App per aprire file far su Mac – iZip Archiver

App per aprire file .rar su Mac: iZip Archiver

IlMagoDellaMela
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Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti mostrerò un’app per aprire RAR con Mac chiamata iZip Archiver, una ulteriore applicazione per Mac che puoi usare per aprire file .rar con il tuo computer Apple.

La caratteristica peculiare dell’app iZip Archiver è la possibilità offerta all’utente di vedere un’anteprima degli archivi compressi senza doverli effettivamente aprire e quella di permettergli di creare file compressi in un formato proprietario.

Guide e tutorial per aprire file .rar su Mac

Come scaricare ed installare iZip Archiver su Mac

Per aprire RAR con Mac con iZip Archiver la prima cosa che devi fare è effettuare il download dell’app.

  • avvia Mac App Store premendo sulla sua icona annessa al Dock
  • digita izip archiver nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera 
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato.
  • poi fai clic sul pulsante Ottieni annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che si è appena aperta
  • Se richiesto digita la password del tuo ID Apple 
  • poi fai clic sul pulsante Accedi.

Attendi ora che il download di iZip Archiver venga avviato e completato 

  • premi sul pulsante Apri apparso nella finestra di Mac App Store in sostituzione del pulsante Ottieni.
  • Aspetta quindi qualche istante affinché la finestra dell’applicazione risulti visibile
  • seleziona la voce Preferences dal menu iZip in alto a sinistra.
  • Nella finestra che si apre
  • clicca sulla voce file associations
  • metti il segno di spunta accanto a RAR files
  • agli eventuali altri formati che vuoi associare al programma 
  • poi clicca sul pulsante Close per salvare i cambiamenti.

IMMAGINE QUI 5

Effettuando questi passaggi hai configurato il programma in modo da poter aprire RAR con Mac semplicemente andando a fare doppio clic sull’archivio compresso che intendi scompartire.

Dopo aver fatto doppio clic sul file RAR da scompattare si aprirà una finestra con l’elenco dei file contenuti nell’archivio e tu potrai decidere se visualizzarli direttamente, aprendoli con un doppio clic, oppure se estrarli in una cartella di tua scelta trascinandoli con il mouse.

Guide e tutorials per aprire file rar su Mac

Come condividere una cartella in rete

IlMagoDellaMela
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Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come condividere una cartella in rete

Uno dei principali vantaggi che derivano dalla creazione di una rete è, infatti, la possibilità di condividere file e cartelle fra diversi computer senza dover fare copia-e-incolla.

Come condividere una cartella in rete

Condividere una cartella in rete è possibile sia con computer con sistema operativo Windows, sia con computer Apple con sistema operativo Mac OS, sia con computer misti (Ad esempio: un computer con Windows, un computer con Mac OS.

In questo tutorial userò un computer con sistema operativo Windows 10 e uno equipaggiato con Windows 7, ma, la procedura da seguire è praticamente identica anche su Windows 8.x: se tu utilizzi questa versione del sistema operativo.

Nella seconda parte del tutorial mi occuperò invece dei Mac: ti spiegherò come condividere una cartella tra due computer di casa Apple e due computer di produttori diversi, quindi un Mac e un PC Windows.

Condividere una cartella in Rete con Windows

Prima di vedere in dettaglio come condividere una cartella in rete, devi accertarti che i tuoi computer siano collegati correttamente tra di loro o che siano connessi alla medesima rete Wi-Fi (anche tramite ripetitori, l’importante è che facciano parte della stessa rete locale). Se ti serve una mano per collegare due PC tra di loro, consulta il mio tutorial dedicato all’argomento.

Configurare il primo PC in rete

A questo punto possiamo andare avanti concentrarci sulla funzione Gruppo Home di Windows, la quale semplifica la condivisione di file e cartelle su tutti i computer che eseguono le versioni più recenti del sistema operativo Microsoft (da Windows 7 in poi).

  • Per attivare la funzione Gruppo Home sul primo PC della tua rete
  • premi su Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) 
  • e cerca il Pannello di Controllo all’interno del menu che si apre.
  • Una volta entrato nel pannello di controllo
  • premi sull’icona relativa a Rete e Internet 
  • e poi su quella del Gruppo Home.
  • Adesso devi procedere in maniera diversa a seconda se sul tuo PC è già stato configurato un Gruppo Home o meno.
  • Se sul tuo PC non è stato ancora configurato un Gruppo Home
  • premi sul pulsante Crea un gruppo home 
  • e segui la procedura guidata che ti viene proposta.
  • Per completare la procedura
  • premi sul pulsante Avanti
  • seleziona i file e i dispositivi che vuoi condividere con gli altri computer della rete (es. ImmaginiDocumenti e Stampanti)
  • e appuntati la password del Gruppo Home che viene visualizzata al termine del wizard: ti servirà per mettere in comunicazione gli altri PC che fanno parte della rete locale.
  • Se sul tuo PC è già stato configurato un Gruppo Home
  • premi sulla voce Modifica gli elementi condivisi con il Gruppo Home 
  • e seleziona i tipi di file da condividere con gli altri PC della rete.
  •   premi sulla voce Visualizza o stampa la password del Gruppo Home e appuntati la password del Gruppo Home
  • Per concludere
  • fai click sulla voce Modifica impostazioni di condivisione avanzate e, nella finestra che si apre
  • assicurati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Attiva condivisione file e stampanti (sotto la dicitura Privato).

Condividere file e cartelle con gli altri PC in rete

  • Adesso hai attivato un Gruppo Home sul primo computer della rete. Per attivare la funzione anche sugli altri PC
  • recati in Start
  • Pannello di Controllo 
  • Rete e Internet
  • Gruppo Home 
  • e dovresti vedere un messaggio che ti avvisa della presenza di un Gruppo Home sulla rete
  • premi sulla voce Partecipa ora
  •  e segui la procedura guidata per collegare il computer in uso al Gruppo Home impostato precedentemente sull’altro PC (si tratta di digitare la password del Gruppo Home, tutto qui).
  • Nel caso in cui non dovesse comparire la voce Partecipa ora
  • apri l’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla che si trova sulla barra delle applicazioni)
  • seleziona con il tasto destro del mouse la voce Computer/Questo PC
  •  e premi su Proprietà nel menu che compare.
  • Nella finestra che si apre
  • premi prima su Cambia impostazioni e poi su ID di rete
  • seleziona l’opzione Il computer fa parte di una rete aziendale ed è utilizzato per connettersi ad altri computer su tale rete 
  • e premi su Avanti.
  • Seleziona dunque la voce L’azienda utilizza una rete senza dominio 
  • e premi su Avanti per altre due volte consecutive.
  • Dopo aver riavviato il computer (operazione necessaria per applicare i cambiamenti) dovresti poter configurare il Gruppo Home come descritto qualche riga più su. In caso contrario
  • torna nelle proprietà del computer
  • premi sul pulsante Cambia collocato accanto alla voce Per rinominare il computer, scegliere Cambia
  •  e assegna un nuovo nome di rete al computer. Anche in questo caso, per rendere effettivi i cambiamenti ti verrà chiesto di riavviare il sistema.

Condividere altre cartelle in rete

  • Una volta impostato il collegamento fra i tuoi PC, puoi condividere una cartella in rete facilmente toccando con il tasto destro del mouse su di essa
  • e selezionando la voce Condividi con
  • Gruppo home (lettura/scrittura) dal menu che compare. Se vuoi condividere la cartella vietandone le modifiche
  • seleziona invece la voce Condividi con
  • Gruppo home (lettura).

Condividere una cartella in Rete con Mac

Come facilmente intuibile, anche i Mac permettono di condividere i file in rete. La condivisione di macOS funziona sia con i computer di casa Apple sia con i PC Windows, basta saper configurare tutto in maniera corretta.

Attivare la condivisione dei file su Mac

  • Per condividere una cartella in rete su macOS
  • accedi a Preferenze di sistema (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock)
  • premi sull’icona della Condivisione 
  • e metti il segno di spunta accanto alla voce Condivisione file nella schermata che si apre
  • premi sul bottone [+] che si trova in basso a sinistra
  • seleziona le cartelle da condividere in rete e impostane i permessi in lettura e scrittura usando il riquadro collocato sulla destra.
  • nel pannello ti vengono fornite anche le coordinate per accedere ai file condivisi da altri dispositivi (ad esempio: afp://192.168.1.8 o smb://192.168.1.8).
  • se vuoi rendere i tuoi file accessibili anche sui PC Windows
  • premi sul pulsante Opzioni che si trova sulla destra
  • e accertati che le voci Condividi file e cartelle mediante SMB
  •  e Condividi file e cartelle mediante AFP siano entrambe selezionate.
  •  Apponi quindi il segno di spunta accanto al tuo nome nel riquadro Condivisione file Windows
  •  e imposta una password di protezione per l’accesso ai file messi in rete. Per concludere
  • premi sul pulsante Fine e il gioco è fatto.

Accedere ai file in rete su Mac

Per accedere ai file condivisi da un Mac all’altro, non bisogna far altro che aprire il Finder (il volto sorridente sulla barra Dock) e selezionare il nome del Mac da cui si vogliono ottenere i file dalla barra laterale di sinistra. 

Per visualizzare i file potrebbe essere necessario

  • cliccare sul pulsante Connetti come… collocato in alto a destra e digitare username e password del Mac remoto. 
  • affinché tutto funzioni in maniera regolare i due Mac devono essere connessi alla stessa rete locale e devono essere entrambi accesi.

Il collegamento alla rete può essere effettuato sia tramite Wi-Fi sia tramite cavo di rete.

Un’altra funzione che puoi prendere in considerazione è Airdrop che permette di spostare con un semplice drag-and-drop (ossia con un semplice trascinamento) file e cartelle su tutti i Mac e i dispositivi iOS connessi alla stessa rete wireless.

Basta selezionare la dicitura relativa a questa funzione dalla barra laterale del Finder e trascinare i documenti da condividere sull’icona del dispositivo di destinazione. 

Per maggiori dettagli, leggi il mio tutorial su come funziona AirDrop.

  • Per accedere, da Mac, ai file condivisi da un PC Windows devi fare qualche passaggio in più. Sul PC Windows devi selezionare manualmente le cartelle che vuoi condividere con il Mac
  • e devi attivare la condivisione in rete delle stesse (purtroppo non vengono condivise automaticamente le cartelle comprese nel Gruppo Home).
  • Dopodiché devi aprire il Finder sul Mac,
  • devi selezionare il nome del tuo PC dalla barra laterale di sinistra
  • e devi accedere a quest’ultimo cliccando sul pulsante Connetti come… che si trova in alto a destra. Il nome utente e la password da digitare sono gli stessi che usi per accedere al PC Windows.
  • Se non sai come attivare la condivisione di una cartella su Windows
  • premi con il tasto destro del mouse sull’icona della cartella da condividere
  • e seleziona la voce Proprietà dal menu che compare. Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Condivisione
  •  e premi sul pulsante Condividi.
  • Successivamente
  • espandi il menu a tendina collocato in cima alla finestra che si è aperta, seleziona la voce Everyone da quest’ultimo
  • e premi prima sul pulsante Aggiungi 
  • e poi su Condividi per salvare i cambiamenti.
  • Ora la cartella che hai selezionato dovrebbe essere accessibile anche da Windows. Nel caso in cui non riuscissi a vedere il nome del tuo PC Windows nella barra laterale del Finder, prova a cambiare il nome di rete del computer e a riavviare il sistema come spiegato in precedenza (nel capitolo del tutorial su come condividere file e cartelle con gli altri PC in rete).
  • Per ottenere il risultato inverso, cioè per accedere da Windows a una cartella condivisa dal Mac, non devi far altro che aprire l’Esplora File
  • selezionare l’icona Rete dalla barra laterale di sinistra
  • e fare doppio click sull’icona del Mac.
  • Per accedere ai file dovrai digitare la combinazione di nome utente e password impostata nelle preferenze di condivisione del Mac (come abbiamo visto prima).

Condividere una cartella in Rete tramite il cloud

Se vuoi risparmiarti la fatica di configurare la rete sul tuo computer PC Windows o Mac che sia puoi scaricare l’applicazione gratuita Dropbox che permette di archiviare file e cartelle su un hard disk online (grande 2GB di base), sincronizzarli automaticamente su tutti i device e condividerli facilmente con altri utenti tramite Internet. Puoi trovare maggiori informazioni a riguardo nel mio tutorial su come utilizzare Dropbox.

In alternativa potresti valutare l’utilizzo di Google DriveOneDrive o Amazon Drive, altri servizi di cloud storage multipiattaforma che permettono di condividere file e cartelle su PC, smartphone e tablet.

Come trasferire file da tablet a chiavetta USB

scritto da IlMagoDellaMela

Come trasferire file da tablet a chiavetta USB

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come trasferire file da tablet a chiavetta USB così potrai iniziare a liberare un po’ di spazio e ti sei domandato se è possibile copiare dei file dalla memoria del device a una chiavetta USB, si è possibile trasferire file da tablet a chiavetta USB sfruttando una serie di metodi non soltanto rapidi da applicare, ma anche molto semplici da utilizzare. Non ti preoccupare: qualunque sia il sistema operativo presente sul tuo tablet, AndroidiOS o Windows 10.

Trasferire file da tablet Android a chiavetta USB

Per quanto riguarda i tablet Android, hai ben due modi di procedere e di trasferire i file su una chiavetta USB il primo, sicuramente più rapido, consiste nel collegare fisicamente la chiavetta al tablet e accedervi come se fosse una comune memoria esterna. Qualora il tuo dispositivo non fosse dotato di porte USB, avrai bisogno di acquistare un piccolo adattatore, chiamato USB OTG, che permette il collegamento della chiavetta anche in assenza della porta comune: Puoi acquistare questi dispositivi per pochi soldi dai più noti store online, Amazon incluso,ti raccomando di fare attenzione al modello che più si addice al tuo tablet, in base al tipo di connettore di cui è dotato in particolare, alcuni tablet hanno a disposizione il classico micro-USB di tipo B, altri (in genere più recenti) dispongono invece di USB di tipo C. Per distinguerli, ricorda che quest’ultimo può essere inserito in ambo i versi.

In alternativa, puoi anche acquistare delle chiavette USB OTG, che da un lato presentano un connettore micro-USB per il collegamento ai tablet e agli smartphone Android e dall’altro hanno un classico connettore USB di tipo A, da usare per il collegamento con il computer. Se non hai intenzione di usare l’USB OTG, invece, puoi avvalerti del tuo computer, collegando contemporaneamente a esso sia il tablet (tramite il suo cavo USB)che la chiavetta, ed effettuando un trasferimento diretto con il classico taglia e incolla. Leggi le istruzioni che sto per darti e valuta attentamente il metodo più adatto a te.

USB OTG

Se hai optato per il trasferimento sulla chiavetta tramite porta USB (o adattatore USB OTG), la prima cosa che devi fare è scaricare sul tablet un file manager che possa semplificare l’operazione: ti consiglio di rivolgerti a File Manager+, un’app per Android molto semplice da usare, gratuita e senza annunci pubblicitari, e che fa egregiamente il suo dovere.

  • Una volta scaricata e installata l’app File Manager+
  • collega la chiavetta
  • o in alternativa l’adattatore OTG con collegata la chiavetta su cui copiare i file, alla porta USB del tuo tablet e, dopo qualche secondo, Android ti mostrerà una notifica che avvisa dell’inserimento di un nuovo dispositivo USB
  • apponi il segno di spunta sulla casella Usa sempre questo dispositivo USB e sfiora successivamente il pulsante Annulla.
  • Fatto ciò avvia File Manager+ pigiando sulla sua icona collocata nella lista app del tuo tablet sfiora il pulsante Consenti per accordarle i permessi di accesso alla memoria
  • premi sull’icona Main Storage
  •  (o SD card, se i file da trasferire sono contenuti sulla microSD interna)
  • e poi sulla cartella che contiene i file da trasferire all’interno della chiavetta USB.
  • In alternativa
  • puoi premere sulle icone relative alle raccolte
  • (ad es. Documents per i file di tipo documento, Images per le immagini, e così via) per accedere rapidamente ai tipi di file che ti interessa spostare.
  • Una volta raggiunta la posizione desiderata
  • premi in modo prolungato sul file che vuoi trasferire e, se ne hai bisogno, seleziona anche gli altri file pigiando sulle relative icone: completata l’operazione
  • premi sul pulsante Move posto nella parte inferiore della schermata.
  • Arrivato a questo punto
  • premi sull’icona a forma di casa collocata in alto a sinistra
  • poi sull’icona USB Storage per entrare nella chiavetta USB: se è la prima volta che lo fai
  • premi sul pulsante OK per concordare i permessi di accesso all’app
  • dopodiché recati nella cartella in cui intendi trasferire i file
  • e sfiora il pulsante Paste collocato in basso. Dopo qualche secondo, vedrai comparire i file nella cartella scelta.
  • Se lo desideri, File Manager+ ti permette anche di creare nuove cartelle sulla tua chiavetta USB
  • premi sul pulsante  collocato in alto a destra
  • premi sulle voci New Folder dal menu proposto
  • immetti il nome da assegnare alla nuova cartella
  • e premi infine sul pulsante OK.

Da computer

  • Se non disponi di un adattatore o una chiavetta OTG, ma hai a portata di mano un computer e il cavetto USB del tuo tablet, puoi tranquillamente trasferire i file dal tuo dispositivo alla pen drive effettuando un semplice taglia-e-incolla.
  • Se hai a disposizione un computer Windows
  • collega a esso sia la chiavetta USB che il tablet Android.
  • accedi all’area di notifica di quest’ultimo
  • premi sul banner Opzioni USB
  •  e apponi il segno di spunta sulla casella Trasferimenti di file nella schermata proposta.
  • adesso accertati che la voce Debug USB
  •  (collocata in Impostazioni > Opzioni di sviluppo) sia disattivata
  • in caso contrario togli il segno di spunta dalla relativa casella.
  • Se ti capita di non vedere il menù ciò vuol dire che le opzioni per sviluppatori non sono mai state attivate e, di conseguenza, che quella voce non può essere abilitata.
  • Configurato il tablet ed effettuate le opportune verifiche
  • accedi al tuo PC e apri Esplora File 
  • (l’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra di sistema)
  • fai clic sulla voce Computer/Questo PC presente nella barra a sinistra della finestra che ti viene proposta
  • fai doppio clic sull’icona relativa al tuo tablet e ancora, sull’icona Memoria Interna (o su Scheda SD, per accedere ai file salvati sulla microSD installata nel tablet).
  • A questo punto, recati nella cartella contenente i file da trasferire, tagliali (anche più file per volta)
  • premi sull’icona relativa alla chiavetta USB presente nel riquadro a sinistra di Esplora File e incolla il tutto senza esitazione, usando il menu contestuale del programma (richiamabile tramite clic destro su un punto vuoto della cartella) o la combinazione di tasti CTRL+V. In caso di problemi di collegamento tra il tablet e il computer, ti consiglio di leggere con attenzione il mio tutorial su come collegare Android al PC.
  • Se invece hai a disposizione un Mac, ti consiglio di far riferimento al programma Android File Transfer, che permette di accedere con facilità alla memoria interna dei terminali Android (sia smartphone che tablet) per il trasferimento dei file.
  •  Per prima cosa collegati quindi al sito Internet del programma
  • premi sul pulsante Download Now e, una volta completato il processo di download, avvia il file scaricato e trascina l’icona Trasferimento file Android nella cartella Applicazioni del tuo Mac.
  • adesso fai clic destro sull’icona appena creata
  • premi sulla voce Apri collocata nel menu proposto e poi ancora sul pulsante Apri (è necessario farlo soltanto la prima volta). 
  • adesso premi sul pulsante Inizia, attendi qualche istante affinché vengano visualizzate le cartelle del tuo tablet Android
  • recati nella cartella che contiene i file da trasferire
  • selezionali e trascinali nella cartella del tuo PC in cui intendi spostarli.
  • Se i file del tablet sono residenti sulla microSD, ricorda di selezionare le cartelle Storage o internalSD (o, ancora, sdcard0) nella schermata principale di Android File Transfer.

Trasferire file da iPad a chiavetta USB

La memoria del tuo iPad è quasi satura e non vedi l’ora di alleggerirla trasferendo qualche file sulla chiavetta USB? Ti dico fin da subito che si può fare, e in modo anche abbastanza semplice. Anche in questo caso, i metodi di cui puoi avvalerti sono due: il primo prevede l’utilizzo del computer, l’altro prevede invece l’acquisto di una speciale memoria esterna adatta ai dispositivi Apple, molto simile a una chiavetta USB.Di seguito vado a fornirti tutte le istruzioni necessarie in entrambi i casi.

