come formattare chiavetta USB Mac

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al nocciolo vero e proprio della questione e andiamo a scoprire come formattare una chiavetta USB su Mac.
Per compiere l’operazione in oggetto, puoi affidarti a Utility Disco:
lo strumento predefinito di macOS per la gestione dei supporti di memorizzazione esterna e interna.
Grazie a esso, infatti, è possibile formattare chiavette USB, dischi fissi e schede di memoria, suddividere i dischi in partizioni, creare file DMG e altro ancora.

Per servirtene, provvedi in primo luogo a collegare a una delle porte USB del Mac la chiavetta relativamente alla quale desideri andare ad agire, dopodiché richiama Utility Disco selezionando la relativa icona (quella con il disco fisso e lo stetoscopio) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

Ora che visualizzi la finestra di Utility Disco sulla scrivania, fai clic prima sul nome della chiavetta presente nel menu laterale di sinistra (se visualizzi solo le partizioni, per rimediare clicca sul menu Vista, in alto, e scegli la voce Mostra tutti i dispositivi) e poi sul pulsante Inizializza, posto in alto. Seleziona poi il file system che intendi utilizzare per formattare l’unità dal menu a tendina Formato, scegliendo tra APFS, MacOS esteso journaled (che sarebbe HFS+), MS-DOS FAT (che sarebbe FAT32) oppure ExFAT.

Successivamente, digita il nome che vuoi alla chiavetta USB disco nel campo Nome, seleziona lo schema della mappatura tra Mappa partizione GUID (che è quello predefinito di macOS) e Master Boot record (MBR) (per le unità da usare su Windows) dal menu a tendina Schema e fai clic sul pulsante Inizializza, per avviare l’operazione.

Entro qualche secondo, la procedura di formattazione verrà portata a termine.
Quando completata, ti verrà mostrato un apposito messaggio su schermo, accompagnato da un segno di spunta verde.
Premi, dunque, sul pulsante Fine, per chiudere l’avviso.

Se vuoi, prima di avviare il processo di formattazione puoi anche regolare il grado di sicurezza con cui l’operazione viene eseguita, vale a dire il numero di volte che i dati presenti sulla chiavetta USB formattata devono essere sovrascritti, in modo tale da non risultare eventualmente recueprabili ricorrendo all’uso di strumenti appositi, come quelli di cui ti ho parlato nella mia guida su come recuperare i file cancellati,

Per riuscirci, prima di cliccare sul bottone Inizializza nella finestra di Utility Disco, fai clic sul pulsante Opzioni di sicurezza e imposta il grado di sicurezza che preferisci, spostando il cursore sulla barra di regolazione apposita.
Puoi decidere se eseguire una formattazione molto veloce ma poco sicura (ossia che consente abbastanza facilmente il recupero dei dati cancellati) oppure molto sicura ma più lenta.
In tutto, ci sono quattro modalità di durata e sicurezza crescenti che si possono selezionare:
una volta fatta la tua scelta, premi sul bottone OK.

Come formattare USB da Mac per Windows

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Se hai bisogno di formattare un drive USB da Mac per Windows, ti basta mettere in pratica il medesimo procedimento che ti ho descritto nel capitolo precedente, andando però ad adottare alcune accortezze per fare in modo che la chiavetta USB possa poi essere impiegata senza problemi sui sistemi operativi di casa Microsoft.

Tutto quello che devi fare, dopo aver collegato la chiavetta o l’hard disk USB al Mac, avviato Utility Disco, selezionato il nome del dispositivo dalla barra laterale di sinistra e cliccato sul pulsante Inizializza che si trova in alto, è scegliere un file system tra MS-DOS (FAT) ed ExFAT dal menu a tendina Formato e impostare lo schema della mappatura su Master Boot Record (MBR) (che è quello usato attualmente da Windows) dal menu a tendina Schema.
Regola, infine, le opzioni relative alla sicurezza (se vuoi) e clicca sul bottone Inizializza, per procedere.