Da computer

  • Se disponi di un PC Windows, devi innanzitutto installare iTunes per assicurare il riconoscimento corretto dell’iPad da parte di Windows. Se non hai già installato il programma, procedi come segue: collegati al sito Internet di Apple
  • e premi sul pulsante Download 
  • completato lo scaricamento del file sul tuo computer (ad es. iTunes64setup.exe), avvialo.
  • All’interno della nuova finestra proposta
  • premi sul pulsante Avanti
  • elimina il segno di spunta dalla casella Utilizza iTunes come player predefinito per i file audio se non intendi sfruttarlo come riproduttore predefinito
  • premi sui pulsanti Installa, due volte  e Fine.
  • premi sul pulsante Accetto se intendi condividere con Apple i dati della tua libreria, o su No, grazie altrimenti. Se hai problemi con questa procedura, non esitare a consultare il mio tutorial su come installare iTunes.
  • A questo punto, non ti resta che aprire iTunes
  • collegare il tuo iPad al computer tramite il cavo USB/Lightning
  • ora premi il pulsante Autorizza che compare sullo schermo del tablet
  • e infine inserire su iTunes il codice di sicurezza impostato sull’iPad. A questo punto, se non intendi completare la sincronizzazione, puoi chiudere tranquillamente iTunes.
  • Completata l’operazione di configurazione, non ti resta che procedere in modo del tutto analogo a quanto visto nella parte Windows relativa ai tablet Android: collega anche la chiavetta USB, avvia Esplora File
  • seleziona l’icona Computer/Questo PC dalla parte sinistra della finestra
  • fai doppio clic sull’icona dell’iPad
  • recati nella cartella che contiene i file da trasferire e, infine, tagliali e incollali nella tua chiavetta USB, la cui icona è collocata nella medesima barra laterale.
  • Per quanto riguarda invece il Mac, il metodo più semplice di trasferire file è sfruttando il Bluetooth e la funzionalità AirDrop, già integrata sia in macOS che in iOS. Prima di tutto
  • premi sulla voce Vai collocata nella barra dei menu del Mac in alto
  • e seleziona la voce AirDrop dal menu proposto.
  • attiva il Bluetooth e/o il Wi-Fi utilizzando l’apposito pulsante proposto
  • premi sull’impostazione Consenti di trovarmi a per attivare la condivisione dei file con persone non presenti nell’app Contatti.
  • A questo punto spostati sull’iPad, richiama il Centro di Controllo
  •  premi sull’icona AirDrop per attivare la funzionalità
  • seleziona la voce Solo contatti.
  • seleziona il file che desideri trasferire,
  • premi sul pulsante Condividi (il quadrato con la freccia verso l’alto)
  • e seleziona dal menu la voce relativa al tuo Mac.
  • Spostati ancora su quest’ultimo
  • e conferma la volontà di accettare il trasferimento pigiando sul relativo tasto: il file viene così trasferito nella cartella Download del Mac, puoi eliminarlo tranquillamente dalla memoria del tuo iPad.
  • Fatto ciò, non ti resta che collegare la chiavetta USB al tuo Mac e spostare i file, tramite il Finder, dalla cartella Download del Mac alla chiavetta stessa. Se hai problemi con l’utilizzo di questa modalità di trasferimento, ti consiglio di consultare il mio tutorial su come funziona AirDrop.

Chiavette Lightning o hub portatili

Come ti ho già accennato poco fa, è possibile trasferire file da tablet a chiavetta USB in modo diretto anche quando si parla di iPad, tuttavia non è possibile procedere con le comuni chiavette USB che utilizzi di solito. In altre parole, per effettuare questa operazione, necessiti di una chiavetta dotata di connettore Lightning (dunque creata apposta per i dispositivi Apple) o di un file hub portatile, cioè un dispositivo di archiviazione Wi-Fi adatto allo scopo. Una volta ottenuto il dispositivo più adatto alle tue esigenze, non devi far altro che installare la sua app dedicata (solitamente disponibile sull’App Store) nel tuo iPad e seguire le istruzioni fornite per completare il trasferimento dei file. Poiché Apple non ha una procedura standard per il trasferimento dei file su tali dispositivi (vista l’incompatibilità nativa dell’iPad con le memorie esterne), non posso fornirti istruzioni più precise in merito: in linea di massima, devi usare il gestore dell’app specifica relativa al dispositivo di memoria a tua disposizione per selezionare i file residenti sul tuo iPad e confermare la volontà di trasferirli seguendo la procedura suggerita a schermo.

Trasferire file da tablet Windows 10 a chiavetta USB

  • Possiedi un tablet Windows 10 e vorresti trasferire i file su una chiavetta USB. Per prima cosa verifica la presenza a bordo di porte USB regolari e, in caso vi fossero, collega immediatamente la chiavetta su cui trasferire i file. In caso contrario, ti consiglio di acquistare l’adattatore microUSB-USB più adatto al tuo tablet, esattamente come ti ho suggerito nella sezione relativa ai tablet Android. Una volta collegata la chiavetta USB (eventualmente insieme all’adattatore), devi effettuare la medesima procedura che useresti per il computer, con qualche piccola modifica per renderla più agevole alla selezione tramite touchscreen
  • avvia una finestra di Esplora File pigiando sull’icona a forma di cartella gialla collocata nella barra in fondo allo schermo
  • premi sulla voce Visualizza collocata in alto
  •  apponi il segno di spunta su Caselle di controllo elementi 
  • e seleziona la voce Home. A questo punto recati nella cartella che contiene il file da spostare
  • premi sulle caselle corrispondenti ai file che ti interessano
  • poi sul pulsante Sposta In… collocato nella barra in alto, seleziona la voce Seleziona percorso… dal menu proposto
  • seleziona la chiavetta USB all’interno della nuova finestra
  • e premi sul pulsante OK. Non riesci a vedere l’icona Esplora File nella barra di Windows puoi farla comparire in modo molto semplice
  • premi in modo prolungato su un punto vuoto della barra nera collocata in fondo allo schermo e seleziona la voce Mostra le icone delle app dal nuovo menu proposto l’icona comparirà sulla barra!

Come trasferire file su hard disk esterno

scritto da IlMagoDellaMela

Come trasferire file su hard disk esterno

Ciao!! Sono IlMagoDellaMela in questo tutorial ti spiegherò come trasferire file su hard disk esterno in modo da conservare i dati per te importanti, come ad esempio documenti, foto o video, e liberare così dello spazio utile per installare nuovi software e app sui tuoi dispositivi. Nel caso in cui non fossi in possesso di un hard disk esterno, ti darò poi alcune dritte per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Tipologie di hard disk esterni

Prima di affrontare l’argomento su come trasferire i file su un hard disk esterno, in questo capitolo ti parlerò delle tipologie di periferiche di archiviazione di massa che puoi utilizzare per conservare i dati presenti sui tuoi dispositivi.

Gli hard disk esterni sono ovviamente differenti l’uno dall’altro per la capacità di archiviazione, cioè la quantità di spazio disponibile per conservare i dati al suo interno. Ne esistono di tante dimensioni, ma sicuramente ai giorni d’oggi non si può fare a meno di almeno 1 TB di spazio.

Oltre alla capacità di archiviazione, bisogna prendere in considerazione anche le sue dimensioni, soprattutto se viene portato spesso in giro in borsa o in un taschino. Gli hard disk esterni più grandi sono quelli con dischi da 3,5 pollici, ma è preferibile orientarsi su quelli da 2,5 pollici, in quanto hanno delle dimensioni più contenute e sono autoalimentati (quindi si possono usare senza metterli in corrente, ma collegandoli semplicemente al PC o al proprio dispositivo mobile). Queste due tipologie di hard disk sono costituite da un disco magnetico, ma in commercio sono disponibili degli SSD esterni con dimensioni ancora più ridotte e più reattivi. In ogni caso, per l’archiviazione dei dati sul lungo periodo, è consigliato l’uso dei dischi meccanici.

A proposito della reattività dei dischi meccanici, questa può essere di 7200 rpm (rotazioni per minuto) oppure di 5400 rpm. Come facilmente intuibile, a un maggior numero di rpm equivale una maggiore velocità dei dischi. Gli SSD sono infinitamente più rapidi ma, supportando un numero di scritture limitato, come già detto in precedenza, per l’archiviazione dei dati vanno preferiti i dischi meccanici.

Un altro importante parametro è la velocità di trasferimento dei dati: la maggior parte degli hard disk esterni in circolazione possiede ormai almeno lo standard USB 3.0, che permette trasferimenti teorici oltre i 5 Gbps. Il vantaggio di questa tipologia di connessione, oltre alla velocità di trasferimento, è che permette di auto alimentarsi direttamente tramite la porta USB, senza bisogno di alimentazione esterna. Gli hard disk esterni più vecchi, in possesso delle USB 2.0, trasferiscono i file con velocità più ridotte e richiedono, nella maggior parte delle volte, un’alimentazione esterna a muro o la connessione a una seconda porta USB.

Inoltre, sono disponibili gli hard disk esterni con connettività di tipo USB tipo-C/USB 3.1 e/o Thunderbolt (compatibili con alcuni portatili recenti, in primis i MacBook di Apple), che possiedono dei connettori più compatti rispetto all’USB 3.0 e sono più prestanti.

A seguire, ti indicherò alcuni hard disk che potrebbero fare al caso tuo per il trasferimento di dati e, nel caso in cui volessi approfondire l’argomento, ti metto qui il mio tutorial sui miglior hard disk esterni.

Possiedi già un hard disk interno, che magari hai rimosso da un vecchio PC? In questo caso, puoi acquistare un box, inserirlo in quest’ultimo e trasformarlo così in un disco esterno. Qui di seguito ti indico alcuni di questi box, sia da 2,5 pollici che da 3,5, che possono sicuramente fare al caso tuo.

Trasferire file su hard disk esterno da Windows

  • Per trasferire i file sull’hard disk esterno, tramite un computer Windows
  • come prima cosa devi collegare il cavo USB di questa periferica alla porta USB, frontale o posteriore, del computer.
  • Se l’hard disk esterno supporta l’USB 3.0 così come il computer, ti consiglio di utilizzare questa tipologia di collegamento per sfruttare la massima velocità di trasferimento disponibile.
  • Non appena avrai collegato l’hard disk al computer,
  • Windows emetterà un suono e ti verrà mostrato un riquadro, in basso a destra, a indicare che la periferica è in fase di inizializzazione e riconoscimento da parte del sistema operativo. Quest’operazione, in genere, dura qualche secondo e, alla fine, ti verrà mostrata una finestra di Esplora File che fa riferimento alla cartella principale dell’hard disk esterno.
  • Prima di eseguire il trasferimento
  • devi raggiungere la posizione sul computer dove risiedono i file
  • e le cartella da trasferire.
  • Dopo averli individuati
  • evidenziali tutti utilizzando la combinazione di tasti Ctrl + A.
  • In alternativa,
  • puoi tenere premuto il tasto sinistro del mouse per disegnare un rettangolo di selezione sui dati da trasferire
  • oppure tenere premuto il tasto Ctrl 
  • e fare clic col tasto sinistro su ogni file e cartella.
  • Fatto ciò,
  • puoi iniziare il trasferimento tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sui file evidenziati ed effettuare il loro trascinamento nella finestra di Esplora File dell’hard disk esterno.
  • In alternativa
  • fai clic con il tasto destro sui file
  • e seleziona nel menu contestuale le voci Copia, nel caso in cui volessi mantenere una copia dei dati sul computer, oppure Taglia, se vuoi eseguire il loro spostamento.
  • Adesso
  • raggiungi la finestra di Esplora File dell’hard disk esterno
  • e facendo clic o con il tasto destro in un qualsiasi punto vuoto della schermata, scegli la voce Incolla per avviare il trasferimento dei dati.

Durante il trasferimento, visualizzerai una schermata che ti mostra lo stato di avanzamento dell’operazione in atto. A fianco al grafico, trovi due icone: quella con il simbolo X serve per annullare il processo di trasferimento, mentre quella con il simbolo ❚❚ permette di metterlo in pausa.

  • Al termine dell’operazione, troverai i dati all’interno dell’hard disk esterno. Prima di scollegarlo dalla porta USB del computer
  • fai clic sull’icona con il simbolo ^ che trovi a fianco dell’orologio di Windows, nella barra delle applicazioni. Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una chiavetta USB 
  • e seleziona nel menu contestuale la voce Espelli [nome hard disk].

Trasferire file su hard disk esterno da Mac

Se possiedi un Mac, il primo passo da effettuare è quello di collegare l’hard disk alla sua porta USB. Nel caso in cui fossi in possesso di un Mac di nuova generazione munito soltanto di porta Thunderbolt (con connettore USB-C), devi acquistare un apposito adattatore, se l’hard disk esterno possiede un connettore USB standard.

Un’altra nota da sottolineare è il tipo di file system utilizzato dall’hard disk. Solitamente gli hard disk esterni compatibili con Windows sono in NTFS e, se collegati a un Mac, ti viene permesso di accedere ai file ma senza la possibilità di trasferirvi altri dati al suo interno. Nel caso in cui volessi trasferire file su un hard disk esterno tramite il Mac, devi cambiare il suo file system in Mac OS esteso o exFAT. Il primo formato garantisce la compatibilità con i Mac, mentre il secondo con qualsiasi sistema operativo o dispositivo. Nelle prossime righe, ti spiegherò come modificare il file system dell’hard disk esterno, che comporterà però la cancellazione dei dati in esso presenti. In alternativa, puoi usare i dischi NTFS su Mac installando dei software di terze parti, come ti ho spiegato nel mio tutorial dedicato all’argomento.

  • Nel caso in cui l’hard disk contenga già dei dati
  • collegalo al Mac
  • e fai doppio clic sulla sua icona sulla Scrivania. Dopo aver aperto la finestra del Finder relativa al root dell’hard disk esterno
  • premi la combinazione di tasti cmd+a per selezionare tutti i file e le cartelle in esso contenuti.
  • Trascina poi le cartelle sulla Scrivania o in un’altra cartella del Mac, per creare una copia di backup dei dati.
  • Adesso
  • fai clic sull’icona con il simbolo di una lente d’ingrandimento, che trovi nella barra dei menu in alto a destra
  • e digita i termini utility disco nella casella di testo.
  • Fai quindi clic sul corrispondente risultato di ricerca per avviare lo strumento Utility Disco per la gestione delle periferiche di archiviazione.
  • Nella barra laterale di sinistra
  • seleziona l’hard disk esterno che hai prima collegato
  • e premi sul pulsante in alto Inizializza.
  • Nella schermata che ti viene mostrata
  • fai clic sul menu a tendina in corrispondenza della voce Formato e scegli Mac OS esteso o exFAT (scelta consigliata).
  • Premi poi su Inizializza per eseguire la formattazione dell’hard disk esterno nel nuovo file system da te scelto.
  • Adesso, raggiungi la cartella del computer dove risiedono i file e le cartelle che vuoi trasferire sull’hard disk esterno
  • e selezionali tutti tramite la combinazione di tasti cmd+a 
  • oppure tenendo premuto il tasto cmd 
  • e facendo clic col tasto sinistro sui dati da evidenziare.
  • In alternativa, disegna un rettangolo di selezione tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
  • Arrivato a questo punto
  • tieni premuto il tasto sinistro sui file evidenziati
  • e trascinali nella finestra del root principale dell’hard disk esterno, per iniziare il trasferimento.
  • Oltre a questo metodo
  • puoi fare clic con il tasto destro sui file selezionati e, nel menu contestuale, scegliere la voce Copia xx elementi.
  • Nel root dell’hard disk esterno
  • fai clic con il tasto sinistro su un punto vuoto della schermata e scegli la voce Incolla xx elementi, per avviare il trasferimento dei file.
  • Se vuoi cancellare i dati dal computer dopo averli copiati sul disco esterno
  • tieni premuto il tasto alt sulla tastiera
  • mentre fai clic destro e seleziona la voce Sposta xx elementi anziché incolla xx elementi dal menu contestuale.
  • Al termine dell’operazione
  • fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona dell’hard disk esterno che trovi sulla Scrivania di macOS e, nel menu contestuale
  • seleziona la voce Espelli [nome hard disk] per scollegarlo in piena sicurezza dal Mac.

Trasferire file su hard disk esterno da smartphone e tablet

Un hard disk esterno può essere collegato, direttamente o indirettamente, a un dispositivo mobile come uno smartphone o un tablet. Ad esempio, puoi utilizzare degli HUB portatili per connettere hard disk esterni o chiavette USB e condividere i file su qualsiasi dispositivo, inclusi quelli mobili con sistema operativo Android e iOS.

Collegando l’hard disk esterno a questi HUB e usando l’apposita app ad esso correlata, disponibile sia sul Play Store di Android che sull’App Store di iOS, è possibile navigare nelle cartelle della periferica d’archiviazione e trasferirne anche i file in entrambe le direzioni.

Se poi possiedi uno smartphone o tablet Android con supporto OTG, è possibile collegare un hard disk esterno tramite HUB. Usando un’app di gestione dei file, come ad esempio Files Go by Google, è possibile accedere alle cartelle sull’hard disk esterno e trasferirvi dei file al suo interno.

Ad esempio, su uno smartphone come Huawei Mate 10 Pro, utilizzando un HUB USB-C come quello riportato qui di seguito, si può collegare un hard disk esterno in USB 3.0. Ovviamente la batteria del dispositivo verrà parecchio drenata, in quanto l’hard disk ha un considerevole assorbimento di energia.

Similmente a quanto indicato nelle righe precedenti, si possono utilizzare le chiavette USB con connettore Lightining (per iPhone e iPad) o USB-C o microUSB per dispositivi Android. Queste possono permette di leggere i file all’interno di queste periferiche di archiviazione e di trasferirne anche i dati, sempre utilizzando l’apposita app con cui sono corredati. Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere il mio tutorial su come trasferire file da tablet a chiavetta USB.

come trasferire file da pc a iphone

come trasferire file da pc a iphone

Recentemente, riordinando le cartelle del tuo disco rigido, hai trovato degli interessanti file che vorresti mostrare ad alcuni amici.
Il problema, però, è che non disponi di un notebook da portare con te, pertanto vorresti spostare tutto il materiale sull’iPhone, in modo da poter visionare il tutto in qualsiasi momento e senza dover necessariamente avere con te un computer funzionante.

Come dici?
Ho indovinato il problema che ti ha condotto su questo tutorial?
Allora voglio dirti subito che ti trovi nel posto giusto, in un momento che non poteva essere migliore:
di seguito, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come trasferire file da PC a iPhone, sia utilizzando il cavo in dotazione con il cellulare, sia avviando un collegamento tramite Wi-Fi.

Non preoccuparti se non sei molto esperto con la tecnologia, non ce n’è motivo:
le procedure che intendo illustrarti sono di semplice applicazione e adatte anche a chi, come te, ha il terrore di fare qualche pasticcio di troppo.
Dunque, senza esitare oltre, ritaglia un po’ di tempo per te e leggi attentamente tutto quanto ho da dirti sull’argomento:
sono sicuro che il risultato finale ti lascerà assolutamente soddisfatto.
Buona lettura e buon divertimento!

Indice

  • Trasferire file da PC a iPhone con cavo
    • iTunes (Windows/macOS)
    • Finder (macOS)
    • iMazing (Windows/macOS)
    • iExplorer (Windows/macOS)
  • Trasferire file da PC a iPhone senza fili
    • AirDrop (iOS/macOS)
    • Send Anywhere (iOS/Android/Windows/macOS)

Trasferire file da PC a iPhone con cavo

Se hai necessità di spostare file e documenti dal computer all’iPhone alla massima velocità possibile, ti consiglio di effettuare il collegamento tra i due dispositivi attraverso il cavo Lightning.
A tal proposito, puoi utilizzare tecniche differenti per raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato:
puoi sincronizzare i file multimediali utilizzando il classico iTunes, oppure servirti di specifici programmi progettati per lo scopo, tra i quali meritano menzione iMazingiExplore.
Di seguito intendo fornirti le istruzioni da seguire per tutti i software appena citati.

iTunes (Windows/macOS)

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La procedura standard per trasferire file da PC a iPhone prevede l’impiego di iTunes, il software multimediale di Apple preinstallato su tutti i Mac, fino a macOS 10.14 Mojave.

Se disponi di Windows e non hai già provveduto a installare il programma, puoi farlo subito tramite il Microsoft Store.
Se utilizzi una versione di Windows precedente alla 10, invece, puoi rimediare collegandoti al sito Internet di Apple e cliccando sul pulsante Download.
Fatto ciò, avvia il file così ottenuto (ad es. iTunes6464setup.exe) e clicca sui pulsanti Avanti, Installa, Sì per due volte e Fine.

A questo punto, collega il telefono al computer tramite il cavo in dotazione e attendi che iTunes si avvii automaticamente:
qualora ti fosse richiesto di autorizzare la connessione tra i due dispositivi, premi sul pulsante Autorizza mostrato sul telefono e sul pulsante Continua visualizzato sullo schermo del computer.
Dopodiché digita il codice di sblocco del tuo “iPhone”.

Fatto ciò, clicca sull’icona dell’iPhone collocata in alto a sinistra nella finestra di iTunes e, a seconda di ciò che intendi trasferire, clicca sulla sezione più appropriata del riquadro Impostazioni:
ad esempio, premendo sulla sezione Musica, hai la possibilità di sincronizzare la libreria musicale del computer (in toto o in parte) con il telefono.
Puoi effettuare la stessa operazione con foto, video ed elementi multimediali in genere:
te ne ho parlato nel dettaglio nelle mie guide su come trasferire foto da PC a iPhone e come trasferire musica da PC a iPhone.

Per quanto riguarda invece tutti gli altri tipi di file (ad es. documenti Word, PDF, file multimediali e quant’altro), puoi effettuare il trasferimento dei file tramite iTunes soltanto se sul “iPhone” sono installate app “autorizzate” a scrivere file su cartelle dedicate in memoria, come ad esempio le app Word, Excel e PowerPoint, VLC e Documents di Readdle, giusto per citartene alcune.
Se è questo il tuo caso, devi recarti nella sezione Condivisione file di iTunes, selezionare l’app più appropriata al tipo di file da trasferire (ad es. Word per i documenti in formato .docx) e trascinare il documento di tuo interesse nella finestra di iTunes.

Se vuoi maggiori informazioni su questa procedura, puoi dare un’occhiata al mio tutorial su come salvare file su iPad, le cui indicazioni valgono anche per iPhone.