Come formattare USB Mac in NTFS

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Vuoi formattare una USB su Mac in NTFS, il file system predefinito di Windows?
Sebbene questo, per impostazione predefinita, sia supportato da macOS solo in lettura e quindi non possa essere usato sui computer a marchio Apple per operazioni diverse (scrittura, modifica e formattazione di hard disk, chiavette), ti comunico che, ricorrendo all’uso di alcuni appositi software, è possibile scavalcare questa limitazione.

Tra i programmi utili allo scopo, maggiormente diffusi e apprezzati, c’è Paragon NTFS for Mac che è a pagamento (costa 19,95 euro) ma lo si può provare gratis e senza limitazioni per 10 giorni.

Per effettuarne il download, recati sul sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download posto a destra.
A scaricamento ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto e avvia il file Installa Paragon NTFS for Mac OS X che si trova al suo interno, facendo doppio clic su di esso.

Nella finestra che si apre, spunta la casella accanto alla voce I accept the Software License Agreement, clicca sul pulsante Avanti, digita la password di amministrazione del Mac e premi sul bottone Installa assistente.
In seguito, fai prima clic sul pulsante Avanti, per avviare il periodo di prova del programma, e poi su quello Riavvia, per concludere il setup e riavviare il Mac.

Se nel fare ciò vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, fai clic sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e premi sul bottone Consenti che trovi nella parte in basso della schermata di Preferenze di Sistema visualizzata sullo schermo.

Una volta effettuato nuovamente l’accesso al tuo account utente su Mac, potrai formattare la tua chiavetta o unità impostando il file system NTFS:
per riuscirci, collega l’unità USB a una delle porte USB del Mac, avvia Utility Disco, seleziona il nome della chiavetta USB dalla barra laterale di sinistra, premi sul bottone Inizializza che si trova in alto, seleziona la voce NTFS dal menu a tendina Formato e l’opzione Master Boot Record (MBR) dal men a tendina Schema, dopodiché procedi in maniera analoga a quanto ti ho indicato nel capitolo a inizio guida relativo alla formattazione “generica” delle chiavetta USB sui computer Apple.

Per ulteriori dettagli riguardo le pratiche descritte in questo capitolo e per scoprire quali altri programmi puoi sfruttare per usare il file system NTFS su macOS, fa’ riferimento al mio tutorial incentrato specificamente su come formattare in NTFS con Mac.

Come formattare USB su Mac da Terminale

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In conclusione, voglio spiegarti come formattare una chiavetta USB da Terminale, richiamando quindi i comandi di Utility Disco da riga di comando.
La procedura può sembrare un po’ più da “smanettoni”, ma è comunque abbastanza semplice da attuare.

Per riuscire nell’impresa, provvedi in primo luogo a collegare la chiavetta (o un’altra) USB di tuo interesse a una delle porte USB dal Mac, dopodiché richiama il Terminale selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera con la riga di codice) che trovi nella cartella Altro del Launchpad.

A questo punto, digita il comando diskutil list, seguìto dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera, in modo tale da visualizzare l’elenco delle periferiche d’archiviazione collegate al Mac.

Individua, dunque, la chiavetta USB su cui vuoi andare ad agire dall’elenco che ti viene mostrato e impartisci il comando diskutil erasedisk fileSystem nuovoNome /dev/percorsoMemoria (al posto di fileSystem devi inserire il file system che hai scelto, al posto di nuovoNome devi digitare il nome che vuoi assegnare alla periferica, mentre al posto di percorsoMemoria devi immettere il percorso dove si trova la chiavetta USB), premi ancora il tasto Invio sulla tastiera del Mac e attendi che la procedura venga avviata e porta a termine.

Come formattare un hard disk esterno sul Mac

Come formattare un hard disk esterno su Mac

In questo tutorial ti spiegherò come formattare un hard disk esterno sul Mac, in modo da cancellare i dati che si trovano su un hard disk esterno che collegherai al tuo Mac con presa USB.

 

Come formattare un hard disk esterno con la funzione di Mac OS chiamata UTILITY DISCO

Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra.

Come aprire Utility Disco su Mac

  • clicca sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.