Finder (macOS)

IMMAGINE QUI 2

Se utilizzi macOS 10.15 Catalina o una versione successiva del sistema operativo Apple, non puoi usare iTunes, in quanto non più disponibile.
Per gestire i file presenti sul tuo iPhone, devi usare il Finder, selezionando l’icona del telefono dalla barra laterale di sinistra e andando nella scheda File.
I passaggi da compiere, per il resto, sono analoghi a quelli illustrati in precedenza per lo storico software di casa Apple.

iMazing (Windows/macOS)

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Un ottimo programma alternativo a iTunes, adatto a trasferire file da PC a iPhone, è iMazing:
nella fattispecie, si tratta di un programma compatibile sia con Windows che macOS, in grado di inviare file dal computer al “iPhone” in modo semplicissimo.

È possibile usufruire gratuitamente del software per trasferire al massimo 100 file, terminati i quali è necessario acquistare una licenza, al prezzo di 39,99€ una tantum, per eliminare tale limite e sbloccare le altre funzionalità del programma.

Se desideri farti un’idea del funzionamento di iMazing e scaricare la versione di prova del programma, collegati al sito Internet ufficiale dello stesso, clicca sul pulsante Scarica per PC o sul pulsante Scarica per Mac, a seconda del modello di computer in tuo possesso, per avviare il download del file d’installazione (.exe su Windows e .dmg su macOS).

Una volta ottenuto il file d’installazione di iMazing, avvialo e, se ti trovi su Windows, premi sui pulsanti Sì Avanti, dopodiché apponi il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, premi ancora per tre volte sul pulsante Avanti e, successivamente, sui pulsanti Installa Fine, avendo cura di rimuovere il segno di spunta dalla casella accanto alla voce Avvia iMazing.

Se, invece, ti trovi su Mac, apri il pacchetto dmg scaricato in precedenza, premi il pulsante Agree che compare a schermo e trascina l’icona di iMazing nella cartella Applicazioni del Mac, utilizzando la finestra successiva.

Nota:
per funzionare correttamente, è necessario che iTunes sia stato preventivamente installato sul computer, per via di alcuni driver utili a stabilire la connessione con il telefono.
Se stai usando Windows e non disponi di iTunes, puoi installarlo seguendo le istruzioni che ti ho fornito nel mio tutorial dedicato all’argomento.
Se ti trovi su Mac, invece, non devi effettuare questo passaggio, in quanto iTunes è già presente sul sistema.

Ad ogni modo, dopo aver collegato l’iPhone al PC, avvia iMazing richiamandolo dal menu Start di Windows o dal Launchpad di macOS (l’icona a forma di razzo collocata nella barra Dock) e, se ti trovi su quest’ultimo sistema operativo, premi sul pulsante Apri per aggiungere il programma alla lista delle eccezioni di GateKeeper (devi farlo soltanto al primo avvio).

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Se è la prima volta che connetti il “iPhone” al computer che stai usando, dovresti visualizzare sullo schermo del telefono un messaggio che richiede l’autorizzazione per l’abbinamento al computer:
tocca sul pulsante Consenti e attendi che il programma riconosca correttamente il dispositivo.

A questo punto, ritorna sul computer, premi il pulsante Più tardi per utilizzare la versione di prova di iMazing (o clicca su Acquista licenza per procurarti una licenza d’uso) e seleziona la voce Trasferimento veloce collocata nella pulsantiera centrale del software.

Il gioco è praticamente fatto:
per avviare il trasferimento, non ti resta che trascinare il file (o i file) da spostare nella finestra principale del programma e selezionare l’app più adatta su cui memorizzarli, in base alla compatibilità.

Tieni ben presente che, in questo modo, puoi trasferire più file in simultanea, ma in una sola app per volta.
Quando hai finito, premi sul pulsante Trasferisci per finalizzare lo spostamento dei file, indicando alcune informazioni aggiuntive (ad es.
il nome del nuovo album fotografico da creare), se necessario, per poi attendere il messaggio che conferma l’avvenuto trasferimento.
Tutto qua!

iExplorer (Windows/macOS)

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Non sei rimasto soddisfatto dalle precedenti soluzioni?
Allora potresti dare un’opportunità a iExplorer:
di fatto, si tratta di un programma inizialmente progettato per “esplorare” la memoria interna dei dispositivi iOS tramite Esplora File di Windows o il Finder di Mac, con la possibilità di copiare agevolmente sul computer i file in essa contenuti, tuttavia può essere tranquillamente utilizzato per effettuare il passaggio inverso.

Anche in questo caso, non si tratta di un programma gratuito:
per sfruttarlo appieno, è necessario acquistare una licenza d’uso al prezzo di 39,99$ una tantum, ma si può provare gratuitamente con alcune limitazioni sul funzionamento (per esempio, non è possibile spostare più di 10 file musicali per volta o più di 150 MB di dati complessivamente).

Per scaricare la versione di prova del software, collegati alla sua pagina Internet principale, clicca sul pulsante Download iExplorer e attendi che il pacchetto d’installazione (.exe su Windows e .dmg su macOS) venga completamente scaricato sul computer.

A questo punto, se stai usando Windows, avvia il file ottenuto e, se necessario, accetta l’installazione del framework .NET di Microsoft cliccando sul pulsante Accept.
Fatto ciò, premi sul pulsante Installa e attendi che i file necessari vengano scaricati da Internet:
la procedura viene completata automaticamente.
Se, invece, stai utilizzando un Mac, lancia il pacchetto dmg scaricato in precedenza e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.

Nota:
anche in questo caso, se ti trovi su Windows, devi provvedere a scaricare e installare iTunes sul computer:
per funzionare correttamente, iExplorer necessita dei driver di collegamento inclusi nel programma di Apple.

Ad ogni modo, dopo aver completato i passaggi necessari per installare correttamente iExplorer, collega l’iPhone al computer e avvia il programma:
se necessario, premi sul pulsante OK e poi sul pulsante Continue With Demo, collocato in basso a destra, per continuare a usare la versione di prova del software.

A questo punto, premi sul bottone Files collocato nella sezione centrale del programma e, per copiare i file in tutta sicurezza e senza rischiare di accedere a zone di memoria “pericolose”, clicca sul pulsante Documents folder che compare nel pannello successivo:
per avviare il trasferimento, devi semplicemente trascinare i file di tuo interesse nella finestra del programma.

Nota:
i file copiati nella summenzionata cartella possono essere visualizzati soltanto esplorando la memoria del telefono dal PC e non direttamente dal dispositivo stesso.

Trasferire file da PC a iPhone senza fili

Non hai a disposizione il cavo Lightning del telefono, dunque, sei alla ricerca di un metodo che ti permetta di trasferire file da PC a iPhone senza fili e con meno passaggi possibili?
Allora lascia che ti suggerisca un paio di soluzioni che potrebbero fare al caso tuo:
la prima è AirDrop, una tecnologia sviluppata da Apple per spostare file tra la maggior parte dei suoi dispositivi, mentre la seconda è Send Anywhere, un’applicazione multipiattaforma che permette lo spostamento di file tramite l’inserimento di un codice.
Di seguito te le illustro entrambe in dettaglio.

AirDrop (macOS)

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AirDrop, se non ne fossi a conoscenza, è la soluzione pensata da Apple per il trasferimento dei file tra la maggior parte dei dispositivi da essa prodotti, come Mac, iPad e, ovviamente, iPhone.
È compatibile con quasi tutti i Mac prodotti dopo il 2008 e con iPhone 5 e successivi ed è sfruttabile attraverso le tecnologie Wi-FiBluetooth.

Per servirtene, attiva innanzitutto la ricezione dei file sul Mac:
per farlo, recati nel menu Vai > AirDrop, accessibile dal pannello superiore di macOS, e attendi che la finestra del Finder sia mostrata a schermo.
Se sia il Bluetooth che il Wi-Fi sono attivi, puoi utilizzare immediatamente AirDrop, altrimenti premi il pulsante mostrate a schermo per attivare entrambe le connessioni.

A questo punto, prendi il “iPhone”, recati nel menu Impostazioni > Generali > AirDrop di iOS e, se il Mac da cui intendi ricevere file non è associato a nessun contatto che hai in rubrica, seleziona l’opzione Tutti (altrimenti lascia attiva quella Solo contatti).
Adesso torna sul Mac, e trascina i file da trasferire sull’iPhone sulla foto relativa all’iPhone (nella finestra di AirDrop).

Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta la mia guida su come funziona AirDrop, in cui ti ho illustrato con dovizia di particolari il funzionamento di questa tecnologia.

Send Anywhere (iOS/Android/Windows/macOS)

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Se non possiedi un Mac, pertanto la soluzione segnalata poc’anzi non è ti è stata di aiuto, puoi trasferire file da PC a iPhone in modalità wireless avvalendoti di Send Anywhere:
di fatto, si tratta di un programma, con relativa app, che permette di spostare file da un dispositivo all’altro (non soltanto tra computer e iPhone ma anche tra PC e Android e tra smartphone/tablet di vario tipo) senza l’utilizzo di cavi di comunicazione, avvalendosi di un sistema di codici molto intuitivo.

Una volta scelti i file da condividere dal computer, si ottiene un codice numerico da digitare sull’iPhone e il gioco è fatto.
Il servizio SendAnywhere è disponibile gratuitamente fino a 10 GB per upload e con link che durano 10 minuti, altrimenti costa 5,99$/mese e offre 1 TB di archiviazione, con un limite di 10 GB per upload e link con scadenza che può essere configurata.

Per servirtene, collegati alla pagina principale del programma e, se ti trovi su Windows, clicca sul pulsante Download contrassegnato con il logo di Windows e attendi che il file d’installazione venga completamente scaricato sul computer.

A download completato, lancia il programma così ottenuto (ad es. SendAnywhereSetup.exe) e clicca sui pulsanti Sì e Next per avviare la procedura d’installazione.
Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, premi sul pulsante Next per quattro volte consecutive e concludi la procedura premendo, in sequenza, sui pulsanti Install, NextFinish.
Per quanto riguarda macOS, puoi installare Send Anywhere prelevandolo direttamente dal Mac App Store.

Completata l’installazione, avvia il programma richiamandolo dal menu Start di Windows (l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) oppure dal Launchpad di macOS (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock), clicca sul pulsante Send situato in alto a sinistra della finestra che si apre a schermo e trascina i file che desideri inviare all’iPhone nella finestra del programma, aiutandoti con Esplora File/Finder, se necessario.
Fatto ciò, premi nuovamente il pulsante Send e prendi nota del codice che viene visualizzato a schermo.

Per ricevere il file (o i file), scarica e installa l’app di Send Anywhere sull’iPhone, avviala, consenti l’accesso a foto e notifiche sul dispositivo, tocca il pulsante Ricevi collocato in basso e digita il codice numerico appuntato in precedenza nell’apposito campo.
Infine, fai tap sul pulsante Ricevi per avviare il trasferimento dei file sul “iPhone”.
In alternativa, anziché digitare il codice numerico, puoi avviare il trasferimento dei file toccando l’icona del codice QR situata in alto a destra dell’app per iPhone e inquadrando successivamente il codice visualizzato sullo schermo del computer.

come tagliare le canzoni con mac

come tagliare le canzoni con mac

Ti piacerebbe creare una suoneria per il tuo cellulare usando una canzone che hai appena scaricato sul Mac ma non sai a quali programmi rivolgerti?
Stai cercando un buon software di editing audio compatibile con macOS ma non vuoi rivolgerti a costose soluzioni a pagamento?
Caschi a fagiolo!

Stavo proprio per consigliarti delle risorse gratuite che permettono di tagliare le canzoni con Mac in maniera così semplice e veloce che ne rimarrai stupito.
Alcune consentono di creare suonerie, altre invece di modificare i file audio a 360 gradi.
Pensa, ci sono anche degli strumenti fruibili direttamente in rete, senza bisogno di scaricare assolutamente nulla.
Fantastico, vero?

Allora?
Posso sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
Posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple ed inizia immediatamente a concentrarti sulla lettura di questo mio tutorial dedicato all’argomento.
Sono stra-sicuro che alla fine potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai pronto a fornire utili consigli sul da farsi a tutti i tuoi amici interessanti al medesimo argomento.
Che ne dici, scommettiamo?

Indice

  • Soluzioni offline per tagliare le canzoni con Mac
    • Free Ringtone Maker
    • Audacity
    • MP3 Trimmer
  • Soluzioni online per tagliare le canzoni con Mac
    • Make Own Ringtone
    • Audio Trimmer
    • Taglia Audio

Soluzioni offline per tagliare le canzoni con Mac

Come ti dicevo ad inizio guida, esistono diversi programmi grazie ai quali è possibile tagliare le canzoni con Mac.
Alcuni di essi sono utili per creare suonerie per cellulari, altri invece si prestano all’editing in via generica.
Per approfondimenti continua pure a leggere, trovi indicati proprio qui di seguito quelli che a parer mio rappresentato i migliori software della categoria.

Free Ringtone Maker

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Se ti interessa capire come tagliare le canzoni con Mac per creare dei toni di chiamata per il tuo smartphone, ti consiglio di provare l’applicazione gratuita Free Ringtone Maker che, per l’appunto, permette di tagliare porzioni di brani musicali e trasformarli in suonerie in maniera estremamente facile e veloce.

Per installarla sul tuo Mac, collegati alla sezione dedicata presente sul Mac App Store online e fai clic sul pulsante Vedi in Mac App store.
Nella finestra che si apre sulla scrivania, fai clic sul bottone Ottieni/Installa ed attendi che la procedura di download e di installazione venga avviata e completata.
Se richiesta, digita anche la password del tuo ID Apple.

Successivamente richiama l’app facendo clic sulla sua icona che è stata aggiunta al Launchpad.
Una volta visualizzata la relativa finestra sulla scrivania, per tagliare una canzone fai clic sul pulsante Open file e seleziona il brano che desideri trasformare in suoneria.

Dopodiché posiziona la parte blu del grafico in modo che coincida con la porzione di canzone da ritagliare, ascoltane un’anteprima premendo sul bottone Play per sincerarti di aver effettuato la seleziona corretta e clicca sul pulsante Start per salvare il risultato finale. Le suonerie verranno salvate nella cartella /Users/ tuonome/ Music/ iTunes/ iTunes Media/ Tones del Mac, ossia nella sezione Suonerie di iTunes.

Se poi prima di procedere con il salvataggio vuoi aggiungere un effetto di dissolvenza all’inizio e alla fine del brano, metti il segno di spunta accanto alle voci Sound fade in e Sound fade out che si trovano in basso.

Audacity

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Se vuoi tagliare le canzoni con Mac in maniera più avanzata e per scopi diversi da quelli che portano alla creazione di una suoneria per cellulari, ti consiglio vivamente di rivolgerti ad Audacity, il miglior programma di editing audio gratuito disponibile non solo per computer a marchio Apple ma anche per Windows e Linux.

Per scaricare Audacity sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download.
A download ultimato apri, facendo doppio clic su di esso, il pacchetto .dmg appena ricavato e trascina la cartella di Audacity nella directory Applicazioni di macOS per installare il programma sul Mac.

Successivamente, e hai necessità di lavorare su file audio in formato MP3, procedi con l’installazione del plugin LAME MP3.
Per riuscirci, collegati a questa pagina Web e clicca sulla voce Lame_Library_vx.xx.x_for_Audacity_on_macos.dmg per scaricare il componente sul tuo computer.
A download completato, apri il pacchetto .dmg appena ottenuto, avvia il file .pkg contenuto al suo interno e clicca su Continua e su Installa.
Infine, digita la password del tuo account utente su macOS, premi su Installa software e su Chiudi per completare il processo d’installazione di LAME MP3.

A questo punto, per tagliare una canzone con Audacity, seleziona la voce Apri… dal menu File del programma e scegli il brano da modificare.
Seleziona quindi con il mouse la parte del grafico relativa alla porzione di canzone che vuoi estrapolare.
Puoi assicurati di aver evidenziato la porzione corretta facendo clic sul bottone Play per ascoltarne un’anteprima.

Procedi con il salvataggio della parte del file audio selezionata cliccando sul menu File che sta in cima e selezionando Esporta audio selezionato….
Scegli poi il formato in cui intendi salvare la porzione di brano appena estrapolata dal menu a tendina Format ed indica il nome che vuoi assegnare al file e la posizione per il salvataggio tramite, rispettivamente, i campi Salva con nome: e Situato in:.
Per concludere, premi sul pulsante Salva. Più facile di così?

MP3 Trimmer

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Un’altra ottima risorsa a cui puoi appellarti per tagliare le canzoni con Mac è MP3 Trimmer.
Si tratta di un’applicazione a costo zero specifica per macOS che, come intuibile dal nome stesso, è pensata in maniera specifica per l’editing dei file in formato MP3. È gratis ma mostra dei banner che invitano ad acquistare la versione completa del software quando si importano i brani o si salvano gli MP3.

Per effettuarne il download sul tuo Mac, recati sul sito Internet del programma, seleziona la scheda Download che sta in cima e fai clic su Click to download.
A scaricamento ultimato, apri il pacchetto in formato .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni di macOS.

Successivamente avvia MP3 Trimmer facendo clic sulla relativa icona che è stata aggiunta al Launchpad e quando ti viene chiesto di registrare la tua copia dell’applicazione clicca sul pulsante Launch application and try it out for free….

Attendi dunque qualche istante affinché compaia la sua finestra principale sulla scrivania dopodiché trascinaci sopra il file audio che vuoi editare, porta l’indicatore della timeline all’inizio della porzione del brano che vuoi estrapolare e clicca sul pulsante Set sotto la voce In-point. Successivamente sposta l’indicatore della timeline alla fine della porzione del brano da conservare e premi su Set sotto la voce Out-point.
Se hai bisogno di ascoltare un’anteprima del brano per assicurarti di aver selezionato la porzione corretta fai clic sul bottone Play.

Per concludere, apri il menu File e seleziona Save trim selection dopodiché aspetta che il banner promozionale scompaia ed indica la posizione in cui salvare la porzione di brano appena tagliata.
Et voilà!

Soluzioni online per tagliare le canzoni con Mac

Non vuoi o non puoi scalcare nuovi programmi sul tuo Mac motivo per cui ti piacerebbe fare la conoscenza di qualche strumento per tagliare le canzoni fruibile direttamente online?
Allora qui di seguito troverai senz’altro pane per i tuoi denti! Nelle righe successive ho infatti provveduto ad indicarti quelli che ritengo essere i migliori servizi Web della categoria.
Mettili subito alla prova, non te ne pentirai!

Make Own Ringtone

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Il primo tra i servizi online utili per tagliare le canzoni con Mac di cui voglio parlarti è Make Own Ringtone.
È gratis, facilissimo da usare, non necessita di registrazione e funziona da qualsiasi browser Web.
Inoltre, supporta tutti quelli che sono i più diffusi formati audio: AAC, FLAC, M4A, MP3, OGG, WAV, WMA.

Per usarlo, collegati alla sua home page, fai clic sul bottone Upload file e seleziona la canzone che intendi tagliare.
In alternativa, trascina il file audio direttamente nella finestra delle navigatore.
Attendi poi che la procedura di upload venga avviata e portata a termine.

Una volta visualizzato il grafico del file audio, individua la parte iniziale del brano che vuoi tagliare e trascina nel punto esatto dello stesso il cursore verde di sinistra.
Trascina invece il cursore verde che sta a destra sulla parte finale.
Per assicurarti di aver effettuato la selezione corretta, ascoltane un’anteprima premendo sul bottone Play posto in basso.

Regola (se vuoi) il livello del volume della porzione di brano che stai per estrapolare, scegli il formato di output tra MP3 oppure M4R cliccando sui bottoni appositi in baso a sinistra e premi sul pulsante Make a ringtone alla fine della pagina.
Successivamente potrai effettuare il download del file premendo sul bottone Download che vedrai apparire su schermo.

Audio Trimmer

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Se cerchi una valida alternativa al servizio Web di cui sopra ti consiglio vivamente di mettere alla prova Audio Trimmer.
Si tratta di un’applicazione online a costo zero che consente di tagliare le canzoni con Mac intervenendo su tutti quelli che sono più comuni formati audio (MP3, WAV, WMA, OGG, M4R, 3GPP ecc).
L’unica pecca, se così vogliamo definirla, è che limita il peso massimo dei file da caricare a 50 MB.

Mi chiedi come fare per potertene servire?
Te lo indico subito.
In primo luogo, collegati alla home page del servizio, premi sul bottone Apri file/Scegli file e seleziona dal tuo computer il brano che vuoi tagliare.
In alternativa, puoi trascinare direttamente nella finestra del browser il file audio di riferimento.

Una volta visualizzato su schermo il tracciato del brano, trascina il cursore sinistro sul punto di inizio della parte che vuoi tagliare e quello destro sul punto finale.
Se vuoi ascoltare un’anteprima della parte selezionata premi sul bottone Play in basso.

Se vuoi, puoi anche aggiungere l’effetto dissolvenza all’inizio o alla fine della parte che stai per tagliare.
Per riuscirci, ti basta selezionare l’opzione che preferisci dal menu a tendina Fade In/Out che sta in basso.
Puoi anche regolare il livello del volume spostando la barra regolatrice che trovi accanto all’icona dell’altoparlante in basso a destra.

Per concludere, scegli il formato di output selezionando l’opzione che preferisci dal menu a tendina Output Format: adiacente, clicca sul bottone Crop in basso a destra e poi fai clic sul pulsante Download per scaricare la porzione di brano appena tagliata sul tuo Mac.
Ecco fatto!

Taglia Audio

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Un’ulteriore soluzione ai servizi Web di cui sopra è rappresentata da Taglia MP3 Online.
Trattasi di un altro servizio Web gratuito che può permetterti di tagliare le canzoni con Mac in maniera estremamente semplice e veloce.
L’unica cosa di cui occorre tener conto è che necessita di Flash Player per poter funzionare (per maggiori info, fa’ riferimento al mio tutorial su come installare Flash Player).

Per usarlo, collegati alla home page del servizio, premi sul bottone Apri file che sta al centro e seleziona il brano su cui vuoi agire.
In alternativa, trascina il file direttamente nella finestra del browser.
Se il tuo file audio si trova su Dropbox oppure su Google Drive, puoi effettuarne l’upload direttamente da li facendo clic sulle relative icone su schermo.

A caricamento avvenuto, sposta i due cursori blu collocati ai lati del grafico a onda per indicare i punti di inizio e di fine della porzione di file audio che vuoi mantenere.
Schiaccia poi la barra spaziatrice del tuo Mac per ascoltare un’anteprima della selezione effettuata.

Per procedere con il taglio, invece, scegli prima il formato di output dal menu a tendina Altro che sta in basso oppure lascia selezionato MP3 (se vuoi ottenere un MP3, appunto).
Dopodiché premi sul pulsante Taglia adiacente e su quello Download per scaricare sul Mac il file audio editato.

Se vuoi, prima di procedere con il taglio puoi raggiungere l’effetto dissolvenza all’inizio e/o alla fine del brano portando su ON gli interruttori accanto alle opzioni Dissolvenza in apertura e Dissolvenza in chiusura.

come selezionare piu elementi mac

come selezionare piu elementi mac

Sei passato da poco da PC a Mac e, nonostante il sistema operativo di Apple sia uno dei più semplici da usare, ci sono alcune operazioni che prima compievi senza problemi su Windows che non riesci ancora a portare a termine con disinvoltura su macOS.
Una di queste è la selezione multipla dei file nel Finder.
Come dici?
Ho centrato in pieno la questione?
Beh, allora dedica qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questo tutorial e provvederò a spiegarti, per filo e per segno, come selezionare più elementi Mac.

Effettivamente, per chi proviene da tanti anni di Windows non è sempre semplice adattarsi alle combinazioni di tasti e ai comandi del mondo Mac – che sono diversi da quelli dei PC -, ma ti assicuro che in questo caso è davvero facilissimo, tanto quanto come selezionare più file sui sistemi operativi di casa Microsoft.
Vedrai, appena ti dirò come selezionare più elementi Mac lo imparerai perfettamente “al volo”, senza aver bisogno di rileggerlo nemmeno una volta.

Se sei dunque realmente interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter selezionare più elementi Mac, ti suggerisco di metterti ben comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi qui sotto.
Sono certo che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a fornire eventuali spiegazioni ai tuoi amici che si trovano nella tua stessa situazione e che sono desiderosi di ricevere una dritta analoga.
Che ne dici, scommettiamo?

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e necessità, puoi selezionare più elementi Mac andando ad agire solo ed esclusivamente sui file che risultano vicini tra loro oppure anche su quelli distanti l’uno dall’altro.
Puoi inoltre selezionare più elementi Mac in maniera automatica oppure puoi intervenire su interi gruppi di cartelle, documenti e vari altri elementi lasciando altri deselezionati.
Chiaramente, è anche possibile selezionare tutti i file presenti in una specifica posizione.
Ad ogni modo, non preoccuparti:
le operazioni da compiere sono semplicissime e nella maggior parte dei casi possono essere effettuate soltanto con la tastiera – mediante apposite shortcuts -, senza dover ricorrere all’uso del mouse o a quello del trackpad.

Nota: Se non sai ancora bene come destreggiarti con la tastiera del Mac, puoi aiutarti con le indicazioni presenti su questa pagina dedicata annessa al sito Internet di Apple in cui vengono indicati tutti i vari pulsanti presenti sulla tastiera dei computer Apple e le relative funzioni.

Selezionare i file vicini

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Anche se i tasti da premere sono leggermente diversi da quelli che sei abituato ad usare su Windows, sappi che selezionare più elementi Mac andando ad agire sui file che sono vicini tra di loro è un vero e proprio gioco da ragazzi.

Per riuscirci, basta infatti cliccare sul primo file ed usare la combinazione di tasti shift+frecce direzionali della tastiera per selezionare gli oggetti che si trovano sotto, sopra o ai lati di quest’ultimo.

Se non prediligi l’utilizzo esclusivo della tastiera, puoi selezionare più file vicini tra loro sul tuo Mac anche servendoti solo ed esclusivamente del mouse o del trackpad.
In che modo?
Semplicissimo: ti basta tenere premuto il tasto sinistro del mouse o del trackpad e selezionare i file che si desidera andando a definire l’area di selezione mediante l’apposito quadrato/rettangolo che viene tracciato.

Selezionare i file distanti

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Se invece gli elementi da selezionare si trovano ad una certa distanza gli uni dagli altri, non c’è bisogno di riordinarli manualmente o operare su di essi singolarmente per riuscire nel tuo intento.

Infatti, in tal caso, per selezionare più elementi Mac basta tenere premuto il tasto cmd della tastiera del computer e cliccare con il mouse o con il trackpad sui file che si desidera selezionare, dopodiché è possibile fare clic destro su uno di essi per copiarli o eliminarli tutti contemporaneamente mediante l’apposito menu contestuale che viene mostrato.
Facilissimo, vero?

Selezionare automaticamente i file

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Un modo molto comodo di selezionare più elementi Mac quando è attiva la visualizzazione in stile elenco per le cartelle consiste nel selezionare un file e poi automaticamente tutti quelli che si trovano sopra e sotto di esso utilizzando una comodissima combinazione di tasti della tastiera.

Se vuoi provarla, provvedi innanzitutto ad accertarti del fatto che la visualizzazione in stile elenco risulti attiva per la cartella su cui è tua intenzione andare ad agire.
Per fare ciò, recati nella cartella di tuo interesse dopodiché assicurati del fatto che il secondo pulsante (quello con le linee in orizzontale) collocato nella parte in alto a sinistra della finestra relativa alla cartella sia selezionato ed in caso contrario cliccaci sopra.

In alternativa, dopo aver aperto la cartella relativamente alla quale intendi andare ad agire, clicca sulla voce Vista annessa alla barra dei menu ed assicurati che l’opzione Come elenco dal menu che ti viene mostrato sia seleziona ed in caso contrario cliccaci sopra.

A questo punto, puoi procedere andando a selezionare automaticamente i file.
Per riuscirci, seleziona un file da un elenco cliccandoci sopra, dopodiché tieni premuti i tasti shift+alt sulla tastiera del tuo Mac e premi la freccia su o la freccia giù per includere nella selezione tutti gli elementi presenti rispettivamente sopra o sotto quello selezionato precedentemente.

Selezionare gruppi di file lasciandone altri deselezionati

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Puoi anche unire due tecniche viste in precedenza e selezionare gruppetti di file in modalità elenco lasciandone altri deselezionati (es.
selezionare i file da 01 fino a 05, lasciare quelli da 06 a 10 deselezionati e selezionare quelli da 11 a 15).
In che modo?
Ora te lo spiego.

Per riuscirci, basta cliccare sul primo file del primo gruppetto ed usare i tasti shift+freccia giù o freccia su per selezionare il primo gruppetto, dopodiché si deve tenere premuto il tasto cmd, selezionare il primo file del secondo gruppetto, ampliare la selezione con shift+freccia giù o freccia su e così via finché non si selezionano tutti gli oggetti desiderati.

Selezionare tutti i file

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Non dimenticare poi la possibilità di selezionare tutti i file presenti in una data posizione di macOS contemporaneamente senza complicarsi troppo la vita.

Basta aprire la cartella che contiene gli elementi da selezionare, premere la combinazione di tasti cmd+a sulla tastiera del computer e il gioco è fatto.
Più semplice di così?

Altro

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Ci hai preso gusto nel selezionare più elementi Mac ed adesso ti piacerebbe capire come fare per poter intervenire anche su testo, pulsanti, funzioni e altro ancora?
Allora da’ subito uno sguardo alla mia guida su come selezionare con la tastiera, vedrai che in questo modo riuscirai a soddisfare la tua sete di conoscenza.

Unitamente all’articolo che ti ho appena segnalato, ti suggerisco di consultare anche la mia guida su come cliccare con la tastiera.
Può tornarti utile per selezionare più elementi bandendo del tutto l’uso del mouse.
Leggila, vedrai che non te ne pentirai.

come mostrare file nascosti mac

come mostrare file nascosti mac

Qualche tempo fa, ti ho spiegato come mostrare cartelle nascoste e file nascosti su Windows.
È un’operazione molto semplice da portare a termine ma devi sapere che non è limitata ai soli sistemi operativi Microsoft.
Infatti, se hai un Mac, anche su quest’ultimo ci sono cartelle e file invisibili che possono essere “sbloccati” e resi accessibili agendo sulle impostazioni dell’OS ed io oggi ti spiegherò come fare.
Come dici?
La cosa ti interessa?
Beh, allora leggi le indicazioni che trovi qui sotto per scoprire come mostrare file nascosti Mac e non te ne pentirai.

Prima che tu posa spaventarti inutilmente ci tengo a farti presente sin da subito che al contrario delle apparenze ed al di là di quel che tu possa pensare, mostrare file nascosti Mac non è affatto complicato.
Tutti, infatti, possono riuscirci senza particolari problemi, anche chi – un po’ come te – non si reputa esattamente un esperto in fatto di mondo nuove tecnologie e mondo Apple.

Premesso ciò, se sei quindi realmente interessato a scoprire in che modo bisogna procedere per riuscire a mostrare file nascosti Mac, ti suggerisco di prenderti cinque minuti o poco più di tempo libero, di metterti seduto ben comodo dinanzi al tuo fido computer a marchio Apple e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che trovi in questo mio tutorial.
Sono certo che alla fine potrai dirti soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a spiegare ai tuoi amici desiderosi di ricevere una dritta analoga in che maniera procedere.
Che ne dici, scommettiamo?

A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze, puoi scegliere se mostrare file nascosti Mac in maniera permanente o momentanea servendoti degli appositi comandi di macOS oppure se fare ciò ricorrendo all’uso di applicazioni di terze parti.
In tutti i casi il risultato finale è praticamente lo stesso.

Comandi di macOS

Mostrare file nascosti Mac in maniera permanente

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Se ti interessa mostrare file nascosti Mac mediante Terminale, l’applicazione presente su macOS che consente di interagire con il sistema mediante un’interfaccia a riga di comando, il primo passo che devi compiere è quello di avviare questo famoso strumento sul tuo Mac.
Per fare ciò, premi sulla voce Vai annessa ala barra dei menu, fai clic sulla voce Utility e poi fai doppio clic sull’icona di Terminale.
In alternativa, premi sull’icona a forma di lente di ingrandimento collocata sulla barra dei menu in alto a destra, digita terminale e fai clic sul primo risultato visualizzato in elenco, quello che viene indicato come Il migliore.

Adesso che finalmente visualizzi la finestra di Terminale sulla scrivania del tuo Mac, copia la stringa che trovi qui di seguito e incollala nella finestra dell’applicazione dopodiché premi sul pulsante Invio della tastiera del computer.

defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles TRUE; killall Finder

A questo punto dovresti finalmente essere riuscito a mostrare file nascosti Mac.
Tutte le modifiche vengono apportate al sistema senza necessitare di riavvii o disconnessioni.

Una volta abilita la visualizzazione dei file nascosti su macOS, potrai riconoscere molto facilmente tali elementi.
Si tratta infatti dei file con le icone semi-trasparenti.

Dopo aver completato il lavoro sui file nascosti, ricordarti di disattivarne nuovamente la visualizzazione accedendo ancora una volta a Terminale così come ti ho già indicato nelle righe precedenti, copiando ed immettendo la stringa che trovi qui di seguito e premendo il pulsante Invio sulla tastiera del Mac.

defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles FALSE; killall Finder

Mostrare file nascosti Mac in maniera momentanea

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Se invece di mostrare file nascosti Mac in maniera permanente ti interessa vedere tali elementi solo ed esclusivamente perché intendi apportargli delle modifiche mediante una specifica applicazione, puoi mettere in pratica un’altra procedura rispetto a quella che ti ho indicato poc’anzi.

Tanto per cominciare, apri l’applicazione con cui desideri modificare il file nascosto (es. TextEdit) dopodiché clicca sulla voce File annessa alla barra dei menu poi seleziona Apri… o Open… dal menu che ti viene mostrato.

Ora che visualizzi sulla scrivania la finestra tramite la quale selezionare il file da aprire premi la combinazione di tasti cmd+shift+. (punto).
Utilizzando tale combinazione di tasti vedrai apparire tutti i file nascosti presenti sul sistema nella finestra di dialogo aperta sulla scrivania.
Seleziona quindi il file nascosto su cui è tua intenzione andare ad agire poi fai clic sul pulsante Apri o Open.

Tieni presente che effettuando il procedimento che ti ho appena indicato, la visualizzazione dei file nascosti verrà attivata solo nella finestra di dialogo per l’apertura dei file.
I file nascosti continueranno dunque a non essere visibili nel Finder, tienine conto.

Per disabilitare la visualizzazione dei file nascosti nella finestra di dialogo corrente ti basta premere nuovamente la combinazione di tasti cmd+shift+. (punto).

Applicazioni di terze parti

OnyX

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Se invece non prediligi l’uso di Terminale e la soluzione per mostrare file nascosti Mac che ti ho indicato nelle righe precedenti non ha attirato in maniera particolare la tua attenzione ma desideri comunque poter accedere a tutti quelli elementi “normalmente” non visibili su macOS, puoi riuscire nel tuo intento ricorrendo all’uso di alcune applicazioni di terze parti grazie adibite alla manutenzione ed alla personalizzazione di macOS come nel caso di OnyX.

Per mostrare file nascosti Mac mediante OnyX, la prima operazione che devi effettuare è il download dell’app.
Per fare ciò, clicca qui in modo tale da collegarti subito al sito Internet ufficiale della risorsa dopodiché premi sul pulsante Download presente in corrispondenza della voce OnyX.
In seguito, fai clic sul pulsante Download collocato accanto alla versione del programma per la versione del sistema operativo in uso sul tuo Mac.

Attendi quindi qualche istante affinché la procedura di download venga avviata e portata a termine dopodiché fai doppio clic sul file OnyX.dmg e trascina l’icona di OnyX nella cartella Applicazioni di macOS.

Adesso, recati nella cartella Applicazioni del tuo Mac, fai clic destro sull’icona di OnyX, seleziona la voce Apri dal menu che ti viene mostrato e poi clicca ancora una volta su Apri per avviare il software.
Immetti la password del tuo account utente su macOS, accetta le condizioni di utilizzo della app cliccando sul pulsante Accetto e premi su Continua per eseguire il controllo dello stato dell’hard disk.

Una volta completato il controllo dell’hard disk, fai clic sulla scheda Parametri annessa alla finestra principale del programma, clicca su Finder ed apponi un segno di punta sulla casella collocata accanto alla voce Mostra files e cartelle nascoste annessa alla sezione Opzioni Varie:.
In seguito, premi sul bottone Continua per confermare la tua volontà di apportare modifiche al sistema e per riavviare il Finder in modo tale da mostrare file nascosti Mac.

Una volta apportate tutte le modifiche del caso ai file nascosti presenti sul tuo Mac, potrai disattivarne la visualizzazione accedendo nuovamente alla sezione Parametri di OnyX, cliccando sulla scheda Finder, togliendo il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Mostra files e cartelle nascoste annessa alla sezione opzioni Varie: e facendo clic sul bottone Continua.

Houdini

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Un altro sistema che puoi sfruttare per mostrare file nascosti Mac consiste nel ricorrere all’uso di Houdini.
Si tratta di un applicazione gratuita il cui unico scopo è quello di abilitare e disabilitare la visualizzazione di file e cartelle nascosti in modo estremamente semplice e veloce.

Per scaricare questo programma, clicca qui in modo tale da poterti collegare alla pagina Web di download del programma dopodiché fai clic sulla freccia rivolta verso il basso che risulta collocata sulla destra ed attendi che la procedura di download dell’applicazione venga prima avviata e poi portato a termine.

Successivamente recati nella cartella Download di macOS, clicca con il tasto destro del mouse sull’icona di Houdini, seleziona Apri e poi fai clic ancora una volta sul pulsante Apri.

Una volta visualizzata la finestra dell’applicazione, clicca sull’icona collocata sopra la voce Toggle File Visibility ed attendi qualche istante affinché file e cartelle normalmente non visibili su macOS possano essere visualizzati.
Una volta apportate le modifiche desiderate ai file nascosti su macOS, disabilitane la visualizzazione premendo nuovamente sull’apposita icona presente nella finestra del programma.

Se non ti interessa mostrare file nascosti Mac in tutto il sistema ma solo ed esclusivamente in una specifica posizione di macOS, premi sull’icona collocata sopra la voce Browse Hidden Files ed utilizza la finestra del finder che ti viene mostrata sulla scrivania per recarti nella posizione esatta dell’OS in cui sono presenti i file di interesse.
Più semplice di così?

Come importare VCF su iPhone

Come importare VCF su iPhone

scritto da IlMagoDellaMela

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come importare VCF su iPhone, in modo da importare file VCF che contengono contatti sul tuo iPhone.

Come importare file VCF di contatti su iPhone

Hai esportato la rubrica dal tuo vecchio smartphone per trasferirla sul tuo nuovo iPhone ma non sai come portare a termine l’operazione?

in che formato è il file della rubrica che intendi importare sul “iPhone”?

Si tratta di un file VCF?

I file VCF, che al loro interno possono contenere uno o più contatti, sono compatibili al 100% con iOS e possono essere importati su qualsiasi modello di iPhone senza ricorrere ad applicazioni di terze.
Tutto quello che bisogna fare è importare i file VCF sull’iPhone (vedremo a breve come), aprirli con l’applicazione Contatti e accettare l’importazione di tutti i nominativi nella rubrica di iOS.

Se vuoi saperne di più, continua a leggere:
qui sotto trovi spiegato come importare VCF su iPhone passo dopo passo.
La procedura è valida per tutte le versioni più recenti di iOS e per tutti i modelli di “iPhone”.
I file VCF da utilizzare, poi, possono provenire da qualsiasi dispositivo e sistema operativo:
dai PC Windows agli smartphone Android, dai servizi di Web Mail ad altri dispositivi iOS.

Operazione preliminari:
esportare i contatti in file VCF

Se stai leggendo questo tutorial, molto probabilmente hai già un file VCF pronto per essere importato sull’iPhone.
Ad ogni modo, se così non fosse, qui sotto trovi delle indicazioni veloci su come esportare i contatti da vari dispositivi e servizi.

Come esportare i contatti da Android su file VCF

  • apri l’applicazione Contatti
  • premi sul pulsante (…) che si trova in alto a destra
  • seleziona la voce Importa/Esporta dal menu che si apre
  • poi seleziona la rubrica da esportare (es.indirizzo Gmail o Telefono)
  • vai Avanti
  • seleziona l’unità di destinazione del file VCF (es.
    Scheda SD)
  • metti il segno di spunta accanto ai nominativi da esportare
  • premi sul pulsante OK collocato in alto a destra

Maggiori info sull’intera procedura sono disponibili nel mio tutorial su come salvare contatti Android

Come esportare i contatti da Gmail su File VCF

  • collegati alla tua casella Gmail
  • espandi il menu a tendina Gmail collocato nella barra laterale di sinistra e seleziona l’opzione Contatti da quest’ultimo.
    Nella pagina che si apre
  • seleziona le voci Altro
  • ed Esporta dalla barra laterale di sinistra e vai alla versione precedenti di Contatti cliccando sull’apposita voce.
    Per concludere
  • seleziona la voce Esporta dal menu Altro che si trova in alto
  • metti il segno di spunta sulla voce Formato vCard
  • premi sul pulsante Esporta per avviare l’esportazione della rubrica.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta il mio tutorial su come esportare contatti da Gmail.

Applicazioni per esportare i contatti della rubrica su iPhone

  • iPhone – utilizza l’applicazione My Contacts Backup che permette di esportare i contatti della rubrica di iOS in pochi e semplici “tap”.
    L’applicazione è gratuita fino a 500 contatti, altrimenti costa 1,99 euro
  • Windows Phone – utilizza l’applicazione gratuita contacts+message backup di Microsoft.
    Trovi illustrato il suo funzionamento in dettaglio nel mio tutorial su come esportare contatti Windows Phone.
  • Outlook – apri Outlook, clicca sul pulsante File collocato in alto a sinistra e vai prima su Opzioni e poi su Avanzate.
    Dopodiché clicca sul pulsante Esporta, seleziona l’opzione Esporta in un file, vai Avanti e scegli le opzioni Esporta in un file, Valori separati da virgola e Contatti dalle schermate successive.
    Otterrai un file CSV e non VCF, quindi dovrai provvedere a convertirlo con degli strumenti adatti allo scopo.
  • Outlook.com – collegati alla tua casella di posta su Outlook.com, premi sul pulsante menu collocato in alto a sinistra e seleziona l’icona Persone dal menu che compare.
    Successivamente, seleziona la voce Esporta contatti dal menu Gestisci e premi sul pulsante Esporta.
    Otterrai un file CSV da trasformare in VCF usando soluzioni esterne.

Importare VCF su iPhone:
procedura standard

Il modo più semplice per importare i contatti in formato VCF su un iPhone è copiare questi ultimi sul telefono auto-inviandoseli via email o salvandoli su un servizio di cloud storage (es.
Dropbox, iCloud Drive ecc.).
Successivamente, bisogna aprire il file VCF con la app Contatti di iOS e scegliere di importare tutti i contatti che contiene premendo sull’apposito pulsante.