Come scegliere un FILE SYSTEM per formattare un hard disk esterno su Mac

I file system disponibili sono:

  • OS X esteso (solo per Mac)
  • ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi)
  • ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi).

Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows

Come dare un nome al disco da formattare

  • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • pigia sul bottone Inizializza
  • e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine

 

Come partizionare un hard disk esterno su Mac con Utility Disco

Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco

  • pigia sul bottone Partiziona
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).

TUTORIALS SU HARD DISK E PARTIZIONI E UTILITY DISCO

Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Come formattare un hard disk esterno in modo sicuro (wiping) per cancellare completamente i dati

L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.

  • Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi cliccare sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • fai click sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco
  • e pigia su OK per andare avanti.

A questo punto

scegli un nome da assegnare all’hard disk

seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato

e clicca sul pulsante Inizializzaper avviarne la formattazione con conseguente bonifica.

Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare un bel po’.

La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.

Cancellare un disco in maniera sicura su Mac

Cancellare un disco in maniera sicura su Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

In questo tutorial ti spiegherò come cancellare un disco in maniera sicura su Mac.

Differenza tra formattare un disco su Mac e cancellare completamente i dati da un disco su Mac

Adesso sai come formattare hard disk esterno Mac, però c’è un altro aspetto fondamentale della questione che non abbiamo ancora trattato.

Come cancellare i dati da un disco su Mac

In questo paragrafo vediamo la procedura per poter cancellare i dati di un disco su Mac.
Per eseguire questa operazione bisogna aprire una app chiamata Utility Disco, preinstallata sul Mac da Apple.

  • per aprire l’app Utility Disco segui questi passaggi:
  • clicca sulla lente Spotlight in alto a destra sullo schermo
  • si aprirà il piccolo pannello di ricerca sullo schermo (vedi figura seguente)
  • nella barra di ricerca che si è appena aperta, scrivi Utility Disco
  • poi clicca la freccia destra (->) sulla tastiera del Mac
  • poi premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac
  • verrà lanciata l’applicazione chiamata Utility Disco
  • una volta apera l’app Utility Disco, puoi selezionare sulla sinistra il disco che voi svuotare
  • poi premi il tasto Inizializza, posizionato in alto sulla destra
  • il disco selezionato verrà formattato

Come cancellare completamente i dati da un hard disk su Mac

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la formattazione di un hard disk non cancella in maniera completa i dati presenti su quest’ultimo.

Fin quando i settori del disco non vengono sovrascritti con altri dati, i file che erano presenti sul drive prima della formattazione risulteranno recuperabili da tutti i software per il recupero dati.

Per evitare che ciò accada e tutelare maggiormente la propria privacy bisogna associare la formattazione dell’unità con la sua bonifica, operazione chiamata tecnicamente wiping che sovrascrive l’hard disk una o più volte in modo da cancellare ogni traccia delle informazioni presenti precedentemente sul drive.

Procedura per svuotare completamente un hard disk su Mac

Per bonificare un hard disk con Utility Disco, bisogna seguire la procedura che abbiamo visto prima insieme per la formattazione dell’unità

  • però, dopo aver cliccato su Inizializza
  • bisogna fare click sul pulsante Opzioni sicurezza
  • e impostare il numero di scritture da eseguire sul disco

Come rimuovere i dati da un hard disk su Mac con vari livelli di sicurezza

Puoi scegliere di scrivere i dati sul disco

  • 2 volte (secondo indicatore)
  • 3 volte(terzo indicatore)
  • o 7 volte (quarto indicatore)

a seconda delle tue esigenze e dal grado di sicurezza che vuoi garantire ai vecchi dati presenti sul disco.

Di solito, 1 volta è già abbastanza ma per dormire sonni ancora più tranquilli è consigliabile scegliere l’opzione che contempla 3 scritture.

Occhio che più scritture si impostano e più si allungano i tempi di formattazione del disco!

TUTORIALS E GUIDE SU COME FORMATTARE 

Cosa vuol dire formattare il computer
Come formattare un disco sul computer
Come formattare un disco sul Mac
Come formattare una chiavetta USB su Mac

TUTORIALS E GUIDE SU FORMATTARE su WinFacile.it