Facciamo qualche esempio pratico.
Se ti sei inviato il file VCF tramite posta elettronica e utilizzi Apple Mail (il client predefinito di iOS)

  • apri il messaggio che contiene il file VCF
  • premi sull’icona dell’allegato che si trova in basso.
  • Si aprirà automaticamente la app Contatti, la quale ti consentirà di importare tutti i contatti inclusi nel file VCF semplicemente
  • premendo sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
  • poi su Crea nuovi contatti.

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Se non utilizzi Apple Mail ma un altro client di posta elettronica (es.
Microsoft Outlook), puoi importare VCF su iPhone aprendo il messaggio che contiene il file con i contatti

  • premendo sull’icona di quest’ultimo e richiamando la funzione di condivisione (l’icona della freccia verso l’alto).
  • poi devi premere sull’icona Importa con contatti che si trova nel menu che si apre (nella prima fila di icone)
  • devi confermare l’importazione dei contatti premendo prima sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
  • poi su Crea nuovi contatti

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Se hai salvato il file VCF su un servizio di cloud storage, come ad esempio Dropbox o iCloud Drive, apri la app di quest’ultimo sul tuo iPhone e seleziona il file che contiene i contatti.

  • poi premi sul pulsante (…) o sull’icona della condivisione (la freccia che va verso l’alto)
  • seleziona la voce Esporta dal menu che si apre
  • scegli l’opzione Apri in che si trova nella seconda fila di icone.
  • Per concludere
  • premi sull’icona Importa con contatti
  • conferma l’importazione dei contatti premendo prima sul pulsante Aggiungi tutti i xx contatti
  • poi su Crea nuovi contatti.

Importare VCF su iPhone tramite iCloud

Se, come probabile, il tuo iPhone è associato a un account iCloud e hai attivato la sincronizzazione dei contatti con quest’ultimo, puoi importare VCF su iPhone anche utilizzando il pannello Web di iCloud.

La procedura che devi compiere è estremamente semplice.
Collegati al sito Internet di iCloud usando il tuo PC (puoi utilizzare qualsiasi browser e sistema operativo), effettua l’accesso con i dati dell’ID Apple associato all’iPhone e clicca sull’icona Contatti.

  • clicca sull’icona dell’ingranaggio che si trova in basso a sinistra
  • seleziona la voce Importazione vCard dal menu che si apre
  • seleziona il file VCF da importare nella rubrica di iCloud (e di conseguenza nella rubrica dell’iPhone).
  • Entro qualche secondo tutti i nominativi presenti nel file VCF verranno visualizzati nella rubrica di iCloud.

Per verificare che la sincronizzazione con l’iPhone sia andata a buon fine, attendi qualche minuto, apri la app Contatti di iOS e cerca i nominativi che hai importato nella rubrica di iCloud.

Se i nominativi non sono presenti

  • apri il menu delle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen)
  • seleziona l’icona di iCloud
  • verifica che la levetta relativa ai Contatti sia attiva.
    In caso contrario
  • attivala tu e attendi qualche minuto affinché la sincronizzazione della rubrica venga portata a termine.

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Rimuovere i contatti duplicati

Se dopo aver importato dei file VCF sul tuo iPhone ti ritrovi con dei duplicati in rubrica, non temere, ci sono delle soluzioni che permettono di risolvere facilmente il problema.

Puoi rivolgerti all’applicazione gratuita Cleanup Duplicate Contacts che consente di individuare e rimuovere i contatti duplicati dalla rubrica di iOS (oltre che cancellarli in base ad altri criteri, come ad esempio la mancanza di un nome o un numero di telefono),

oppure, se hai un Mac associato allo stesso ID Apple dell’iPhone, puoi fare tutto con l’applicazione Contatti di macOS.

Trovi maggiori informazioni su entrambe le soluzioni nel mio tutorial su come eliminare contatti iPhone.

Come estrarre file rar Mac

Come estrarre file rar Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagodellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come estrarre file rar su Mac, in modo da aprire file rar sul Mac e leggere i files in essi contenuti.

Ci sono diverse applicazioni che aprono file rar su Mac, ne ho diverse da consigliarti, alcune gratuite e altre a pagamento, tutte però semplicissime da usare e compatibili con tutti i tipi di archivi compressi:
RAR, ZIP, 7Z, archivi standard, archivi protetti con password, archivi suddivisi in più parti ecc. 

Per scoprire i loro nomi e imparare come estrarre file RAR Mac utilizzandole, non devi far altro che prenderti cinque minuti di tempo libero (forse anche meno) e seguire le indicazioni che sto per darti.

The Unarchiver

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Per scoprire come estrarre file RAR Mac, ti consiglio di installare l’applicazione gratuita The Unarchiver, la quale consente di estrapolare qualsiasi file dagli archivi compressi in formato RAR con un semplice doppio click su di essi (come fa l’Utility Compressione integrata in OS X con i file ZIP).
Supporta Zip, RAR, 7-zip, Tar, Gzip, Bzip2 ed altri tipi di archivi compressi, compresi quelli protetti da password e quelli suddivisi in più parti.

Per installare The Unarchiver sul tuo computer, collegati a questa pagina Web e clicca sul pulsante Visualizza nel Mac App Store.
Nella finestra che si apre, fai click su Ottieni/Installa l’app, digita la password del tuo ID Apple e clicca sul pulsante Accedi per completare l’operazione.

Una volta installata sul Mac, The Unarchiver dovrebbe impostarsi automaticamente come applicazione predefinita per l’apertura dei file RAR, pertanto dovrebbe bastarti fare doppio click su qualsiasi archivio per far sì che ne venga estratto il contenuto nella cartella corrente.
Qualora così non fosse, puoi selezionare le tipologie di file da aprire con The Unarchiver seguendo questa semplice procedura.

  • Seleziona un file del tipo che vuoi aprire in maniera predefinita con The Unarchiver (es. un file RAR);
  • Premi la combinazione di tasti cmd+i sulla tastiera del tuo Mac per far comparire la finestra con le proprietà del file;
  • Espandi la sezione Apri con della finestra che si è aperta, seleziona The Unarchiver dal menu a tendina sottostante e premi prima su Modifica tutto e poi su Continua per salvare i cambiamenti.

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Avviando The Unarchiver dal LaunchPad del tuo Mac (o da Spotlight) e recandoti nella scheda Estrazione del software puoi scegliere anche in quale cartella estrarre il contenuto degli archivi:
Same folder as the archive per estrarre i file nella cartella di origine dell’archivio, Ask for a destination folder per scegliere di volta in volta una cartella diversa oppure Other per selezionare una cartella personalizzata.

StuffIt Expander

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StuffIt Expander è un’eccellente alternativa a The Unarchiver, sempre gratis, che supporta tutti i principali formati di archivi compressi:
RAR, ZIP, 7Z, TAR e molti altri ancora.
Ha un’interfaccia utente estremamente semplice da usare ed è molto rapido nel processo di decompressione dei dati.

Per scaricare StuffIt Expander sul tuo computer, collegati alla pagina del Mac App Store ad esso dedicata e clicca sul pulsante Visualizza nel Mac App Store che si trova sulla sinistra. Dopodiché attendi che venga aperto il Mac App Store, premi sul pulsante Ottieni/Installa l’app e, se necessario, digita la password del tuo ID Apple per avviare l’installazione del software.

Ora, per estrarre gli archivi compressi con StuffIt Expander, avvia la app e trascina gli archivi da estrarre sull’icona della scatola che compare sullo schermo.
Se vuoi associare gli archivi RAR a StuffIt Expander in modo che vengano estratti automaticamente dall’applicazione facendo doppio click su di essi, segui la stessa procedura che ti ho illustrato poc’anzi per The Unarchiver:
seleziona un file RAR, premi cmd+i e scegli StuffIt Expander dal menu a tendina Apri con presente nella finestra che si apre.

Keka

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Un altro software che ti consiglio vivamente di provare è Keka, il quale permette di estrarre i file in formato RAR, 7z, Lzma, xz, Zip, Tar, Gzip, Bzip2, ISO, EXE, CAB, PAX ed ACE e di creare archivi o file immagine nei formati 7z, Zip, Tar, Gzip, Bzip2, DMG ed ISO.
È open source, si può usare a costo zero, ma se ne apprezzi il funzionamento sei invitato a supportarne lo sviluppo con una donazione o acquistando la versione dell’applicazione che si trova sul MAS (1,99 euro).

Per scaricare la versione gratuita di Keka sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sul pulsante Scarica Keka. Dopodiché apri il pacchetto dmg che contiene il software, prendi l’icona di quest’ultimo e trascinala nella cartella Applicazioni di macOS per completarne l’installazione sul computer.

A questo punto, associa i file RAR a Keka come spiegato in precedenza per The Unarchiver e fai doppio click su di essi per estrarne il contenuto.
In alternativa puoi anche fare click destro sulle icone dei file RAR da estrarre e selezionare le voci Apri con > Keka dal menu che compare.
In questo modo potrai usare Keka per estrarre i file RAR senza associarli a questi ultimi.

Per regolare le impostazioni di compressione e decompressione degli archivi, api Keka usando la sua icona presente nel LaunchPad di macOS.

RAR Archiver

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Se cerchi un’applicazione che oltre ad estrarre file RAR Mac consenta anche di creare nuovi archivi in questo formato, puoi rivolgerti a RAR Archiver che si trova sul Mac App Store ad 1,99 euro.

Anche in questo caso, il programma si imposterà automaticamente come applicazione predefinita per aprire i file RAR.
Per creare nuovi archivi, invece, dovrai avviare RAR Archiver e trascinare nella finestra che si apre tutti i file che vuoi includere nel pacchetto RAR.

Per impostazione predefinita, RAR Archiver estrae il contenuto di tutti gli archivi in una stessa cartella.
Per cambiare la destinazione dei file, avvia la app, recati nelle sue impostazioni – selezionando la voce Preferences dal menu RAR Archiver – ed imposta nel menu a tendina Save folder l’opzione che più preferisci.

Plugin BetterZip per Quick Look

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Ti piacerebbe scoprire il contenuto di un archivio RAR senza doverlo prima estrarre? Nessun problema.
Installando sul tuo Mac il plugin gratuito BetterZip per Quick Look potrai visualizzare il contenuto dei file ZIP e dei file RAR sfruttando il sistema di anteprima incluso in macOS (quindi facendo tap con tre dita sulle icone degli archivi o selezionando questi ultimi e premendo la barra spaziatrice sulla tastiera del Mac).
La procedura per installare il plugin è estremamente semplice.

  • Scarica il plugin BetterZip per Quick Look collegandoti a questa pagina Web e cliccando sulla voce Legacy version 1.5 che si trova sotto la dicitura BetterZip Quick Look Generator;
  • A download completato, copia il file BetterZipQL.qlgenerator che hai appena scaricato sul tuo Mac nella cartella /Library/QuickLook/.
    Se non sai come raggiungere questa cartella, fai click destro sull’icona del Finder, seleziona la voce Vai alla cartella dal menu che compare e incolla il percorso nella finestra che si apre;
  • Apri il Terminale e dai il comando qlmanage -r per riavviare il servizio di Quick Look e rendere effettive le modifiche.

Missione compiuta! Ora puoi selezionare un file ZIP o RAR e visualizzare il suo contenuto senza estrarlo. Attenzione però, questo non significa che puoi aprire i file presenti negli archivi o estrarli singolarmente.
Per compiere queste operazioni hai bisogno di soluzioni professionali, come ad esempio BetterZip da cui è nato il plugin che ti ho appena segnalato.

BetterZip è una delle soluzioni più complete per la creazione e l’estrazione degli archivi compressi disponibili su Mac, permette di visualizzare il contenuto degli archivi senza doverlo prima estrarre, aggiorna gli archivi già esistenti e molto altro ancora. Si può scaricare in una versione di prova gratuita ma è a pagamento (la sua versione completa costa 23,56 euro).
Consulta il suo sito Internet ufficiale per saperne di più, magari potrebbe fare proprio al caso tuo.

come comprimere un file pdf con mac

come comprimere un file pdf con mac

Vorresti ridurre le dimensioni di un file PDF prima di spedirlo via email o pubblicarlo sul tuo sito Web ma non vuoi installare sul tuo Mac, solo per questo, costose soluzioni professionali?
Non ti preoccupare, non devi, o meglio non sei obbligato a farlo.
A seconda di quelle che sono le tue preferenze ed esigenze puoi infatti comprimere un file PDF con Mac sia sfruttando gli strumenti disponibili “di serie” sul tuo computer che rivolgendoti a soluzioni, per così dire, di terze parti ma comunque a costo zero ed in grado di restituirti ottimi risultati.
In tutti i casi, non devi però preoccuparti, si tratta di un’operazione semplicissima da effettuare.

Al contrario delle apparenze ed al di là di quel che tu possa pensare ti assicuro infatti che comprimere un file PDF con Mac è un vero e proprio gioco da ragazzi, che tu sia più o meno esperto in fatto di informatica e nuove tecnologia non fa molta differenza.
Seguendo con attenzione le mie dritte e le mie indicazioni, concentrandoti per qualche minuto sulla lettura di quanto riportato qui di seguito e mantenendo la calma dovresti riuscire senza particolari problemi ad “alleggerire” i tuoi file in quattro e quattr’otto.

Allora?
Si può sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
Prenditi qualche istante tutto per te, mentiti bello comodo ed inizia immediatamente a mettere in pratica i miei suggerimenti.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto di quanto appreso e che addirittura in caso di necessità sarai pronto e ben felice di consigliare tutti i tuoi amici desiderosi e bisognosi di ricevere delle info analoghe.
Che ne dici, scommettiamo?

Anteprima

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Come ti dicevo, per comprimere un file PDF con Mac non sei assolutamente obbligato a rivolgerti a soluzioni costose e che promettono risultati “miracolosi”.
Tutto quello di cui hai bisogno è già presente sul tuo computer a marchio Apple:
Anteprima.
Si tratta dell’applicazione predefinita di macOS/OS X con la quale vengono visualizzati foto e documenti PDF.
Forse non tutti lo sanno, ma può essere usata anche per ridurre al minimo il peso dei documenti PDF.
Se vuoi scoprire in che modo, avendo la possibilità di scegliere fra vari livelli di compressione, continua a leggere qui sotto.

Per capire come comprimere un file PDF con Mac usando l’applicazione Anteprima, tutto quello che devi fare è aprire il documento da “alleggerire” (facendo doppio clic su di esso) e selezionare la voce Esporta… dal menu File collocato nella parte in alto a sinistra dello schermo.

Nella finestra che si apre, seleziona la voce PDF dal menu a tendina Formato, imposta l’opzione Reduce File Size nel menu a tendina Filtro quartz: e scegli la cartella in cui salvare il documento in versione compressa.
Infine, clicca sul pulsante Salva e il gioco è fatto.

Per verificare di quanto è diminuito il peso del PDF rispetto al documento originale, controlla le proprietà dei due file selezionandoli con il mouse e premendo la combinazione di tasti cmd+i sulla tastiera del tuo Mac.
Il peso è quello indicato nel campo Dimensioni: (Spazio occupato su disco).
Naturalmente non aspettarti miracoli:
la compressione si avverte soprattutto nei documenti ricchi di immagini, un PDF di poche pagine composto da solo testo non verrà ridotto di chissà quanto.

Profili di compressione aggiuntivi

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Se dopo aver provveduto a comprimere un file PDF con Mac seguendo le indicazioni di cui sopra hai riscontrato una qualità troppo bassa in quest’ultimo, puoi ampliare le funzioni di Anteprima e rendere più personalizzabile il livello di compressione dei PDF installando dei profili di compressione aggiuntivi.

Come si fa?
Nulla di più semplice! Collegati a questo sito Internet e fai clic sul pulsante Download ZIP collocato sulla destra per scaricare i profili di compressione per Anteprima sul tuo computer.
A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, l’archivio appena scaricato (Apple-Quartz-Filters-master.zip) e copia tutti i file estratti da quest’ultimo nella cartella Macintosh HD > Libreria > PDF Services.
Se non sai come arrivarci, seleziona la voce Computer dal menu Vai che si trova nella parte in alto a sinistra della Scrivania, fai doppio clic sull’icona dell’hard disk su cui è installato macOS/OS X e successivamente recati nelle cartelle Libreria > PDF Services.

Dopo aver copiato i profili di compressione sul tuo Mac, puoi comprimere i tuoi PDF con più precisione seguendo la stessa procedura che abbiamo visto precedente.
Al posto di Reduce file size, però, dal menu a tendina Filtro quartz: dovrai scegliere una delle nuove opzioni disponibili:
Reduce to 075 dpi average quality, Reduce to 075 dpi low quality, Reduce to 110 dpi average quality, ecc.

Il profilo adatto alla maggior parte dei casi, vale a dire quello che è capace di garantire il miglior compromesso fra peso e qualità del file di output, è Reduce to 150 dpi average quality ma naturalmente più bassa è la risoluzione del documento scelta e più “leggero” sarà il PDF ottenuto dopo la compressione.

ShrinkIt

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Anteprima non ha soddisfatto le tue esigenze e l’uso dei servizi online di cui sopra non ha saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione?
Allora per comprimere un file PDF su Mac non ti resta altro da fare se non affidarti ad un’applicazione ad hoc ma, non preoccuparti, non si tratta di uno strumento “astruso”:
ti sto parlando di ShrinkIt, un’applicazione gratuita e facilissima da utilizzare… al punto tale che spiegare come funziona risulta essere quasi superfluo!

Ad ogni modo, per ridurre il peso dei tuoi PDF con ShrinkIt tutto ciò che devi fare altro non è che collegarti alla pagina di download dell’app e premere sul pulsante Download ShrinkIt per scaricarla sul tuo computer.
A download ultimato, trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni del tuo Mac e fai doppio clic sull’icona di ShrinkIt per avviarlo subito.

Una volta visualizzata la finestra del software sulla Scrivania, trascina il PDF su cui è tua intenzione andare ad agire nella finestra di ShrinkIt ed aspetta qualche secondo affinché il programma elabori il documento.
ShrinkIt provvederà quindi a sostituire il file originale con la sua versione compressa e ne creerà una copia di sicurezza (in versione non ottimizzata) nella stessa cartella del file d’origine.
Più semplice di così?

PDF Compressor

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Volendo, puoi comprimere un file PDF con Mac anche agendo dal browser, ricorrendo all’uso di alcuni appositi servizi online.
Di risorse in rete di questo tipo ne esistono diverse, personalmente ti consiglio PDF Compressor.
Si tratta di un servizio online a costo zero e molto semplice da usare che, come lascia intendere il nome stesso, permette di comprimere le dimensioni dei documenti in formato PDF direttamente dalla finestra di Safari o di qualsiasi altro programma per navigare online, tutto senza installare alcunché sul computer.
Non presenta limiti stringerti in fatto di peso massimo dei documenti su cui agire e permette di intervenire su un massimo di 2o file per volta.

Per usarlo, collegati al sito del servizio dopodiché fai clic sul bottone Carica file e seleziona i file PDF da comprimere presenti sul tuo computer.
In alternativa, trascina i file direttamente nella finestra del browser, in corrispondenza dell’area con su scritto Trascina i tuoi file qui..

Aspetta poi che l’upload venga avviato e completato (la durata del processo dipende dal peso del file e dalla velocità della connessione Internet in uso).
Per ciascun file che hai caricato ti verrà mostrata, in corrispondenza della sua anteprima, la percentuale di compressione che è stata applicata.

Per scaricare i file PDF compressi, premi sul pulsante Scarica che trovi in corrispondenza di ogni anteprima oppure fai clic sul pulsante Scarica tutto che si trova in basso.
Se hai selezionato più file PDF, sul tuo computer verrà scaricata una cartella con tutti tutti i documenti con peso ridotto.
A meno che tu non abbia apportato modifiche alle impostazioni di default del browser Web che stai usando, dovresti trovare il documento compresso nella cartella Download del tuo computer.

come aprire file exe su mac

come aprire file exe su mac

Hai recentemente acquistato un nuovo Mac e non potresti esserne più contento:
le caratteristiche del sistema operativo desktop di Apple ti soddisfano appieno, e ormai riesci a padroneggiare le funzionalità offerte dal nuovo computer senza sforzo alcuno.
Proprio qualche giorno fa, però, hai scoperto di dover necessariamente utilizzare un programma progettato per Windows:
di norma, questo tipo di applicazione ha estensione .exe, e non è compatibile in modo nativo con il sistema operativo a tua disposizione.

Di quel programma proprio non puoi fare a meno, dunque sei disperatamente alla ricerca di un metodo che ti permetta di aprirlo su macOS, onde evitare l’acquisto di un nuovo computer su cui poter lavorare con Windows.
Ebbene, sappi che ti trovi proprio nella guida giusta:  di seguito, infatti, ti insegnerò come aprire file exe su Mac illustrandoti tutti i passaggi necessari per eseguirli.

Seguendo le istruzioni che mi appresto a fornirti, imparerai a gestire i file eseguibili di Windows attraverso alcuni programmi adatti allo scopo, creando un “livello intermedio” che permette di utilizzarli anche su Mac; inoltre, ti segnalerò alcune pratiche applicazioni che ti permettono di virtualizzare Windows su Mac, eseguendo una copia completa del sistema operativo.
Non aver timore, posso garantirti che è molto più semplice a farsi che a dirsi!

Indice

  • PlayOnMac
  • WineBottler
  • Installare Windows su Mac
    • Boot Camp
    • VirtualBox
    • Parallels Desktop

PlayOnMac

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Il primo metodo per aprire file exe su Mac su cui vorrei focalizzare la tua attenzione è PlayOnMac:
in breve, si tratta di un programma che crea una sorta di “livello intermedio” su Mac, al fine di ottenere tutto quanto necessario per eseguire i file di installazione dei programmi Windows, senza però installare il sistema operativo prodotto da Microsoft.

Nello specifico, il funzionamento di PlayOnMac è basato su Wine (un altro programma della medesima categoria), e rappresenta un metodo per semplificare notevolmente la configurazione di quest’ultimo.
PlayOnMac è stato inizialmente pensato per l’esecuzione dei giochi nativi per Windows ma, nel tempo, è stato migliorato al fine di permettere l’esecuzione di numerose tipologie di programmi.

Fatta questa doverosa premessa, è arrivato il momento di entrare in azione e vedere come si usa PlayOnMac:
per prima cosa, collegati alla pagina Internet del programma, premi sul pulsante Download PlayOnMac collocato a destra e attendi che il file venga completamente scaricato sul computer.

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Completata questa operazione, avvia il summenzionato file e, avvalendoti della finestra che va ad aprirsi a schermo, trascina l’icona di PlayOnMac nella cartella Applicazioni del tuo Mac, dopodiché accedi a quest’ultima, fai clic destro sull’icona di PlayOnMac e seleziona Apri dal menu contestuale proposto, per poi cliccare ancora una volta sul pulsante Apri (questo passaggio va eseguito soltanto al primo avvio del programma).

A questo punto, premi sul pulsante No per impedire a PlayOnMac di raccogliere informazioni sull’hardware del Mac al fine di migliorare gli elenchi di compatibilità (oppure su Yes se intendi partecipare a questa iniziativa), dopodiché chiudi il programma e premi sul pulsante Yes per confermare l’operazione:
ciò è necessario affinché il programma sia in grado di eseguire la configurazione automatica all’avvio successivo.

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Dunque, ancora una volta, avvia PlayOnMac dalla cartella Applicazioni, premi sul pulsante Avanti per procedere con l’installazione del componente XQuartz, seleziona la voce Scarica XQuartz per me dalla finestra successiva e clicca sul pulsante Avanti.
A questo punto, fai doppio clic sull’icona XQuartz.pkg dalla nuova finestra che va ad aprirsi, premi tre volte sul pulsante Continua, poi sui pulsanti AccettaInstalla, inserisci la password di amministratore, clicca sul pulsante Installa software, attendi la finalizzazione del processo e premi sul pulsante OK.

Una volta terminata l’installazione di XQuartz, vene finalmente mostrata la schermata principale di PlayOnMac:
premi sulla voce Installare un programma per accedere al menu di installazione, identifica il programma di cui necessiti dalla lista proposta (puoi aiutarti usando i pulsanti in alto, per navigare tra le varie categorie), seleziona la relativa icona con un doppio clic e segui le istruzioni fornite a schermo per completare l’installazione.
A procedura terminata, il file exe potrà essere richiamato ed eseguito dalla schermata principale di PlayOnMac.

Se hai bisogno di installare o eseguire un software non presente negli archivi di PlayOnMac, la procedura è leggermente differente:
una volta avuto accesso al menu di installazione, clicca sulla voce Installa un programma non presente nella lista, apponi il segno di spunta accanto alla voce Don’t remind me anymore e clicca su Avanti, ripeti la medesima operazione nella schermata successiva, e clicca sul pulsante Avanti annesso al pannello di installazione che va ad aprirsi.

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Nella finestra successiva, clicca sulla voce Installa il programma in un nuovo dispositivo virtuale, premi sul pulsante Avanti, digita il nome del dispositivo che ospiterà la tua applicazione (ad es. MioProgramma), avendo cura di evitare gli spazi e fai clic su Avanti. Rimuovi tutti i segni di spunta dalla finestra successiva e premi ancora sul pulsante Avanti, seleziona l’architettura (32 o 64 bit) del programma che ti appresti a eseguire, fai clic sul pulsante Avanti, attendi la creazione dell’unità virtuale e, se necessario, premi su Installa nella schermate di Wine relative alle installazioni di Wine Mono e Wine Gecko.

Completata questa fase, premi sul pulsante Esplora, seleziona il file exe da eseguire avvalendoti del pannello del Finder, premi sul pulsante Avanti e segui attentamente le istruzioni a schermo per finalizzare il setup dell’applicazione per Windows.
Durante l’ultima fase della configurazione, seleziona il collegamento al file eseguibile del programma installato (ad es.
Audacity.lnk) per creare un collegamento nella schermata principale di PlayOnMac.

Una volta tornato alla lista applicazioni di PlayOnMac, seleziona il programma che ti interessa eseguire, premi sulla voce Esegui collocata a sinistra, clicca sull’omonima cartella nella parte sinistra della finestra Explorer di Wine visualizzata immediatamente dopo (ad es. Audacity.app), fai doppio clic sul nome del programma residente nel pannello destro, e attendi che il file venga avviato.
Per creare un collegamento sulla scrivania del tuo Mac, così da aprire successivamente il file exe senza “passare” per PlayOnMac, seleziona la sua icona dalla schermata principale del programma e premi sulla voce Creare una scorciatoia.

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Completata la fase di prima configurazione, puoi avviare direttamente i programmi Windows tramite PlayOnMac senza prima aprire il summenzionato programma:
dopo aver salvato sul Mac il file exe che intendi aprire, avvialo con un doppio clic e attendi che PlayOnMac si occupi di configurare tutto il necessario, e di procedere all’esecuzione del software come visto poc’anzi.
Se necessario, puoi aprire “manualmente” il file exe con PlayOnMac facendo clic destro su di esso e selezionando Apri con > PlayOnMac dal menu contestuale proposto.
Più semplice di così?

WineBottler

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Se PlayOnMac non è riuscito a soddisfarti, o se hai bisogno di qualcosa che ti permetta di eseguire con pochi problemi i file exe standalone (cioè quelli che non richiedono alcun tipo di installazione preventiva), puoi rivolgerti a WineBottler.

Anche in questo caso, stiamo parlando di un programma che crea un livello aggiuntivo su Mac al fine di permettere l’esecuzione dei programmi di Windows:
pur essendo, esattamente come PlayOnMac, basato su Wine, quest’applicazione gestisce il sistema in modo leggermente differente e può offrire prestazioni e aspettative migliori, specie su programmi non molto esosi in termini di grafica.

Ora che disponi di tutte le informazioni necessarie, è il momento di passare all’azione:
per prima cosa, scarica WineBottler collegandoti a questo sito Web, premendo sul pulsante WineBottler x.y.z stable, poi sul pulsante Download e, successivamente, sulla voce Avanti che compare in alto a destra dopo circa 5 secondi.
Trattandosi di una pagina pubblicitaria, assicurati di non cliccare in altre zone e annulla tutti gli eventuali avvisi che potrebbero essere mostrati.

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A questo punto, avvia il file appena scaricato (WineBottleComboxx.dmg), trascina l’icona Wine nella cartella Applicazioni del tuo Mac avvalendoti della schermata che va ad aprirsi, ripeti l’operazione con l’icona WineBottler, e avvia quest’ultimo programma dalla summenzionata app:
per farlo, clicca con il tasto destro del mouse sulla relativa icona, premi sulla voce Apri residente nel menu contestuale proposto, poi sul pulsante Apri, dopodiché digita se richiesto la password di amministratore del Mac (devi farlo soltanto la prima volta).

Il gioco, a questo punto, è praticamente fatto:
clicca sul pulsante Download collocato in alto per accedere a una selezione di programmi pre-configurati per l’installazione e, se trovi ciò di cui hai bisogno, fai doppio clic sulla relativa icona e segui i passaggi a schermo per finalizzare il processo.

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Se, invece, desideri aprire un file exe non compreso nella lista, premi sul pulsante Advanced collocato in alto, premi sul pulsante select File… e scegli il file exe da eseguire avvalendoti del pannello del Finder.
A questo punto, apponi il segno di spunta accanto a una delle seguenti voci, in base all’operazione che ti appresti a compiere.

  • Scegli la voce execute file (Installer) se il programma che ti appresti a eseguire è un file exe di installazione.
  • Scegli la voce copy file (Program) to the App Bundle se, invece, si tratta di un singolo file eseguibile che non necessita di altro (standalone).
  • Scegli la voce copy file (Program) and all files in the folder to the App Bundle se il programma da eseguire ha bisogno dei file contenuti nella cartella in cui si trova (ad es.
    file portable o programmi scompattati).

Fatto ciò, seleziona la versione del sistema operativo Windows da usare dal menu a tendina System Version Info, apponi il segno di spunta accanto alle voci Include MonoInclude Gecko, dopodiché premi sul pulsante Install, assegna un nome al collegamento che il programma si appresta a creare digitandolo nella casella Save As, e clicca sul pulsante Save per finalizzare l’operazione.

A questo punto, procedi con le istruzioni mostrate a schermo per effettuare la procedura di installazione o pre-configurazione e, nella finestra relativa alla scelta dell’eseguibile iniziale (Select startfile), scegli il nome del tuo programma seguito dall’estensione exe (ad es.
Audactiy.exe) avvalendoti del menu a tendina proposto.

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Infine, premi due volte sul pulsante OK per selezionare il file d’avvio e il gioco è praticamente fatto:
per avviare il programma così configurato o installato, puoi utilizzare l’icona creata sulla scrivania del tuo Mac.
Facilissimo, vero?

Installare Windows su Mac

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Se le soluzioni segnalate fino ad ora non sono state di tuo gradimento, o se i summenzionati programmi non ti hanno permesso di raggiungere un risultato accettabile, puoi sempre optare per l’installazione o la virtualizzazione di Windows su Mac:
utilizzando applicazioni quali Boot Camp, VirtualBox o Parallels Desktop, sarai in grado di eseguire una copia completa del sistema operativo di Microsoft per eseguire al meglio le applicazioni di cui necessiti.

Prima di procedere oltre, è bene che tu sia consapevole di una cosa molto importante:
a prescindere dal programma che tu decida di utilizzare, avrai bisogno quasi sicuramente di scaricare autonomamente un’immagine ISO di Windows (procurandoti inoltre un Product Key valido da inserire all’occorrenza).
Se non ne disponi, puoi rivolgerti ai miei tutorial su come scaricare ISO Windows 10, come scaricare Windows 8.1 e come scaricare Windows 7.

Boot Camp

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Boot Camp, se non ne avessi ancora sentito parlare, è uno strumento incluso “di serie” in macOS che permette di eseguire una copia completa di Windows da una partizione distinta del Mac, con la possibilità di avviarla ogni volta che lo si desidera.
Permette di scaricare tutti i driver necessari al funzionamento del sistema operativo Microsoft e di partizionare il disco senza ricorrere a soluzioni esterne.

Installare Windows sul Mac tramite Boot Camp è semplicissimo:
una volta scaricata l’immagine ISO di Windows sul tuo computer ed esserti procurato una chiavetta USB da almeno 16 GB (verrà utilizzata come supporto da cui avviare l’installazione  di Windows), esegui l’Assistente Boot Camp richiamandolo dalla cartella Altro del Launchpad, premi sul pulsante Continua, apponi il segno di spunta accanto alle voci Crea un disco di installazione di Windows, Scarica software di supporto Windows più recente da Apple e Installa Windows, clicca sul pulsante Continua e segui le semplici istruzioni a schermo per finalizzare il partizionamento e avviare il setup del sistema Microsoft.

Se desideri una guida passo-passo sui passaggi necessari per finalizzare la configurazione di Boot Camp e l’avvio di Windows, ti esorto a rivolgerti alla mia guida specifica su come installare Windows su Mac.

VirtualBox

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Se non desideri “sporcare” il disco del tuo Mac creando una partizione dedicata a Windows, puoi sempre optare per la creazione di una macchina virtuale:
di fatto, si tratta di un sistema per eseguire una versione completa del sistema operativo Microsoft direttamente all’interno di Mac, attraverso uno specifico programma.

La soluzione gratuita e più semplice a cui tu possa rivolgerti è sicuramente VirtualBox:
questo programma, infatti, permette in pochi passi di creare un computer virtuale, dotato di periferiche virtuali distinte dall’hardware del Mac, dotato di sistema operativo Windows.
In linea di massima, ciò che devi fare è scaricare VirtualBox dal suo sito Internet, installarlo su macOS e creare una nuova macchina virtuale pronta per ospitare una copia di Windows (ed eseguire i file exe di cui hai bisogno).

Se non hai mai utilizzato VirtualBox prima d’ora, e necessiti di una guida passo-passo per la creazione della macchina virtuale, ti consiglio di dare un’occhiata al mio approfondimento su come usare VirtualBox.

Parallels Desktop

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Non sei rimasto soddisfatto di VirtualBox, e vorresti un programma simile ma con più funzionalità?
Allora ti consiglio di rivolgerti a Parallels Desktop:
si tratta di un software estremamente potente, in grado di fornire istruzioni semplici e intuitive durante l’intero processo di installazione di Windows, con la possibilità di acquistare una licenza del sistema operativo in fase di setup.

Inoltre, questo programma permette di importare al suo interno le eventuali partizioni Windows già create con Boot Camp (rendendo dunque superflua una nuova installazione del sistema operativo), e dispone di meccanismi di ottimizzazione che lo rendono ideale anche per eseguire file exe e applicazioni particolarmente pesanti, quali potrebbero essere ad esempio i programmi CAD, i software Adobe (Photoshop, Lightroom, Illustrator e così via) o il framework Visual Studio.

Parallels Desktop, tuttavia, non è gratuito:
dopo un periodo di prova iniziale, il programma è disponibile ad un prezzo di partenza di 79.99 euro per una licenza mono-versione a uso domestico:
puoi trovare ulteriori informazioni in merito collegandoti al sito Internet ufficiale del programma.

come aprire file iso con mac

come aprire file iso con mac

Hai appena acquistato il tuo primo Mac e, naturalmente, non hai ancora molta dimestichezza con macOS e le sue applicazioni.
Così, dopo aver scaricato un file ISO da Internet, non riesci a capire come visualizzarne il contenuto.
Non ti preoccupare:
se vuoi, sono qui pronto a darti una mano e spiegarti come compiere quest’operazione.

Se vuoi imparare come aprire i file ISO con Mac, non devi far altro che concentrarti sulla lettura di questa mia guida dedicata in via specifica all’argomento.
Ti anticipo già che la cosa è in primo luogo fattibile usando un’apposita utility già inclusa nel sistema, la quale, tra le altre cose, risulta anche estremamente semplice da impiegare.

Per completezza d’informazione, poi, sarà mia premura illustrati anche come estrarre il contenuto dei tuoi file immagine, in modo tale da poter visualizzare e utilizzare liberamente tutti i dati presenti al loro interno.
Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per ogni cosa.

Indice

  • Come montare file ISO con Mac
    • DiskImageMounter
    • Daemon Tools
  • Come estrarre file ISO con Mac
    • The Unarchiver
    • Keka

Come montare file ISO con Mac

Cominciamo vedendo come montare un file ISO con Mac, cioè come aprire un file ISO andando a creare un’unità virtuale (come se un dischetto fosse collegato al computer), in modo da poter accedere al suo contenuto.
Puoi utilizzare DiskImageMounter, l’apposito strumento incluso “di serie” in macOS, oppure software di terze parti come Daemon Tools.
Trovi spiegato tutto qui sotto.

DiskImageMounter

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Il primo, nonché più pratico, strumento al quale puoi fare riferimento per riuscire ad aprire i file ISO con Mac, andandoli a montare in unità virtuale, è DiskImageMounter.
Come ti dicevo prima, si tratta della risorsa predefinita dei computer Apple tramite la quale è possibile montare i file immagine in delle unità virtuali.

Per poterla usare, ti basta fare doppio clic sull’icona del file ISO (quella con il foglio bianco e il disco fisso) da aprire.
Qualora i file ISO fossero stati associati a un altro software e non dovessero montarsi in un’unità virtuale tramite doppio clic, fai clic destro sul file immagine di tuo interesse e seleziona le voci Apri conDiskImageMounter dal menu contestuale.
Se non riesci a trovare DiskImageMounter nel menu a tendina, clicca sulla voce Altro da quest’ultimo e seleziona l’utility DiskImageMounter andandola a “pescare” dalla cartella /System/Library/CoreServices/ di macOS.

Dopo aver fatto ciò, il file ISO verrà montato sul Mac e potrai quindi accedere al suo contenuto mediante la finestra che andrà ad aprirsi sulla scrivania oppure selezionando l’icona dell’unità dal desktop o dalla barra laterale del Finder.
Più facile di così?

Quando poi lo riterrai opportuno, potrai smontare l’immagine ISO montata in precedenza nei seguenti modi:
schiacciando il tasto Eject sulla tastiera del Mac; trascinando l’icona del file immagine comparsa sulla scrivania sull’icona del Cestino presente sulla barra Dock; facendoci clic destro sopra e selezionando la voce Espelli “nome file ISO”; aprendo il Finder (cliccando sull’icona della faccina sorridente sulla barra Dock) oppure individuano il nome del file ISO nella barra laterale di sinistra e cliccando sul tasto Eject posto in sua corrispondenza.

Daemon Tools

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In alternativa all’uso di DiskImageMounter, per aprire i file ISO con Mac puoi affidarti a Daemon Tools:
si tratta di un rinomato software di terze parti (disponibile anche per Windows) che consente di montare il contenuto dei file immagine su dei drive virtuali che si possono poi aprire come se fossero dei dischetti veri e propri.

Inoltre, permette di generare nuovi file ISO partendo praticamente da zero.
Di base è gratis, ma per accedere a funzionalità avanzate, come la possibilità di creare immagini audio e dati e creare drive USB avviabili, occorre attivare i vari pacchetti a pagamento (al costo base di 10,99 euro/mese).

Per scaricare Daemon Tools sul tuo Mac, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Scarica.
A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto, facendo doppio clic su di esso, e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni del Mac.
In seguito, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare.

Nella finestra che ora ti viene mostrata sulla Scrivania, clicca prima sul bottone Sono d’accordo e poi su quello Licenza gratuita, per attivare la versione di prova del programma.
Digita, dunque, la password di amministrazione del Mac nel campo apposito e premi sul bottone Installa assistente.
In seguito, avvia il programma, cliccando sul pulsante Apri Daemon Tools.

Se in corso d’opera vedi comparire un avviso relativo al fatto che un’estensione di sistema è stata bloccata, per rimediare, clicca sul bottone Apri le preferenze Sicurezza e, nella finestra che si apre sullo schermo, fai clic sul pulsante Consenti presente in basso, in corrispondenza della dicitura È stato bloccato il caricamento del software di sistema dello sviluppatore “Disc Soft Ltd”.

Ora che visualizzi la finestra principale del software sullo schermo, per montare un file ISO, clicca sul pulsante Monta velocemente che si trova in basso a sinistra, seleziona il file ISO di tuo interesse tramite l’ulteriore finestra che si apre e clicca sul bottone Apri.

Dopo aver fatto ciò, potrai accedere al tuo file ISO appena montato facendo doppio clic sull’icona del dischetto che trovi nella parte in basso a sinistra della finestra di Daemon Tools e nell’elenco Immagini presente a destra.
In alternativa, ti basta fare doppio clic sull’icona con il disco e il logo del programma comparsa sul desktop oppure selezionare il nome dell’immagine ISO dalla barra laterale del Finder (a cui puoi accedere cliccando sull’icona della faccina che sorride che si trova sulla barra Dock).

Quando lo vorrai, potrai smontare l’immagine ISO montata in precedenza facendo clic destro sulla sua icona nella parte in basso della finestra di Daemon Tools o in quella laterale di destra e selezionando la voce Smonta dal menu che compare.
In alternativa, puoi procedere in maniera analoga a come ti ho indicato nel capitolo precedente relativo all’uso di DiskImageMounter.

Se ritieni di aver bisogno di ulteriori dettagli sul funzionamento di Daemon Tools, puoi consultare il mio tutorial incentrato in maniera specifica sul programma.

Come estrarre file ISO con Mac

Adesso vediamo come estrarre i file ISO con Mac, in modo da visualizzarne e utilizzarne il contenuto senza creare delle unità virtuali.
Per riuscirci, ti suggerisco l’uso di due applicazioni di terze parti:
The Unarchiver e Keka, di cui ti parlerò meglio nei capitoli successivi.

The Unarchiver

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Il primo strumento che ti consiglio di provare per estrarre file ISO con Mac è The Unarchiver.
Non ne hai mai sentito parlare?
Strano, è molto famoso.
Si tratta di un’applicazione gratuita che consente di estrarre gli archivi compressi (ZIP, RAR ecc.), i file immagine ISO e BIN e i file EXE (gli eseguibili di Windows), tutto in modo estremamente semplice e veloce.

Per scaricare e installare l’applicazione sul tuo computer, collegati alla relativa sezione del Mac App Store, clicca sul pulsante Ottieni che si trova in alto a sinistra, quindi su quello Installa e autorizza il download digitando la password del tuo account Apple o usando il Touch ID (se il Mac che stai usando supporta la suddetta tecnologia).

Successivamente, fai clic destro sull’icona del file ISO (quella con il foglio bianco e il disco fisso) da estrarre, seleziona le voci Apri con e quella The Unarchiver dal menu contestuale e il gioco è fatto.
Se ti viene mostrata una finestra tramite cui ti viene chiesto in che posizione intendi salvare i file una volta estratti, specificala e clicca sul bottone Estrai. Se non compare nessuna finestra, il contenuto del file ISO verrà salvato in una cartella apposita creata nella medesima posizione del file d’origine.

Keka

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Un altro programma al quale puoi fare riferimento per estrarre il contenuto dei file ISO su Mac è Keka:
si tratta di un’applicazione che agisce in maniera analoga a The Unarchiver:
permette di estrarre tutti i principali formati di archivi e di file immagine (ISO inclusi) in maniera facile e immediata.
È open source ed è gratis.
Da notare, però, che è eventualmente disponibile in una versione a pagamento sul Mac App Store (costa 3,49 euro) utile per supportare il lavoro svolto dagli sviluppatori.

Per scaricare la versione gratuita di Keka sul tuo Mac, recati sul sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Scarica vx.x.xx.
A download ultimato, apri il pacchetto .dmg ottenuto, trascina l’icona di Keka nella cartella Applicazioni di macOS, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, in modo tale da aprire il programma andando ad aggirare le limitazioni che Apple impone verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita soltanto al primo avvio).

Una volta visualizzata la finestra del software sulla scrivania, trascinaci sopra, in corrispondenza della dicitura Rilascia qui per estrarre, il file ISO che è tua intenzione estrarre.

A questo punto, specifica, mediante la finestra comparsa sullo schermo, la posizione del Mac in cui intendi estrarre il file immagine e clicca sul bottone Estrai.
Attendi, dunque, che la procedura di estrazione venga avviata e porta a termine, dopodiché troverai tutti i file componevano l’immagine ISO in una cartella apposita creata nella posizione indicata in precedenza.
Più semplice di così?

come aprire file pdf su iphone

come aprire file pdf su iphone

Tante volte ti sarà capitato di dover leggere un documento PDF ricevuto via email o via chat:
ogni volta, però, hai dovuto aspettare di trovarti davanti al computer per poter visionare i documenti, poiché non sei mai stato in grado di aprire file di questo tipo direttamente dall’iPhone.
Deciso a ovviare a questo inconveniente, dunque, hai aperto Google alla ricerca di una guida che ti insegnasse ad aprire file PDF su iPhone, finendo proprio sul mio sito.

Se è questo il tuo caso, allora sto per darti una buona notizia:
non devi più aspettare di essere davanti al computer, poiché sto per insegnarti a leggere i file PDF direttamente dallo schermo del tuo iPhone! Per lo scopo, puoi utilizzare sia gli strumenti inclusi “di serie” in tutti gli smartphone Apple che alcune app di terze parti per usufruire, all’occorrenza, anche di funzionalità aggiuntive.
Per la precisione, ti spiegherò come agire tramite le app Safari, File e Libri già presenti di default in iOS, e poi ti fornirò un elenco di app di terze parti che puoi scaricare sul tuo “iPhone” per aprire i PDF e, in alcuni casi, modificarli.

Quindi, senza attendere un secondo in più, dedica qualche minuto del tuo tempo libero alla lettura di questa guida e individua la soluzione più adatto alle tue esigenze:
posso garantirti che il risultato saprà soddisfarti appieno.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti una buona lettura e un buon lavoro!

Indice

  • App predefinite per aprire file PDF su iPhone
    • Safari
    • File
    • Libri
  • Altre app per aprire file PDF su iPhone

App predefinite per aprire file PDF su iPhone

Alcune app adatte alla lettura dei file PDF sono già presenti “di serie” sull’iPhone:
in questa sezione ti mostrerò, in dettaglio, il loro funzionamento.

Safari

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Il metodo più comodo e rapido per aprire PDF su iPhone prevede l’utilizzo di Safari, il browser Apple integrato in tutti i dispositivi della “mela morsicata”.
Con Safari è possibile sia visualizzare i PDF che salvarli nella memoria interna del dispositivo, così da poterli aprire in un secondo momento anche senza una connessione a Internet attiva.

Per sfruttare Safari per il tuo scopo, devi effettuare pochi e semplici passaggi:
individua il file PDF da scaricare da Internet e procedi al download dello stesso, utilizzando uno dei tasti predisposti allo scopo (es.
Scarica, Download, Apri o semplicemente PDF); a download completato, il file in questione dovrebbe aprirsi automaticamente all’interno del browser.

Se desideri salvare il file PDF appena aperto sulla memoria dell’iPhone, fai tap sul pulsante Condividi (l’icona del quadrato con la freccia rivolta verso l’alto), seleziona la voce Salva su File dal menu che va ad aprirsi e, nella schermata successiva, premi sulle opzioni iCloud Drive o Su iPhone, in modo da salvare il PDF nel cloud di Apple o nella memoria del telefono.
Per concludere, scegli la cartella in cui effettuare il salvataggio e fai tap sulla voce Aggiungi, collocata in alto a destra.
In alternativa, puoi aggiungere il PDF direttamente all’app Libri:
per farlo, devi scegliere la voce Copia su Libri dopo aver premuto il pulsante Condividi.

Un’altra funzionalità poco nota di Safari per iPhone, ma estremamente utile, permette di creare dei PDF partendo da semplici pagine Web:
se trovi un articolo di giornale o una guida che ti interessa e vuoi leggerla in seguito, puoi generare un pratico PDF da consultare (anche offline) visitando la pagina Web in questione, premendo sul pulsante Condividi e selezionando, dal menu che si apre, la voce Crea PDF.

File

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Un altro ottimo metodo per aprire i documenti PDF sul “iPhone” prevede l’impiego dell’app File, il gestore file sviluppato da Apple e incluso nelle più recenti versioni di iOS.
File è integrato di default su tutti gli iPhone, ma, nel caso fosse stato inavvertitamente disinstallato, puoi rimediare scaricando nuovamente l’app dall’App Store.

Usare File è piuttosto semplice:
avvia l’applicazione, richiamandola dalla schermata Home di iOS, seleziona la cartella in cui hai scaricato il PDF e scegli, infine, il documento da visualizzare:
tutto qui! Al bisogno, puoi esportare un PDF aperto in Safari premendo sul pulsante Condividi del browser e selezionando l’opzione Salva su File (in modo del tutto analogo a quanto ti ho mostrato nel paragrafo precedente).

Se, invece, è tua intenzione aprire un PDF ricevuto tramite AirDrop, devi selezionare la voce Apri con… nel menu di AirDrop, in fase di ricezione, per poi scegliere il percorso in cui salvare il file.
In seguito, procedi ad aprirlo con le modalità mostrate in precedenza.

Inoltre, puoi avvalerti del visualizzatore PDF di File anche quando ricevi documenti via email o via app di messaggistica:
per servirtene, non devi far altro che selezionare il file PDF in allegato o incluso in una conversazione, quindi fare tap sulla voce/tasto Condividi e poi sull’opzione Salva su File.

Colgo l’occasione per ricordarti che tutti i file salvati iCloud saranno disponibili anche sugli altri dispositivi associati allo stesso l’ID Apple, nativamente o tramite programma dedicato (ad es.
iCloud per Windows).

Una volta aperto un PDF in File, hai la possibilità di modificarlo aggiungendo annotazioni, evidenziazioni e quant’altro, semplicemente premendo sull’icona della matita situata in alto e poi scegliendo lo strumento di cui necessiti dal menu che compare in basso.
A modifica completata, potrai salvare il risultato finale premendo sulla voce Fine, situata in alto a sinistra.

Libri

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Altra app che puoi utilizzare per gestire i PDF dall’iPhone è Libri (conosciuta anche come Apple Books), il lettore predefinito di eBook (ma non solo) integrato nei dispositivi Apple.

Anche in questo caso, si tratta di un’app di semplicissimo utilizzo:
dopo aver aperto il documento di tuo interesse dall’app tramite la quale l’hai ottenuto (sia essa Safari, Mail, un’app di messaggistica o altro), non devi far altro che premere sul pulsante Condividi e scegliere la voce Copia su Libri (o, in alcuni casi, Apri in Libri) dal menu proposto.

Dopo aver aggiunto il documento PDF in Libri, puoi leggerlo tutte le volte che vuoi e approfittare anche degli strumenti inclusi nell’app:
usa quindi l’icona della freccia rivolta verso l’alto (posta in alto a sinistra) per inviare il file tramite posta elettronica e/o per stamparlo immediatamente, l’icona della lente d’ingrandimento per cercare parole all’interno del documento, l’icona del segnalibro per apporre un segnalibro a una pagina importante del PDF oppure l’icona della matita per aprire gli strumenti di modica del documento (sottolinea, firma ed evidenzia).

Anche l’app Libri supporta l’integrazione con iCloud:
dopo aver importato un file PDF in quest’app, esso verrà sincronizzato automaticamente su tutti i dispositivi abbinati all’ID Apple configurato nell’iPhone.

Altre app per aprire file PDF su iPhone

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Le soluzioni incluse nell’iPhone non ti hanno soddisfatto o necessiti di strumenti più avanzati?
In questo caso, puoi aprire file PDF su iPhone affidandoti ad alcune app di terze progettate per lo scopo.
Prima di illustrarti le app, voglio però mostrarti i passaggi necessari per aprire i PDF con una di queste, così da non sbagliare quando ne avrai bisogno.

Dunque, dopo aver scaricato una delle app elencate di seguito, puoi aprire i PDF tramite quella che preferisci ripetendo una parte della procedura che ti ho già illustrato nei capitoli precedenti:
apri la pagina Web contenente il file PDF di tuo interesse e aprilo con browser, fai tap sul pulsante Condividi e successivamente sulla voce Copia su [nome app PDF].

In questo modo, il file PDF verrà inviato all’app in questione e potrai intervenire su di esso come meglio credi.
I passaggi sono identici anche nel caso di PDF inclusi come allegati email oppure ricevuti tramite app di messaggistica:
devi semplicemente toccare il nome del documento e premere sul pulsante della condivisione, per poi selezionare la voce relativa all’app di tuo interesse.

Detto ciò, ecco quelli che, a mio modesto avviso, sono i migliori lettori di file PDF per iPhone scaricabili dall’App Store.

  • Adobe Acrobat Reader — è senza ombra di dubbio la più famosa app per leggere i documenti PDF.
    Essa consente di aprire facilmente i file in questione, di apporre nuove annotazioni, evidenziazioni, appunti scritti a mano libera e molto altro.
    L’app fornisce alcune funzionalità aggiuntive, come quelle che permettono di creare, convertire e combinare PDF; esse sono accessibili da iPhone solo dopo aver sottoscritto l’abbonamento alla versione Premium, con prezzi a partire da 9,99 €/mese.
  • Foxit PDF — una buona alternativa ad Acrobat Reader per la gestione dei file PDF su iPhone.
    Con quest’app è possibile leggere e modificare i documenti con diverse modalità:
    tra gli strumenti di modifica, per esempio, spiccano quelli per firmare digitalmente i PDF, per creare PDF vuoti, per unire più PDF in un nuovo file e altro ancora.
    Alcune funzionalità avanzate sono disponibili a pagamento tramite acquisti in-app, con prezzi che partono da 11€/anno.
  • Documents by Readdle — quest’app si presenta come un ottimo file manager, quindi in grado di aprire ogni tipo di file, PDF inclusi.
    L’app è totalmente gratuita e può essere usata in tutte le sue funzionalità senza dover procedere a ulteriori acquisti.
  • PDF Expert by Readdle — altra app di Readdle.
    Si presenta come uno dei più completi lettori PDF per i dispositivi targati Apple.
    Essa permette di leggere efficacemente qualsiasi file in formato PDF (ma può gestire anche file compressi ZIP e documenti in formato Word, oltre che un gran numero di altri formati supportati) e di sincronizzarli con i più famosi servizi di cloud storage.
    L’app è disponibile a pagamento al costo di 10,99€ e offre anche altri acquisti in-app a prezzo variabile, per espanderne le funzionalità (utili in particolare in ambito lavorativo e business).
  • Xodo PDF — Xodo è un altro valido lettore PDF gratuito che offre anche funzionalità basilari di modifica, come annotazioni, sottolineature, disegni a mano libera e poco altro.
    L’app supporta la sincronizzazione dei documenti con i principali servizi di cloud, come Dropbox, Google Drive e OneDrive (oltre che iCloud, ovviamente).

come aprire file zip su iphone

come aprire file zip su iphone

Ormai il tuo iPhone è diventato parte integrante della tua vita e lo utilizzi per fare praticamente tutto:
ti sei reso conto che, da quando lo hai acquistato, riesci tranquillamente a fare a meno del computer anche per gestire i file ricevuti e inviati giornalmente.
O almeno è stato così finché, qualche tempo fa, non hai ricevuto nella casella di posta un archivio ZIP:
dopo qualche istante, ti sei reso conto di non saper gestire questa tipologia di file con il terminale in tuo possesso, per cui ti sei precipitato su Google alla ricerca di una soluzione e sei capitato dritto su questa guida.

Lascia che te lo dica:
non potevi essere più fortunato! Di seguito, infatti, andrò a fornirti tutte le indicazioni di cui hai bisogno su come aprire file ZIP su iPhone in modo semplice e veloce, con la possibilità di visionare tutti i file contenuti nell’archivio e, all’occorrenza, estrarli sul tuo telefono o nel cloud.
Non preoccuparti, si tratta di un’operazione alla portata di tutti, praticabile in un paio di tap e, nella maggior parte dei casi, a costo zero.
Tutto ciò di cui hai bisogno è un’app adatta allo scopo:
sarà mia cura presentarti le migliori nel corso di questa guida.

Dunque, cos’altro aspetti a metterti all’opera?
Ritaglia qualche minuto di tempo da dedicarmi, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da dirti sul tema:
sono sicuro che, al termine di questa guida, sarai perfettamente in grado di gestire i file ZIP che riceverai e di utilizzarli come meglio credi.
A questo punto, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e… buon lavoro!

Indice

  • Aprire file ZIP su iPhone con File
  • Aprire file ZIP su iPhone con iZip
  • Aprire file ZIP su iPhone con WinZip
  • Aprire file ZIP su iPhone con Documenti di Readdle

Aprire file ZIP su iPhone con File

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Forse non te ne sei ancora reso conto ma, a partire dall’aggiornamento a iOS 11, Apple ha incluso negli iPhone un’app denominata File, cioè un vero e proprio file manager in grado di aprire e organizzare i file presenti nella memoria interna del dispositivo o su iCloud Drive, permettendo su di essi operazioni come la copia, l’eliminazione, la ridenominazione e così via. Tra le funzionalità di File, figura anche l’apertura degli archivi compressi, tra cui quelli con estensione ZIP, con la possibilità di visualizzare (ed estrarre, in alcuni casi) i file contenuti al loro interno.

Come si usa?
Semplicissimo:
apri l’app in cui hai ricevuto il file ZIP, oppure avvia File richiamandolo dalla schermata Home del tuo iPhone e, facendo tap sulle varie cartelle, recati nel percorso in cui risiede l’archivio a cui intendi accedere.
Una volta che lo hai identificato, selezionalo con un tap:
così facendo, viene automaticamente aperta una schermata di File che mostra tutte le informazioni preliminari sull’archivio in questione (dimensioni, numero di file contenuti al suo interno ecc.).

A questo punto, per accedere all’anteprima dei file compressi, non devi fare altro che premere sulla voce Anteprima contenuti:
si aprirà una schermata con l’anteprima del primo file contenuto nell’elenco.
Per navigare tra le anteprime di tutti i file, basta effettuare uno swipe verso destra o verso sinistra; in alternativa, è possibile accedere alla lista completa dei file contenuti nell’archivio sfiorando il pulsante lista collocato in basso a destra ed effettuando un tap sul nome del file di cui si intende visualizzare l’anteprima.

Se ti interessa estrarre un file dall’archivio, posizionati dunque sulla sua anteprima e premi sul pulsante Condividi, collocato in basso a sinistra (identificato da un’icona a forma di foglio con freccia verso l’alto), seleziona poi l’app con cui intendi condividere il file e segui le istruzioni a schermo per finalizzare la condivisione.
Se intendi salvare il file estratto nella memoria interna dell’iPhone o su iCloud Drive, non devi fare altro che premere sull’icona Salva su file e selezionare il percorso più adatto dalla schermata proposta, premendo infine sul pulsante Aggiungi (in alto) per finalizzare il salvataggio.

Una delle limitazioni di File è l’impossibilità di gestire e operare sugli archivi cifrati:
dunque, se disponi di un file ZIP protetto da password, devi necessariamente affidarti a una soluzione più specifica per il caso, di cui mi appresto a parlarti nelle righe successive.

Aprire file ZIP su iPhone con iZip

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Un’ottima soluzione per la gestione degli archivi compressi su iPhone, in particolare di quelli in formato ZIP, è l’app iZip:
si tratta di un’app di lunga data, disponibile gratuitamente sull’App Store, che permette di aprire e decomprimere file ZIP nel giro di una manciata di tap, grazie alla sua interfaccia semplice e intuitiva.
Tra le altre cose, iZip supporta l’apertura dei file compressi a partire da diversi spazi cloud (come Google Drive o Dropbox, tanto per citarne un paio) e la creazione di archivi compressi a partire da un insieme di file.

Fatta questa premessa, è il momento di passare all’azione e studiare nel dettaglio il funzionamento di quest’app:
dopo averla scaricata e installata tramite App Store (puoi avvalerti di questo link, se stai leggendo la mia guida dal tuo iPhone), avvia iZip e, per prima cosa, premi sull’icona Document browser per accedere al pannello di navigazione da cui selezionare l’archivio di tuo interesse.

Fatto ciò, sfiora l’icona Sfoglia collocata in basso e, qualora il file a cui intendi accedere fosse salvato su iCloud Drive, selezionalo dalla lista proposta; se invece l’archivio si trova nella memoria interna del tuo telefono, premi sulla voce Posizioni collocata in alto a sinistra, seleziona l’icona su iPhone e, successivamente, la cartella in cui è contenuto il file di tuo interesse.

Se, ancora, l’archivio è memorizzato in uno spazio cloud supportato, seleziona la relativa icona dalla schermata principale di iZip e segui le istruzioni a schermo per effettuare l’accesso al servizio in questione. Una volta giunto all’esatta posizione del file ZIP, selezionalo con un tap in modo da importarlo nell’app e sfiora il pulsante OK per finalizzare il processo.

A questo punto, viene aperta di nuovo la schermata principale dell’app:
recati nella sezione Files, premi sul nome del file appena importato e, se desideri estrarre i file contenuti nell’archivio, premi sul pulsante OK della schermata d’avviso mostrata a schermo, oppure sfiora il pulsante Cancel per visualizzare soltanto l’anteprima dei file contenuti nell’archivio.

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Il gioco è praticamente fatto! Se hai deciso di estrarre i file, l’app mostra a schermo la cartella contenente i file appena aperti:
per effettuarne la condivisione, apponi il segno di spunta nella casella accanto al nome del file che ti interessa e tocca il pulsante Share collocato in basso.

Se, invece, intendi visualizzare un’anteprima del file, devi semplicemente effettuare un tap sul suo nome.
Il gestore delle anteprime permette la sola visione dei file e non la modifica:
per aprire il file in questione utilizzando un’altra app, al fine di effettuare qualche modifica, non devi far altro che premere sul pulsante Open in collocato in basso a sinistra e scegliere l’app che ti interessa dalla schermata che si apre.

Qualora avessi scelto di non estrarre l’archivio, l’app mostrerà soltanto i nomi (e il tipo) dei file contenuti in esso:
puoi procedere in secondo momento all’estrazione selezionandoli con un tap e sfiorando successivamente il pulsante Extract, collocato in basso.

Ricorda che iZip può essere richiamata anche dal menu di condivisione di iOS:
dunque, se intendi aprire un file ZIP ricevuto in un’altra app (ad es.
Mail), non devi fare altro che accedere alla sezione Condividi (in genere denotata dall’icona a forma di foglio con una freccia verso l’alto) e scegliere iZip dal pannello proposto.

Aprire file ZIP su iPhone con WinZip

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Sono sicuro che quello di WinZip non è un nome a te sconosciuto:
si tratta, infatti, del programma per la gestione degli archivi compressi probabilmente più famoso in assoluto che, come è lecito aspettarsi, è disponibile anche in versione per iPhone.
Esistono in realtà due versioni di WinZip per iOS:
la versione gratuita, che permette la sola apertura dei file ZIP (inclusi quelli protetti da password), e quella a pagamento, che invece permette anche la creazione di archivi compressi e la loro estrazione da servizi cloud.
Comunque sia, ai fini di questa guida, non devi sborsare un solo euro:
per aprire gli archivi compressi, visualizzare le anteprime dei file contenuti in essi e condividerli uno per volta, è più che sufficiente la versione gratuita di WinZip.

Fatta questa doverosa premessa, è il momento di passare all’azione:
per prima cosa, scarica WinZip dall’App Store (o avvalendoti di questo link, se stai leggendo il mio tutorial dal tuo iPhone) e finalizza l’installazione come faresti di solito.
A questo punto, avvia l’app appena installata premi due volte sul pulsante OK per concederle i permessi d’accesso a musica e memoria e sfiora il pulsante Try Free per continuare a usare la versione gratuita.

Fatto ciò, puoi uscire dall’app:
a differenza di quanto visto in precedenza, WinZip non prevede l’apertura “diretta” dei file ZIP ma l’accesso tramite il menu di condivisione dell’iPhone. In altre parole, per aprire un file ZIP, devi prima accedere all’archivio dall’app in cui l’hai ricevuto (ad es.
Mail), dopodiché devi premere sul pulsante Condividi (identificato da un foglio con freccia verso l’alto) e sfiorare infine la voce Copia su WinZip residente nel menu che si apre.

Dopo qualche secondo, l’archivio viene aperto in WinZip:
per visualizzare un’anteprima di ciascun file, devi semplicemente effettuare un tap sul suo nome dalla lista mostrata a schermo.
Come già detto, la versione gratuita di WinZip non permette l’estrazione dell’archivio nella memoria dell’iPhone o sul cloud, tuttavia permette di condividere i singoli file dell’archivio tramite un’app terza (ad es.
WhatsApp):
per procedere, una volta aperta l’anteprima, premi sul pulsante Condividi collocato in alto a destra, scegli l’app che desideri dal pannello proposto e segui le istruzioni a schermo per finalizzare l’operazione.

Aprire file ZIP su iPhone con Documents di Readdle

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Le app segnalate fino ad ora non hanno soddisfatto le tue aspettative?
Allora ti consiglio di dare un’opportunità a Documents di Readdle:
di fatto, si tratta di un vero e proprio gestore file per iOS, che annovera tra le sue funzionalità la gestione completa degli archivi compressi (inclusi quelli protetti da password), con la possibilità di richiamarli dalla memoria interna dell’iPhone, da servizi cloud come Dropbox, Google Drive, Box, OneDrive o da server di archiviazione di tipo FTP, SFTP, WebDAV, Sharepoint e Yandex.

Utilizzare Documents di Readdle è molto semplice:
dopo aver scaricato e installato l’app dallo Store di iOS (o tramite questo link, se mi stai leggendo dal tuo iPhone), avviala richiamandola dalla schermata Home del dispositivo e segui il breve tutorial introduttivo (in genere, devi effettuare uno swipe a sinistra per tre volte e premere, se non desideri immettere la tua email, sul pulsante Più tardi mostrato a schermo).

A questo punto, se l’archivio ZIP da aprire si trova sulla memoria interna dell’iPhone o su iCloud Drive, premi sull’icona Documenti collocata in basso o, se il file ZIP risiede in un archivio cloud o su un server remoto, tocca l’icona Servizi; per configurare l’accesso al servizio di interesse, fai tap sulla voce Aggiungi account, seleziona la voce più appropriata al tuo caso dalla lista proposta e segui infine le istruzioni a schermo per completare la procedura di associazione.

Una volta identificato l’archivio ZIP di tuo interesse, fai tap sulla sua icona per estrarlo immediatamente in una cartella avente lo stesso nome, che viene creata automaticamente nella medesima posizione.
Se l’archivio è protetto da password, ti verrà chiesto di inserirla all’occorrenza.
Completata la procedura di estrazione, premi sulla cartella appena creata per visualizzare i file al suo interno, che puoi aprire semplicemente sfiorando la relativa icona.
A questo punto, puoi condividere il file così aperto premendo sul pulsante (…) collocato in alto a destra e selezionando la voce Condividere dal menu proposto.

Come dici?
Hai scelto la soluzione più adatta al tuo caso, ora ti ritieni perfettamente in grado di gestire i file ZIP dal tuo iPhone ma vorresti qualche consiglio su app simili anche per Android o per computer?
Credo proprio di avere ciò che fa per te:
dai un’occhiata alla mia guida sulle app per aprire file ZIP, sono sicuro che non te ne pentirai!

Come aprire rar con Mac

Come aprire rar con Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed in questo tutorial ti spiegherò come aprire far con Mac, in modo da aprire file .rar compressi con il tuo computer Apple.

Hai acquistato da poco il tuo primo Mac, hai scaricato degli archivi in formato RAR e, con grande sorpresa, hai scoperto di non essere in grado di aprirli utilizzando l’utility di compressione integrata “di serie” su OS X?

Se la risposta a questa domanda è affermativa non devi preoccuparti, a tutto c’è rimedio.

Vari modi per aprire file RAR con Mac

Per aprire RAR con Mac basta infatti ricorrere all’impiego di apposite risorse extra.

Utilizzando infatti alcune applicazioni di terze parti, sia gratuite sia a pagamento, è possibile aprire RAR con Mac in modo estremamente semplice e veloce.
Di risorse per aprire RAR con Mac ne esistono svariate, tutte estremamente valide.
La scelta della soluzione più adatta per riuscire nell’impresa spetta quindi soltanto a te, in base a quelle che sono le tue preferenze ed esigenze.

A questo punto, se sei dunque intenzionato a scoprire che cosa è possibile fare per aprire RAR con Mac ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di metterti ben comodo dinanzi al tuo computer e di concentrarti attentamente sulla lettura di questa guida.

App per aprire file .rar su Mac :
The Unarchiver

Se vuoi aprire RAR con Mac la prima applicazione che ti suggerisco di utilizzare è The Unarchiver.
Si tratta di un’applicazione gratuita che consente di estrapolare qualsiasi file dagli archivi compressi in formato RAR con un semplice doppio clic su di essi.
Oltre che i file RAR The Unarchiver supporta anche vari altri archivi compressi come ad esempio quelli nei formati ZIP, 7-ZIP, TAR e GZIP.

  • apri il Mac App Store premendo sulla sua icona posizionata sul Dock
  • digita the unarchiver nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato
  • poi fai clic sul pulsante Ottieni annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che è andata ad aprirsi
  • Se richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple
  • poi fai clic sul pulsante Accedi.

Attendi ora che il download di The Unarchiver venga avviato e completato dopodiché chiudi la finestra di Mac App Store e non fare assolutamente nulla se non doppio clic sul file RAR che intendi aprire su Mac.

Infatti, una volta installata sul Mac The Unarchiver dovrebbe impostarsi automaticamente come applicazione predefinita per l’apertura dei file RAR ragion per cui

  • dovrebbe bastarti fare doppio clic su qualsiasi archivio per fare in modo che ne venga estratto il contenuto nella cartella corrente.

Nello sfortunato caso in cui così non fosse puoi

  • selezionare le tipologie di file da aprire con The Unarchiver
  • avviando l’app
  • mettendo il segno di spunta accanto ai tipi di archivi da associare al programma, in questo caso specifico RAR Archive.

Per confermare le modifiche apportate chiudi semplicemente la finestra dell’applicazione.

Se ti ritrovi ad avere a che fare con degli archivi multi-volume sappi che per poter aprire RAR con Mac utilizzando The Unarchiver dovrai copiare tutti i file RAR all’interno della stessa cartella

poi fare doppio clic con quello con il numero più basso (ad esempio archivio.part1.rar)

senza numeri nel nome (ad esempio. archivio.rar).

Sappi inoltre che premendo sulla scheda Estrazione annessa alla finestra di The Unarchiver è possibile scegliere in quale cartella estrarre il contenuto degli archivi.

Dal menu Estrai gli archivi in:

  • seleziona quindi Same folder as the archive se desideri estrarre i file nella cartella di origine dell’archivio
  • seleziona Ask for a destination fonder per scegliere di volta in volta una cartella diversa oppure
  • scegli Other per selezionare una cartella personalizzata.

App per aprire .rar su Mac:
StuffIt Expander 16

Un’altra app molto usata per aprire file .rar su Mac si chiama StuffIt Espander 16.

Si tratta di un’applicazione gratuita che consente di aprire RAR con Mac e che oltre a quello in oggetto supporta tutti i principali formati di archivi compressi.

L’applicazione presenta un’interfaccia utente estremamente semplice da usare ed è inoltre molto veloce nel processo di decompressione dei dati.

  • Per aprire RAR con Mac on StuffIt Expander 16 la prima cosa che devi fare è effettuare il download dell’app.
  • apri il Mac App Store premendo sulla sua icona annessa al Dock
  • digita stuffit expander 16 nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato
  • poi fai clic sul pulsante Ottieni annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che si è aperta
  • Se richiesto scrivi la password facente riferimento al tuo ID Apple
  • poi fai clic sul pulsante Accedi

Attendi ora che il download di StuffIt Expander 16 venga avviato e completato dopodiché 

  • premi sul pulsante Apri apparso nella finestra di Mac App Store in sostituzione del pulsante Ottieni.
  • Aspetta quindi qualche istante affinché la finestra dell’applicazione risulti visibile
  • dopodiché trascina i file da estrarre sull’icona della scatola che compare sulla scrivania ed indica la cartella in cui desideri che vangano estrapolati i file.

In alternativa alla procedura che ti ho appena indicato puoi aprire RAR con Mac utilizzando StuffIt Espander 16 associando il software agli archivi compressi.

Per fare ciò usa la combinazione di tasti cmd+ sulla tastiera del Mac per accedere alle preferenze dell’applicazione

  • recati nella scheda Advanced
  • premi sulla voce RAR 
  • poi fai clic sul pulsante Assign to StuffIt Expander.

Se oltre ai file RAR desideri associare tutti i formati di archivio supportati da StuffIt Espander 16 al software

  • recati nelle sue preferenze
  • seleziona la scheda Advanced 
  • premi sul pulsante Assign all to StuffIt Expander che risulta collocato in basso sulla sinistra.

App per aprire file .rar su Mac: iZip Archiver

Un’altra app per aprire RAR con Mac è iZip Archiver, una ulteriore applicazione per Mac che puoi usare per aprire file .rar con il tuo computer Apple.

Fiore all’occhiello di iZip Archiver è poi la possibilità offerta all’utente di vedere un’anteprima degli archivi compressi senza doverli effettivamente aprire e quella di permettergli di creare file compressi in un formato proprietario.

Per aprire RAR con Mac con iZip Archiver la prima cosa che devi fare è effettuare il download dell’app.

  • avvia Mac App Store premendo sulla sua icona annessa al Dock
  • digita izip archiver nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato.
  • poi fai clic sul pulsante Ottieni annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che si è appena aperta
  • Se richiesto digita la password del tuo ID Apple
  • poi fai clic sul pulsante Accedi.

Attendi ora che il download di iZip Archiver venga avviato e completato 

  • premi sul pulsante Apri apparso nella finestra di Mac App Store in sostituzione del pulsante Ottieni.
  • Aspetta quindi qualche istante affinché la finestra dell’applicazione risulti visibile
  • seleziona la voce Preferences dal menu iZip in alto a sinistra.
  • Nella finestra che si apre
  • clicca sulla voce file associations
  • metti il segno di spunta accanto a RAR files
  • agli eventuali altri formati che vuoi associare al programma 
  • poi clicca sul pulsante Close per salvare i cambiamenti.

IMMAGINE QUI 5

Effettuando questi passaggi hai configurato il programma in modo da poter aprire RAR con Mac semplicemente andando a fare doppio clic sull’archivio compresso che intendi scompartire.

Dopo aver fatto doppio clic sul file RAR da scompattare si aprirà una finestra con l’elenco dei file contenuti nell’archivio e tu potrai decidere se visualizzarli direttamente, aprendoli con un doppio clic, oppure se estrarli in una cartella di tua scelta trascinandoli con il mouse.

App per aprire file .rar su Mac: RAR Archiver

Oltre ad avere la necessità di aprire RAR con Mac ti piacerebbe avere a tua disposizione un’applicazione per creare archivi compressi nel suddetto formato?

Bene, allora in tal caso prova a dare uno guardo a RAR Archiver.

Ti avviso però, a differenza delle altre risorse che ti ho già indicato RAR Archiver è fruibile soltanto previo pagamento di 1,99 euro.

Se desideri dunque aprire RAR con Mac con RAR Archiver la prima cosa che devi fare è effettuare il download dell’app.

clicca qui per collegarti direttamente alla pagina Web di Mac App Store dell’applicazione dopodiché

  • premi sul pulsante Visualizza nel Mac App Store 
  • attendi che il Mac App Store venga avviato sul tuo computer.
  • In alternativa avvia Mac App Store premendo sulla sua icona annessa al Dock, digita rar archiver nella barra di ricerca collocata in alto a destra
  • premi Invio sulla tastiera
  • poi seleziona il primo risultato visualizzato.
  • Successivamente clicca sul pulsante 1,99 € annesso nella parte in alto a sinistra della finestra che è andata ad aprirsi.
  • Se richiesto digita la password facente riferimento al tuo ID Apple
  • poi fai clic sul pulsante Accedi.
  • Attendi ora che il download di RAR Archiver venga avviato e completato
  • poi chiudi la finestra di Mac App Store e non fare assolutamente nulla se non doppio clic sul file RAR che intendi aprire su Mac.

Infatti, il programma si imposterà automaticamente come applicazione predefinita per aprire RAR con Mac.

Tieni presente che per impostazione predefinita RAR Archiver estrae il contenuto di tutti gli archivi in una stessa cartella.

Se desideri cambiare la destinazione dei file avvia la app

  • recati nelle sue impostazioni selezionando la voce Preferences dal menu RAR Archiver 
  • poi imposta nel menu a tendina Save folder l’opzione che ritieni più consona alle tue esigenze.

Se invece di aprire RAR con Mac desideri creare nuovi archivi dovrai avviare RAR Archiver e trascinare nella finestra che ti viene mostrata a schermo tutti i file che vuoi includere nel pacchetto compresso.

come archiviare file su mac

come archiviare file su mac

Sei appena passato a Mac e stai cercando delle soluzioni per gestire in maniera efficiente i tuoi file e crearne delle copie di sicurezza?
Hai bisogno di creare degli archivi ZIP in cui organizzare i tuoi documenti di lavoro ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, cercheremo di risolvere il problema insieme.

Ho da proporti varie soluzioni che consentono di creare facilmente archivi in formato ZIP ed eseguire backup di tutti i file presenti sul computer.
Non ti resta che scegliere quella che fa maggiormente al caso tuo e scoprire come archiviare file su Mac utilizzandola.

Se ti interessa sapere come archiviare file su Mac in modo da creare degli archivi ZIP contenenti foto, documenti, fogli di calcolo o qualsiasi altro file, puoi utilizzare la funzione integrata “di serie” in OS X oppure un’applicazione di terze parti (se hai esigenze più avanzate).

Per zippare uno o più file sfruttando l’utility di archiviazione presente nel Mac, seleziona gli elementi da includere nell’archivio (usando la combinazione cmd+click), dopodiché fai click destro su uno qualsiasi dei file e seleziona la voce Comprimi elementi dal menu che compare.
Se incontri qualche difficoltà o vuoi maggiori info su questa procedura, leggi la mia guida su come zippare file con Mac.

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Se hai esigenze più avanzate, o comunque ti piacerebbe avere un controllo maggiore sulle tipologie di archivi da creare, puoi archiviare file su Mac utilizzando Keka.
Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di estrarre tutte le principali tipologie di archivi compressi ma, soprattutto, di creare archivi ZIP, 7ZIP, TAR, GZIP o BZIP con proprietà personalizzabili.

Per scaricare Keka sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sul pulsante Scarica Keka.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es.
Keka–1.0.3-intel.dmg) e trascina l’icona di Keka nella cartella Applicazioni di OS X per completare l’installazione del software.

A questo punto, puoi creare facilmente un archivio compresso contenente tutti i file che desideri.
Avvia quindi Keka e seleziona uno dei formati disponibili nella barra degli strumenti del programma (ZIP, 7ZIP, TAR, GZIP o BZIP), dopodiché imposta il livello di compressione che vuoi usare per il tuo archivio (usando la barra di regolazione Metodo), scegli se impostare una password di protezione o se creare un archivio multivolume (suddiviso in più parti) ed avvia la creazione dell’archivio trascinando i file da zippare nella finestra di Keka.

IMMAGINE QUI 2

Se non vuoi archiviare i file per creare degli archivi compressi ma per conservarne delle copie di sicurezza, ci sono varie soluzioni che puoi usare sul tuo Mac.
La prima che ti consiglio è quella inclusa di default in OS X, ossia Time Machine che consente di copiare l’intero contenuto del computer su un hard disk esterno.

Altra soluzione molto affidabile è quella offerta da Carbon Copy Cloner, che come suggerisce il nome consente di clonare e ripristinare l’intero hard disk del Mac.
Scopri in dettaglio come sfruttare entrambi questi strumenti consultando le mie guide su come effettuare un backup con Time Machine e come clonare hard disk Mac.

Come formattare un hard disk esterno sul Mac

Come formattare un hard disk esterno su Mac

In questo tutorial ti spiegherò come formattare un hard disk esterno sul Mac, in modo da cancellare i dati che si trovano su un hard disk esterno che collegherai al tuo Mac con presa USB.

 

Come formattare un hard disk esterno con la funzione di Mac OS chiamata UTILITY DISCO

Se utilizzi un Mac, puoi formattare hard disk esterno avviando l’applicazione Utility Disco (che trovi nella cartella Altro del Launchpad)
e selezionando l’icona del disco dalla barra laterale di sinistra.

Come aprire Utility Disco su Mac

  • clicca sul pulsante Inizializza che si trova in alto a destra
  • e imposta le tue preferenze relative al file system da utilizzare.

Come scegliere un FILE SYSTEM per formattare un hard disk esterno su Mac

I file system disponibili sono:

  • OS X esteso (solo per Mac)
  • ExFAT (compatibile anche con altri sistemi operativi)
  • ed MS-DOS FAT (cioè FAT32, compatibile con tutti i sistemi operativi).

Se scegli un file system fra MS-DOS FAT ed ExFAT ti consiglio di impostare la voce Master Boot Record (MBR) nel menu a tendina Schema in modo da rendere il drive utilizzabile anche sui PC Windows

Come dare un nome al disco da formattare

  • digita il nome che vuoi assegnare al disco nel campo Nome
  • pigia sul bottone Inizializza
  • e attendi che la formattazione del drive venga portata a termine

 

Come partizionare un hard disk esterno su Mac con Utility Disco

Se hai bisogno di formattare un disco suddiviso in più partizioni, seleziona l’icona del drive dalla barra laterale di Utility Disco

  • pigia sul bottone Partiziona
  • e utilizza il grafico a torta per selezionare le partizioni da eliminare (cliccando sul pulsante (-) che si trova in basso a sinistra).

TUTORIALS SU HARD DISK E PARTIZIONI E UTILITY DISCO

Maggiori informazioni su questa procedura le puoi trovare nel mio tutorial su come riunire un hard disk partizionato.

Come formattare un hard disk esterno in modo sicuro (wiping) per cancellare completamente i dati

L’Utility Disco inclusa in macOS permette anche di cancellare gli hard disk in maniera sicura.

  • Per sfruttare la funzione di bonifica dei drive
  • devi selezionare l’icona della partizione primaria dell’hard disk da formattare (quindi non l’icona dell’hard disk)
  • e devi cliccare sul pulsante Inizializza che si trova in alto.
  • Nella finestra che si apre
  • fai click sul pulsante Opzioni di sicurezza
  • utilizza la barra di regolazione di Utility Disco per selezionare il numero di scritture da fare sul disco
  • e pigia su OK per andare avanti.

A questo punto

scegli un nome da assegnare all’hard disk

seleziona il file system da utilizzare tramite il menu a tendina Formato

e clicca sul pulsante Inizializzaper avviarne la formattazione con conseguente bonifica.

Come facilmente intuibile, l’operazione potrebbe durare un bel po’.

La durata complessiva dipende dalla grandezza del disco, dalle sue prestazioni e dal numero di scritture impostato per il wiping.

Come confrontare file e cartelle sul Mac

Come confrontare file e cartelle sul Mac

IlMagoDellaMela
www.ilmagodellamela.it | www.ilmagodellamela.com

Ciao!!! Sono IlMagoDellaMela ed questo tutorial ti spiegherò come confrontare file e cartelle sul Mac usando un programma scaricabile da AppStore chiamato Compare Folders.

Come comparare file e cartelle sul Mac con il programma Compare Folders

Vediamo ora come comparare file e cartelle su Mac, mediante un’app chiamata Compare Folders.
L’applicazione Compare Folders permette di confrontare file e cartelle su Mac per vedere se sono uguali.
Nei paraggi seguenti trovi tutte le istruzioni per poter usare al meglio l’app Compare Folders.

Si tratta di un’applicazione gratuita specifica per macOS dal funzionamento simile ai programmi per Windows che svolgono le stesse funzioni di comparazione tra file e cartelle.

Come scaricare Compare Folders da AppStore ed installarla sul Mac

  • collegati innanzitutto alla pagina Web dedicata all’applicazione presente sul Mac App Store Online
  • e premi sul pulsante Vedi in Mac App Store.
  • Una volta visualizzata la finestra del Mac App Store sulla scrivania
  • premi sul pulsante Ottieni/Installa che sta in alto a sinistra
  • se richiesto digita anche la password relativa al tuo ID Apple
  • ed aspetta qualche istante affinché la procedura di download e di installazione venga avviata
  • e completata

Come usare l’app Compare Folders per confrontare due file su Mac

Per inserire la prima cartella sorgente da comparare:

  • apri quindi l’applicazione facendo clic sulla sua icona nel Launchpad
  • premi su pulsante Select Left Folder…
  • scegli la cartella da comparare

Per inserire la seconda cartella sorgente da comparare:

  • premi poi sul bottone Select right Folder…
  • scegli la seconda cartella da sottoporre al confronto
  • e premi su Compare Again

Risultato della comparazione delle cartelle con Compare Folders per Mac

A procedura di confronto ultimata, troverai evidenziate le differenze tra i file contenuti nelle cartelle scelte nella parte in basso della finestra dell’applicazione.

Cliccando sui singoli file puoi visualizzarne tutti i dettagli (data di creazione, data di modifica, dimensioni, ecc.).

Se poi hai bisogno di effettuare ricerche e filtrare i contenuti escludendo determinate categorie di file, puoi servirti del campo apposito posto nella parte in alto a destra dell’applicazione e dei filtri sottostanti.

TUTORIALS E GUIDE SU COME COMPARARE FILE E CARTELLE SU WINDOWS su WinFacile.it

Come comparare file e cartelle su Windows con WinMerge